E se l’arte incontrasse l’amore? Al Chiostro del Bramante arriva “Love. L’arte contemporanea incontra l’amore”

Amore ed arte le due passioni che mai possono essere separate in mostra dal 29 settembre 2016 sino al 19 febbraio 2017

Non esiste sentimento più complicato quanto universale dell’amore. E non esiste opera d’arte che non sia attraversata dall’amore, dalla passione che inebria l’artista e che colpisce lo spettatore. Per festeggiare i suoi 20 anni di attività il Chiostro del Bramante a Roma ospita una mostra che è ben oltre la mostra stessa, dal carattere internazionale e che avrà come protagonista il pubblico stesso.

“Love. L’arte contemporanea incontra l’amore” è una mostra interamente dedicata all’amore che da sempre viaggia insieme all’arte e rappresenta una novità assoluta nel panorama delle proposte culturali capitoline di quest’ultimo periodo che mira a riportare a Roma esposizioni di respiro internazionale. Tale è la mostra che si aprirà al pubblico a partire dal 26 settembre a cura di Danilo Eccher. L’esposizione unirà per la prima volta tra i più importanti artisti dell’arte contemporanea: Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente, Joana Vasconcelos con opere dal carattere estremamente esperenziale.

La mostra, così come suggerisce il titolo, punta ad affrontare uno dei sentimenti universalmente riconosciuti da sempre: l’amore fonte non solo di indagini e rappresentazioni ma motivo ispiratore dell’arte. Così il pubblico avrà modo di affrontare l’amore cogliendone le più diverse sfaccettature e le sue infinite declinazioni. Ecco allora l’amore infelice, atteso, incompreso, odiato, disperato, ambiguo, infantile, passionale percorrere le opere dei più famosi pittori contemporanei.

“Love” va oltre il concetto stesso di museo, lo spettatore diventa infatti il protagonista dell’intera esposizione poiché potrà riappropriarsi degli spazi avendo la possibilità di fotografare liberamente tutte le opere della mostra divenendo sia fruitore che divulgatore.

“Abbiamo pensato a un coinvolgimento sensoriale, abbracciando il concetto di open access e di museo in continua evoluzione” annuncia Eccher. Per aprire il percorso ha scelto la parola “Love”, un quadrato di lettere creato in alluminio rosso da Robert Indiana

agli inizi degli anni Sessanta. E vi ha aggiunto quella che considera l’immagine simbolo dell’amore: il viso di Marilyn Monroe, tratto da una fotografia del film Niagara, che Andy Wahrol riprodusse in infinite varianti ritoccandolo con colori acidi e sporcandolo con l’inchiostro, come se fosse uscito da una fotocopiatrice malfunzionante.

Si prosegue con Tracey Moffatt, che presenta l’amore attingendo da innumerevoli film ventuno minuti di baci appassionati che, tuttavia, portano alla sensazione di amori ingannevoli. La stessa inquietudine la riportano le opere d’amore di Ursula Mayer le cui modelle bellissime e lontane e cariche di gioielli diventano sagome di cattiveria.

Si arriva poi all’amore romantico di Francesco Clemente, Kusama, Quinn e Gilbert & George attraverso cui si avverte l’aroma delle spezie orientali, la magica luce dei cieli di Benares, oppure i fiori colorati ed apparentemente gioiosi che sono però recisi piantati in un bianco gelido simile ad un cimitero d’inverno. SI procede poi con Francesco Vezzoli che ricama con lacrime l’amore impossibile e poi con Vanessa Beecroft che fotografa modelle come fossero statue, Mark Manders che scolpisce corpi lacerati da macchinari infernali. E infine il gigantesco cuore di Joana Vasconcelos che canta, con la voce di Amália Rodrigues, l’incanto del fado.

Insomma una mostra davvero speciale che dimostra le infinite declinazioni dell’amore che non troveranno mai un’unica e compiuta rappresentazione

Box info: LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore

Dal 29 settembre 2016 – 19 febbraio 2017

Chiostro del Bramante, Roma

 

Grazia Mannathumbnail_Love_3 (1)

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