I disegni della Collezione Prat da Poussin a Cézanne. Capolavori in mostra a Venezia

Il Museo Correr a Venezia chiama a raccolta centodieci raffinati disegni della collezione francese di Louis-Antoine e Véronique Prat, in occasione della mostra Da Poussin a Cézanne. Capolavori del disegno francese dalla Collezione Prat, inaugurata lo scorso 18 marzo.

Che sia eseguito a matita, a china, ad acquarello o altro, l’atto grafico è considerato un ideale strumento di espressione, che permette all’artista di essere libero di scegliere il livello d’incisività, la ricchezza di dettagli, e la velocità di resa, secondo la tecnica più in linea con il proprio genio creativo.

Artefice della selezione delle opere grafiche esposte realizzate da protagonisti dell’arte francese dal XVII al XIX secolo, è Pierre Rosenberg, grande esperto di pittura d’oltralpe e già direttore del Louvre. Rosenberg ha curato il materiale illustrativo riguardante l’evoluzione di lavori su carta attribuiti a personalità come Poussin, Callot, Seurat e Cézanne.

La mostra si compone di otto sezioni tematiche, che spaziano su un arco temporale lungo tre secoli. La prima è dedicata a “I francesi in Italia”, e documenta l’attrattiva esercitata dalla penisola italica e da Roma su artisti francesi del XVII secolo. Celebre è il caso di Poussin, che condusse larga parte dell’attività di pittore nella città caput mundi.

Il percorso illustrativo indaga la successiva produzione grafica inquadrandola come “Centro e periferia nel Secolo d’oro”. Spicca qui la figura di Simon Vouet, per l’intrapreso impegno al disegno al di là degli influssi caravaggeschi acquisiti in Italia.

Il focus della duplice sezione di “Classicismo e “Neoclassicismo” abbraccia il regno di Luigi XIV, con l’affermazione dello spirito classico a celebrazione del sovrano francese.

“Watteau e la rocaille” consiste nella parte espositiva riferita ad un’epoca artistica di trionfo del ruolo del colore su quello della linea pura, sulla scia dello stile di Rubens. La tendenza per un’arte meno maestosa, più distesa e più poetica è incarnata dall’esponente del Roccocò francese Antoine Watteau, a cui si attribuiscono alcuni cicli pittorici ispirati alle feste galanti.

Il progetto al Museo Correr approda in seguito ai “Romantici, paesaggisti e disegnatori letterari”, e così all’incontro con Delacroix, che si considerava una sorta di pittore letterario. A questo si legano i disegni di artisti come Daumier o Bresdin, quelli di scrittori-disegnatori prolifici come Victor Hugo, o rarissimi come Baudelaire. Nella stessa sezione la rassegna guarda anche ai paesaggisti Corot, Millet e Rousseau.

“Modernità” è il titolo del capitolo conclusivo dell’esposizione, con una lettura della produzione grafica secondo i risultati registrati in materia plastica durante il Novecento. L’accento è posto su nomi quali Manet e Degas, la cui attività in fase di esordio rivela alcuni richiami a figure del

Rinascimento italiano. Le potenzialità espressive della grafica trovano, infine, consacrazione in Toulouse-Lautrec, Seurat e Cézanne.

La mostra nasce dalla collaborazione con la Fondation Bemberg di Tolosa, con il supporto di Alliance Française-Venezia. Si svolgerà fino al prossimo 4 giugno 2017. Per maggiori informazioni: http://www.correr.visitmuve.it.

Clara Agostini

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