FUOCO CREATIVO Dalla mano di Prometeo alle scritture coreografiche di Simona Bertozzi

 

Lo scorso 21 maggio, presso l’Europa Teatri di Parma, nell’ambito della rassegna di danza contemporanea Selachimorpha, è andato in scena Prometeo: il Dono, uno spettacolo ideato dalla coreografa, danzatrice e performer Simona Bertozzi, e interpretato da Aristide Rontini, Stefania Tansini e dalla stessa Simona, con musiche di Francesco Giomi.

Simona Bertozzi vive a Bologna, dove ha conseguito il diploma in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo. Dopo la ginnastica artistica e la danza classica, si è dedicata allo studio della danza contemporanea, viaggiando in Italia, Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra.

Dal 2005 ha intrapreso un individuale percorso di ricerca espressiva, che si è tradotto nella realizzazione di coreografie, eseguite in forma individuale o in collaborazione con diversi gruppi di danzatori e performer nazionali e internazionali. Nel 2007, ha vinto il concorso GD’A (Giovani Danzautori dell’Emilia Romagna) ed è stata la coreografa italiana selezionata per il festival Aerowaves (The Place Theatre, Londra). L’anno successivo, con Terrestre, ha preso parte al progetto internazionale Choreoroam, sostenuto da The British Council, The Place, Dansateliers/Rotterdam e Bassano Opera Festival. Nell’ultimo decennio, ha inoltre presentato con successo molti suoi spettacoli in prestigiosi festival e stagioni di danza contemporanea e teatro, in Italia e all’estero, tra cui: Biennale Danza Venezia, Romaeuropa, MilanOltre, Danza Urbana Bologna, Corpi Urbani (Genova), Attraversamenti Multipli (Roma), Aerowaves Londra, The Turning world Londra, Intradance Mosca, Festival Fringe Edimburgo, e altri ancora. Fra i suoi allestimenti più recenti, vanno ricordati l’Elogio de La Folia (2013), Guardare ad altezza d’erba (presentato al festival Biennale Danza Venezia 2014) e Animali senza Favola (debuttante nel 2014 all’Arena del Sole di Bologna). Del 2013 sono Pneuma e Magnetica, progetti scaturiti dall’incontro e confronto con lo studioso Enrico Pitozzi.

A completare il quadro delle sue attività, va detto che, dopo aver tenuto, dal 2004 al 2008 e nel 2012, laboratori di formazione e ricerca di danza contemporanea presso il DAMS di Bologna, nel 2013 ha vinto il bando per le docenze esterne (tecnica floor work) nell’ambito del progetto triennale di Discipline Coreutiche Tecnico-compositive, indetto dall’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Non manca neppure di collaborare a periodici di arti performative, cinema e scrittura contemporanea, tra cui «Art’O», «Rifrazioni dal cinema all’oltre» e «Rivista».

Prometeo: il Dono si inserisce nell’ambito di un progetto coreografico in cinque quadri realizzato, fra il 2015 e il 2016, in collaborazione con Marcello Briguglio, e incentrato sulla figura di Prometeo, il Titano che ruba il fuoco agli Dei per donarlo ai mortali, permettendo il loro riscatto dall’iniziale condizione di inferiorità. Dopo aver contemplato, nel primo quadro (Contemplazione), l’umanità “che versa in uno stato di infanzia culturale e pre-sociale”, il protagonista del Dono passa all’azione. Egli intende guidare gli uomini alla consapevolezza del loro potenziale creativo. Prende così forma una coreografia costituita da  “un territorio di frequenze e periodicità, di rette e fasce curve, in cui i corpi si dispiegano in scritture energiche e articolate, depositano affinità segrete e coincidenze, producendo una trama di solitudini e combinazioni dialogiche che si alimentano per reazioni, per ebbrezza della complessità, turbando l’atto consapevole della creazione”. La vicenda prosegue con Poesia, il quadro dedicato alla “giovinezza che affila il gesto”, e con  Astronomia, “una danza collocata in bilico sul desiderio e intrecciata alla tensione verso ciò che non si può completamente cingere”. Il debutto dell’episodio conclusivo è previsto per il prossimo novembre. Lo spettacolo, organizzato da Federica Furlanis e prodotto da Produzione Nexus 2015, con il contributo di MIBACT e Regione Emilia Romagna, si è concluso con un incontro fra Simona e il pubblico.

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