Prorogata la mostra Dorothea Lange a Postignano

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Turpentine worker’s family near Cordele, Alabama. Father’s wages one dollar a day. This is the standard of living the turpentine trees support United States–Alabama—Cordele Date Created/Published: 1936 July. Repository: Library of Congress Prints and Photographs Division Washington, DC 20540 USA (8b29642a)
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Bob Lemmons, Carrizo Springs, Texas. Born a slave about 1850, south of San Antonio. Came to Carrizo Springs during the Civil War with white cattlemen seeking new range. In 1865, with his master was one of the first settlers. Knew Billy the Kid, King Fisher, and other noted bad men of the border United States–Texas–Dimmit County–Carrizo Springs Date Created/Published: 1936 Aug. Repository: Library of Congress Prints and Photographs Division Washington, DC 20540 USA (8b29794a)

Dorothea Lange è soprattutto nota per aver documentato per la Farm Security Administration la Grande depressione americana: le condizioni di vita nelle zone rurali degli Stati Uniti, la dolorosa povertà degli agricoltori e delle loro famiglie che si spostano di luogo in luogo in cerca di lavoro, l’abbandono delle campagne a causa delle tempeste di sabbia che avevano desertificato 400.000 km² di terreni agricoli. La sua foto “Migrant Mother”, scattata in California nel 1936, è diventata un’icona di quel periodo storico: una madre “senza patria” che protegge i suoi figli incarna la sofferenza di un’intera nazione.

L’umanità dei soggetti che ritrae non è mai secondaria all’esigenza di documentare la realtà. Nelle sue immagini non mette a fuoco solo la disperazione e la miseria delle persone, ma anche l’orgoglio e la dignità con cui affrontano il proprio destino. È forse questo il motivo che le rende sempre attuali.

La macchina fotografica è stata per la Lange “una grande maestra”, lo strumento attraverso il quale osservare profondamente il mondo, provando a “vivere una vita visiva”. “Bisognerebbe utilizzarla come se il giorno dopo si dovesse essere colpiti da improvvisa cecità”, usava dire.

POSTIGNANO HA RETTO PERFETTAMENTE E SENZA ALCUN DANNO ALLE SCOSSE DEL TERREMOTO CHE SONO AVVENUTE DA AGOSTO AD OTTOBRE 2016, GRAZIE ALLA QUALITÀ ANTISISMICA DEL RESTAURO.

Il borgo fu abbandonato negli anni ’60 ed è tornato a vivere grazie ad una attenta opera di restauro durata molti anni, a cura degli Architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella.

E’ interamente vincolato dal Ministero dei Beni Culturali, ha avuto (settembre 2014) l’attestato di merito dalle Federazioni italiana ed europea dei Club e Centri per l’UNESCO nell’ambito del Premio ‘La Fabbrica nel Paesaggio’ “come efficace interprete dei valori unescani per la salvaguardia e tutela del paesaggio e dell’ambiente ”.

Nell’estate del 2016, è entrato a far parte de “I Borghi più belli d’Italia” attraverso Sellano, il suo Comune, di cui è una delle gemme più preziose.

                       

Il “Castello di Postignano come l’archetipo dei borghi collinari italiani”, così è stato definito dall’architetto americano Norman F. Carver Jr, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l’una sull’altra, nella copertina del suo libro fotografico “Italian Hilltowns” pubblicato nel 1979.

Del borgo medioevale tutti apprezzano:

il restauro che è stato realizzato, un “sogno diventato realtà”, a detta di tutti;

l’atmosfera che si respira in questo “rifugio di serenità”, nel paesaggio che si “vive”;

le prelibatezze che si possono gustare a km.0 del ristorante/trattoria La Casa Rosa;

la qualità delle proposte culturali della manifestazione estiva “Un Castello all’orizzonte”.

Il Castello di Postignano offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni:sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna – un albergo “diffuso” un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l’attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia – un wine bar “Vini e Oli dell’Umbria” – un centro servizil’antica Chiesa della SS. Annunziata, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento; qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata –una biblioteca – alcune botteghe artigiane – un centro benessere, la piscina, l’area all’aperto “Il giardino delle rose”.

https://www.youtube.com/watch?v=s_AGNkWv9Fg&feature=youtu.be

INFO:

tel. 0743 788911  info@castellodipostignano.it

www.castellodipostignano.it

UFFICIO STAMPA E PROMOZIONE POSTIGNANO

Patrizia Cavalletti

tel. 348 3386855
info@patriziacavalletticomunicazione.it
www.patriziacavalletticomunicazione.it

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