“Mr.Pùntila e il suo servo Matti” Il bipolarismo dell’animo umano nella “commedia popolare” di Bertolt Breht

Probabilmente la migliore commedia di Brecht “Mr Pùntila e il suo servo Matti”,una rivisitazione del Dott Jeckyll e Mister Hyde scritta nel 1940 a guerra da poco iniziata e in scena a Zurigo per la prima volta nel 1948.

E proprio come il bipolare Jeckyll ,Pùntila è un ricco possidente che da sobrio è un tiranno che maltratta i suoi dipendenti e vuole dare in moglie sua figlia Eva ad un inetto cacciatore di dote,mentre quando è ubriaco diventa amico di tutti trattandoli come suoi pari e vuole far sposare Eva al suo autista Matti. E sarà proprio il tagliente servitore a cercare di smontare le false promesse del padrone almeno finché non finiscono le sbronze e quelle purtroppo passano sempre!

Al di là della trama quella che va in scena è la “storia” delle ideologie umane in un periodo in cui un pensiero valeva una guerra ,un’ ideologia significava morte! E la commedia è l’allegoria del capitalismo dove la ricchezza è in mano a pochi e alla popolazione non rimane che quella vana sensazione di benessere che altro non è che il riso sarcastico di Pùntila ubriaco. Brecht suggerisce un’autentica uguaglianza e non lo slancio altruista individuale.

Purtroppo per la “storia” nonostante il continuo(a volte più deciso di altre)riproporsi del comunismo il mondo è andato da un altra parte e da qui l’immortalità della commedia con un “altissimo”Pùntila in cima al suo monte che si compiace dei suoi averi e un “povero” servo che è costretto ad emigrare.

Perpetua la storia se non fosse per gli abiti e la scenografia che alludono ad un ambiente rurale negli anni bui del primo dopoguerra enfatizzandoli rendendoli ironici per seguire le gesta(ironiche anche quelle) di Pùtila.Panciotto,tuba e marsina insieme agli abiti hollywoodiani di Eva si”scontrano” con gli abiti consunti e rattoppati delle cameriere e dei contadini.

Forse ispirato dall'”ubriaco” di “Luci della città” di Chaplin,Brecht propone un personaggio a due volti(il bene e il male)dell’animo umano e guardando la sua”commedia popolare” sembra proprio di veder teatralizzato uno di quei film muti in bianco e nero dove la gestualità e le espressioni del viso dovevano compensare l’assenza della parola. Sembra quasi di essere catapultati in un’altra epoca,in un’altra storia…o forse la storia è sempre la stessa con altri protagonisti!

Divertente,ironicamente sottile ed eccezionalmente interpretata da attori di grande livello. La miglior commedia”storica”forse perché nella sua “umana immortalità” è attuale ancora oggi,forse per la particolare comicità che ricorda un “bianco e nero” anni ’40 o forse perché semplicemente parla di umane debolezze ridendoci sopra!

Box informazioni:

Mr Pùntila e il suo servo Matti

4.9 aprile

AL Teatro Quirino via delle vergini, 7 00187 Roma

tel. 06.6794585 biglietteria@teatroquirino.it

Teatro dell’Elfo MR PÙNTILA E IL SUO SERVO MATTI di Bertolt Brecht

scene e regia FERDINANDO BRUNI e FRANCESCO FRONGIA

traduzione Ferdinando Bruni

con Ferdinando Bruni Luciano Scarpa Ida Marinelli Elena Russo Arman Corinna Agustoni Luca Toracca Umberto Petranca Nicola Stravalaci Matteo de Mojana Francesca Turrini Francesco Baldi Carolina Cametti

musiche originali Paul Dessau arrangiamenti Matteo de Mojana costumi Gianluca Falaschi luci Nando Frigerio suono Giuseppe Marzoli

Michela Cenci

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