Le speranze greche si stringono a Tsipras

Trionfo di Syriza alle elezioni politiche greche: con il 36% delle preferenze, ha sbaragliato la concorrenza, imponendosi come prima forza nazionale. I cittadini ellenici hanno scelto il partito di estrema sinistra che si è opposto all’austerity dell’UE e che ha proposto il rinegoziamento del debito greco con i creditori internazionali. Il nuovo giovane leader greco, che già in passato aveva negato la possibilità di un’uscita dall’Euro del suo paese, ha commentato la vittoria davanti alla folla in festa: «Troveremo con l’Europa una nuova soluzione per far uscire la Grecia dal circolo vizioso dell’austerità e per far tornare a crescere l’Europa. La Grecia presenterà ora nuove proposte, un nuovo piano radicale per i prossimi 4 anni». La canzone “Bella Ciao”, simbolo di resistenza dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ha chiuso i festeggiamenti.

I numeri sono dalla parte di Syriza: con il 36,34% dei voti e 149 seggi conquistati, la vittoria è stata netta. Non avendo, però, ottenuto la maggioranza dei seggi in Parlamento, Syriza ha raggiunto un accordo di governo con Panos Kammenos, leader di ANEL (Greci Indipendenti), per formare una coalizione di governo. Il partito di Kammenos ha ottenuto il 4,75% delle preferenze, è ispirato alla destra conservatrice ed è contro l’austerity. Syriza ha sfiorato il successo totale: per creare un governo monocolore servivano appena 151 seggi. Alexis Tsipras ha creato in tempo di record il nuovo esecutivo e ha presentato al Presidente della Repubblica ellenica Karolos Papoulias una lista ridotta di ministri: dai 18 precedenti, si è passati a 10. Tsipras è stato eletto a soli 40 anni, si tratta del più giovane primo ministro della storia della Grecia.Tsipras_2Il partito di centro-destra Nea Dimokratia del premier uscente Antonis Samaras è il secondo partito con il 27,81% dei voti e 76 seggi, a quasi 10 punti di distacco da Syriza. L’altro dato importante è la conferma nazionale di Alba Dorata, che diventa la terza forza politica. Il partito di estrema destra ha conquistato 17 seggi (6,28%). Seguono nell’ordine: il partito di centro-sinistra del giornalista Stavros Theodorakis, To Potàmi (Il Fiume) con 17 seggi (6,05%); il Partito Comunista della Grecia con 15 seggi (5,47%); i già citati Greci Indipendenti dell’Anel con 13 seggi (4,75%); e infine il partito socialista Pasok con 13 seggi (4,68%). Non supera la soglia di sbarramento del 3% Kinima (il Movimento dei socialisti democratici), il nuovo partito costruito all’ultimo momento dell’ex primo ministro George Papandreou. Quest’ultimo in rotta di collisione con Evangelos Venizelos, era fuoriuscito dal Pasok, creando una compagine indipendente. In circa quattro anni il Pasok è precipitato dal 47% del marzo del 2010 al 4,68% del gennaio del 2015: la crisi economica ha cancellato il gradimento del partito socialista tra gli elettori ellenici.Tra gli obiettivi dichiarati del nuovo governo ci sono l’abbattimento del debito pubblico e il superamento del regime di austerità: su questi punti, Anel e Syriza hanno posizioni convergenti. Altri temi creano invece attrito tra i due partiti, come i diritti civili e le politiche sull’immigrazione. Mentre Berlino avverte il nuovo leader greco di rispettare gli impegni presi, Hollande si congratula con il collega e il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas afferma di rispettare pienamente la scelta sovrana e democratica e si dichiara pronto a lavorare con il nuovo governo. Non è avvenuto il terremoto da alcuni prospettato: la vittoria schiacciante del partito che vuole stravolgere le regole dell’UE non ha agitato troppo le Borse, nemmeno quella di Atene, indicazione che i mercati avevano intuito la vittoria di Syriza.La svolta di Atene ha un significato molto importante: il popolo greco si affida alla proposta radicale di Tsipras per ricominciare a sperare, la sfida è grande e le ambizioni del giovane leader greco non sono da meno.

 

Francesco Consiglio

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