“Le rovine di Adriano”

Al MAXXI lo spettacolo teatrale che racconta tutta la verità sul tentativo di realizzare una discarica a pochi passi da Villa Adriana

In scena il 21 settembre alle ore 20.00, la pièce teatrale “Le rovine di Adriano” di Nello Trocchia, in cui l’attore Urbano Barberini, accompagnato da Danilo Rea al pianoforte, ripercorrerà la vicenda dell’ipotesi di realizzare una discarica vicino al sito Unesco di Villa Adriana

Appuntamento con il teatro-denuncia il 21 settembre alle ore 20 al MAXXI di Roma, in Via Guido Reni, dove andrà in scena la pièce teatrale di Nello Trocchia “Le rovine di Adriano”, una denuncia del maldestro tentativo di realizzare una discarica a pochi passi da Villa Adriana, sito Unesco patrimonio dell’Umanità.. Per fortuna grazie all’impegno e alla mobilitazione della società civile e del mondo della cultura, con in prima linea la grande attrice Franca Valeri, che per prima ha parlato dell’urgenza di una “Rivoluzione degli educati”, lo scellerato progetto, che rischiava di diventare la Caporetto della cultura italiana, è stato scongiurato.  “Ma in questa storia leggi il Paese. Ritaglia quel dettaglio e racconti l’Italia” dice il testo “E – continua Urbano Barberini, fondatore del Comitato Salviamo Villa Adriana – con questa storia di fatto raccontiamo l’Italia e quel meccanismo perverso che spesso caratterizza lo sviluppo italiano. Vale la pena ricordare che in questa vicenda sono stati coinvolti presidenti di Regione e amministratori che avrebbero dovuto tutelare Villa Adriana che è patrimonio dell’umanità. Purtroppo in Italia di casi come questo ce ne sono molti ed è dovere di tutti difendere e valorizzare la nostra Grande Bellezza”. Quello che andrà in scena domenica al MAXXI è uno spettacolo di teatro-denuncia che vuole aiutare a non dimenticare, per evitare di compiere gli stessi errori con protagonisti diversi, e che celebra il paradosso di un mondo dell’arte, sul quale l’Italia investe meno di un quinto della Francia, che si mobilita per difendere un patrimonio della nostra cultura. Un’importante mobilitazione contro un progetto espressione di un sistema di potere che pur di realizzare i propri affari non esita a calpestare migliaia di anni di storia di cui l’Italia dovrebbe invece essere attenta custode.

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