Dissection

Inconfondibili i suoi ritratti “scavati” nei muri, comparsi sugli edifici di tutto il mondo, inclusa l’Italia; ma la sua ricca produzione è fatta anche di opere di studio, realizzate su lastre di metallo o tavole di legno, con materiali di recupero e con l’aiuto di pneumatici, acidi ed esplosioni.

Si tratta dell’artista portoghese ventisettenne Alexandre Farto, meglio conosciuto come Vhils, al quale il Museu da Eletricidade di Lisbona ha dedicato la prima personale chiamata, SONY DSCemblematicamente, “Dissection”: la sua tecnica infatti prevede una mano di intonaco bianco sulla parete che viene poi rimossa con scalpelli e punteruoli, facendo così emergere i lineamenti dei disegni che si delineano come immagini in negativo.Nel 2000 il punto di partenza del giovane lusitano, che ha iniziato la sua carriera artistica da quando aveva 13 anni, erano state la strada ed i graffiti, due elementi che si sono fusi di pari passo: la strada è stata la sua scuola perenne a cielo aperto che si è poi costituita non come via di fuga ma come cammino, grazie all’unione con questa precisa e particolare forma d’arte. Nel 2012 la demolizione di quartieri popolari a Rio de Janeiro in previsione dei Mondiali è stata per lui una valida, ulteriore fonte di ispirazione: gli occupanti degli edifici sono diventati i soggetti di alcuni suoi ritratti murali visibili ancora oggi nei resti nei morros della megalopoli.

Una costante affascinante delle sue opere è data dalla scelta degli individui da ritrarre: non sono mai personaggi famosi, al contrario, sono quasi sempre individui sconosciuti incontrati in strada, nelle varie esperienze che l’artista ha collezionato nel mondo.L’idea di questa personale a Lisbona verte su di un’articolata riflessione che mette in relazione le città e le persone che le abitano, analizzando il modo in cui i grandi centri urbani crescono e la maniera in cui influenzano l’intera società. La città è un organismo che si estende in tutto il globo: non a caso oggi è ben il 50% della popolazione a vivere in spazi urbani soggetti, nel tempo, a processi di crescita ed al contempo di perdita; e l’intento della personale è, appunto, quello di riflettere su tutto ciò che si è guadagnato e perso in nome del cosiddetto bene comune.“Dissection”, in portoghese “dissecação” (dissezione), è il processo attuato da Vhils sulla città-organismo attraverso la divisione del suo corpo e l’identificazione dei suoi organi per vedere dove si trovano le malattie, ossia ciò che può provocarne la morte. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 5 di ottobre del 2014.

Michela Graziosi

 

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