“LA VEDOVA ALLEGRA” UN CAPOLAVORO DI “FIN DU SIÈCLE”

Sicuramente una delle opere teatrali più conosciute ,apprezzate e rappresentate per la godibilità della musica e la delicatezza del testo,”La Vedova Allegra” un’operetta in tre atti di Franz Lehár

Il Barone Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi, riceve un ordine tassativo dal proprio governo: la signora Anna Glavari, giovane vedova del banchiere di corte, deve a tutti i costi risposarsi con un compatriota. Infatti se dovesse passare a seconde nozze con uno straniero, il suo capitale, valutato 100 milioni di dollari, abbandonerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e, per la “Cara Patria”, sarebbe la rovina economica. Il Barone Zeta, coadiuvato da Niegus (cancelliere un po’ pasticcione), tenta di convincere il Conte Danilo Danilovich, segretario all’Ambasciata di Parigi, a sposare la ricca vedova. Danilo però non ne vuole sapere perché, fra lui ed Anna c’è già stato del “tenero” prima che lei sposasse il banchiere Glavari; ed ora Danilo, ferito nell’orgoglio, non vuole assolutamente ammettere di essere ancora innamorato di Anna. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per ingelosirlo. Durante una festa che Anna organizza nella sua villa, sia per vedere le reazioni di Danilo e sia per salvare l’onore della moglie del barone Zeta, ella dichiara a tutti gli invitati che intende sposare un francese: il sig. Camillo De Rossillon. Danilo furioso abbandona la festa. Tutto sembra perduto, ma Niegus, più per caso che per merito, riesce a sciogliere l’equivoco e a far confessare ad Anna e Danilo il loro amore reciproco.

Rappresentata per la prima volta nel 1905, da allora ha sempre conosciuto successi. Si tratta di un capolavoro assoluto, sia dal punto di vista drammaturgico che musicale. Il carattere apertamente sensuale ed erotico della trama riportano al clima disinibito della Vienna di Freud e Schnitzler di fine secolo. La Vienna della Belle Epoque che si stava trasformando al pari di Parigi o Londra. L’operetta traduce l’imbellettata società viennese di fine ‘800.

Testo leggero che grazie alle meravigliose voci dei protagonisti,la splendida scenografia e i particolareggiati abiti hanno calamitato gli spettatori portandoli in un epoca che non c’è più godendo appieno di arie orecchiabili e melodiche in una produzione lirica di qualità.

Box informazioni:

dal 5 all’8 GENNAIO 2017

Teatro Parioli

C.I.O Compagnia Italiana di Operette

Victor Carlo Vitale, Silvia Santoro

La vedova allegra

Musiche di Franz Lehár Direzione Musicale Maurizio Bogliolo Regia Flavio Trevisan

Michela Cenci

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares