Il Decreto sui vaccini

Il 28 luglio 2017 La Camera ha approvato il cosiddetto “decreto vaccini”, un decreto legge che di fatto dà la possibilità dell’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne unicamente ai bambini vaccinati e impone sanzioni economiche per i genitori che decideranno di iscrivere i propri figli non vaccinati alla scuola dell’obbligo (cioè intesa dalla primaria in poi). Il decreto era stato approvato dal governo il giorno 19 maggio 2017 e firmato in seguito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: era già in vigore ma è stato convertito in legge solo il 28 luglio dal Parlamento con 296 voti favorevoli, 92 contrari e 15 astenuti. Pd, Forza Italia e Alternativa popolare hanno votato a favore, Movimento 5 Stelle e Lega Nord contro mentre per quanto riguarda gli astenuti troviamo i deputati di Sinistra Italiana-Possibile e quelli di Fratelli d’Italia. Il decreto legge era stato approvato lo scorso 20 luglio al Senato, poi alla Camera era stata posta la fiducia che era stata confermata il giovedì 27 luglio con 305 voti a favore, 147 contrari e 2 astenuti. Con la proposta del PD in commissione al Senato era passato un emendamento per ridurre i vaccini obbligatori per l’accesso a scuola da 12 a 10: non ci sono più quelli contro il meningococco C e B, che saranno comunque consigliati dalle ASL e dai medici di famiglia per offrire una migliore copertura. L’obbligo vale per l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne, dunque nella fascia d’età 0-6 anni, ma riguarderà, con modalità diverse, anche le scuole elementari, medie e i primi due anni delle superiori, fino cioè ai 16 anni. Le vaccinazioni che diventano obbligatorie «in via permanente» sono: antipolio, antidifterica, antitetanica, antiepatite virale B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae di tipo b. Altre 4 vaccinazioni sono invece obbligatorie «sino a diversa successiva valutazione» dopo una verifica triennale e dunque fino al 2020. Le vaccinazioni sono: antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella. La legge prevede che siano esonerati dall’obbligo i bambini immunizzati per effetto della malattia naturale, quelli cioè che l’hanno già contratta, o quelli che si trovano in particolari specifiche condizioni cliniche: in questo caso la vaccinazione potrà essere posticipata. Per i dieci vaccini obbligatori non saranno necessarie dieci punture, ma ne basteranno due: sei vaccini potranno essere somministrati insieme, con l’esavalente (anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b), e altri quattro potranno essere somministrati con il quadrivalente (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella). Nel passaggio al Senato erano inoltre state previste riduzioni delle sanzioni annuali per chi iscrive un figlio non vaccinato a scuola: l’importo andrà da un minimo di 100 euro a un massimo di 500 euro mentre all’inizio la multa prevista andava dai 500 ai 7.500 euro. È stata cancellata anche la norma che stabiliva la perdita della potestà genitoriale. La nuova legge prevede poi l’istituzione dell’anagrafe vaccinale che monitora le attività del Servizio sanitario nazionale e nella quale saranno registrate tutte le persone vaccinate, da sottoporre a vaccinazione e le dosi somministrate. Nella nuova legge si prevede infine l’autocertificazione per gli operatori scolastici, gli operatori socio sanitari e gli operatori sanitari sulla copertura vaccinale. Sarà possibile prenotare direttamente in farmacia i vaccini: sia le prenotazioni che tutte le vaccinazioni obbligatorie saranno gratuite. I vaccini sono sempre stati un problema di forte impatto e d’interesse pubblico ora ha avuto la giusta attenzione per prevenire il bene dei nostri figli.

Noemi Deroma

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