Anna Cannavacciuolo:LA VOCE DEL MARINA D’ARECHI IL (RI)TROVATO MODO DI FARE IMPRESA

Il  nome di Anna Cannavacciuolo ,è legato a quello del Marina d’Arechi, che con uno specchio d’acqua complessivo di 340.000mq e i suoi 1000 posti barca è uno dei maggiori Marina del Mediterraneo, in qualità di Direttrice del Marina e ed è a lei che noi di Eventi Culturali Magazine ci rivolgiamo per entrare nell’anima di questo meraviglioso modo di”fare impresa” e non solo per quanto concerne la parte tecnica ma anche e soprattutto per capire come nasce l’idea.

E l’idea nasce da un sogno,ci dice Anna Cannavacciuolo, sfociato in un’ attenta valutazione imprenditoriale. Il sogno è simboleggiato dalla posizione geografica, unica come anello di congiunzione fra le destinazioni turistiche di attrazione mondiale della Costiera Amalfitana e quelle in gran parte ancora da scoprire e valorizzare del Cilento. Il sogno,però, per un imprenditore deve poi assumere le caratteristiche di un progetto economicamente sostenibile. E così è stato con Marina d’Arechi che, grazie ai tempi eccezionalmente brevi di costruzione, dopo quelli consueti di attesa delle autorizzazioni, ha prima conquistato una fetta importante del mercato della nautica in Campania, quindi a Roma, posizionandosi in maniera positiva sui mercati esteri.

In molti sottolineavano la velleità del progetto ma ovviamente inutile entrare in “arene polemiche”. La filosofia di gruppo, nel settore dei traffici marittimi e della portualità, così come in quello della nautica da diporto, è la strategia del fare e i fatti sono più efficaci delle parole.

Marina d’Arechi è il simbolo del”buon modo di fare impresa” anche se in Italia,ci dice Anna Cannavacciuolo, non è facile realizzare iniziative imprenditoriali e i tempi sono spesso estenuanti. Ma l’esperienza di Marina d’Arechi ha dimostrato su più fronti che “si-può-fare!”E uno dei fronti riguarda la legalità,tema sul quale hanno posto un’attenzione costante agendo nel modo più pratico ed efficace possibile,sottoponendo ogni singolo appalto per la costruzione alla D.I.A e verificando l’affidabilità delle imprese in gara.

Ovviamente la soddisfazione più grande è determinata proprio dal successo che Marina sta riscuotendo sui mercati internazionali. I saloni di Londra e di Dusseldorf gli hanno aperto gli occhi confermando che l’eccellenza dell’offerta sommata alla posizione geografica del porto sono i veri fattori del successo e a conferma dell’ottima riuscita del progetto il futuro è pieno di iniziative per migliorarsi sempre,agendo anche a terra con gli stessi driver e la stessa qualità che ha caratterizzato il completamento delle opere a mare.

Un orgoglio tutto italiano il Marina d’Arechi nonché simbolo del riscatto di quel fare impresa che in Italia,purtroppo,si nasconde troppo spesso in furbesche manovre. Un progetto che ha rivalutato l’Italia,le sue coste e la sua legalità!

Michela Cenci

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