La regina dell’editoria della moda

thumbnail_franca-sozzani-tumore-malattiaCon lei se ne va un pezzo essenziale dell’editoria della moda, Franca Sozzani muore all’età di 66 anni a Milano. Nata a Mantova il 20 gennaio 1950 frequenta prima il liceo classico “Virgilio” e infine si laurea presso l’Università del Sacro Cuore in lettere e filosofia con una tesi in filologia germanica. La sua carriera e il suo destino iniziano da Vogue Bambini passando per la nuova rivista Lei seguita alcuni anni dopo da Per Lui.

Qui stringe i contatti con Bruce Weber e Steven Meisel che insieme a lei plasmano l’immagine contemporanea. Anticipa tendenze e mode poiché egli stessa le crea a sua immagine fino ad arrivare al passo successivo nel 1988 accettando la direzione di Vogue Italia. Stravolge l’editoria, trasformando le sue riviste in dei colossi facendo capire quanto la narrativa conti nelle immagini di moda: gli editoriali che lei approvava mostrano ben di più del racconto di vestiti anzi raffigurano delle storie che provocano e fanno discutere. Si definiva come una pantera che ha lottato tutta la vita per raggiungere i propri obiettivi costruendo non solo un “marchio” di fabbrica ma un giornale che lanciava messaggi e appoggiava campagne (per esempio la lotta contro l’anoressia). Una donna che ha continuato a lavorare fino all’ultimo tenendo la sua malattia lontano da quei riflettori di cui era spesso protagonista. Un esempio di vita che spesso il mondo della moda dimostra essere frivolo ma la Sozzani era molto di più di paillettes e lustrini era la guerriera delle battaglie dell’era contemporanea.

Noemi Deroma

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