Nell’originale collana I Pacchetti, dell’editore L’Orma, questa estate ho trovato una raccolta di epistole di Charlotte Bronte (tradotta e curata da Laura Ganzetti, la blogger de Il tè tostato) “Ma la vita è una battaglia”, citazione cui segue “che si possa tutti combatterla al meglio” e che riassume, in breve, l’inquieta e passionaria esistenza della scrittrice inglese.
Libro imperdibile per i cultori delle sorelle Bronte, consigliato a tutti per la facile e scorrevole lettura, ha il pregio di offrire uno scorcio coinciso dei fatti salienti cui le lettere fanno riferimento, in modo da meglio cogliere le ricche sfumature della personalità di Charlotte.
Charlotte, uno spirito indomabile racchiuso in una minuta figura, dalla cagionevole salute, i cui profondi lutti non minarono lo straordinario talento, le cui avversità stimolarono determinazione e consapevolezza, schiva alla mondanità, forse temprata dall’asperità della brughiera in cui visse. Una donna dotata di intelligenza vivissima, che affrontò la rigida mentalità patriarcale per affermare la genialità artistica sua e delle sue sorelle, cui era intimamente unita da un’affinità elettiva, oltre che familiare. Charlotte, timida e riservata nella vita, audace e ardita nei suoi scritti, arguta e pratica nei suoi commenti atti al riconoscimento dell’indipendenza economica e creativa che la rende così moderna ed a noi vicina. Leggendo le sue parole si percepisce l’anelito di indipendenza e la richiesta di riconoscimento della propria opera, traspare l’eccezionale personalità di Charlotte, non solo rispetto agli artisti del suo tempo, ma una mente brillante, viva, sagace, ancora oggi non completamente apprezzata e valorizzata, ricordata principalmente per il suo capolavoro autobiografico, Jane Eyre e non per la complessità della sua opera e del suo pensiero.
Questa piccola raccolta è l’occasione per farlo!
Sabrina Cicin
