MADDALENA CRIPPA
LEGGE
IL CORPO PiÙ BELLO CHE SI SIA MAI VISTO DA QUESTE PARTI
di Josep Maria Miró
traduzione di Angelo Savelli, con il contributo di SGAE
Firenze, Teatro di Rifredi
Venerdì 8 e sabato 9 ottobre
Ore 21
Dopo il grande successo de “Il principio di Archimede” torna in scena al Teatro di Rifredi, venerdì 8 e sabato 9 ottobre alle ore 21, un’opera del drammaturgo catalano Josep Maria Miró, interpretato da una delle più acclamate attrici teatrali, Maddalena Crippa.
Un villaggio all’interno della Catalogna, un corpo straziato in mezzo ad un campo, i segreti inconfessabili di un’umanità ferita dove i confini tra vittima e carnefice sono sfumati e ambigui come l’inconfondibile scrittura teatrale di Josep Maria Miró.
Maddalena Crippa, attrice dal prestigioso curriculum capace di padroneggiare una vasta gamma di registri vocali ed interpretativi, dà voce ai cinque personaggi principali (Albert, il ragazzo più bello del circondario, Antònia, sua madre, Júlia, la direttrice del Liceo, Ricard, un rozzo falegname, e il trans Eliseu) e ai due personaggi secondari (un compaesano e un contadino). Attraverso le loro voci viene delineata la tragica morte di Albert, ragazzo all’ultimo anno del liceo, evento che sembra avere un collegamento con la tormentata vita del padre, Ramis. In questo testo, espressamente concepito da Miró “per unico attore o attrice, indipendentemente dal genere, dall’età e dal fisico”, l’autore affronta i temi che gli sono cari – l’ipocrisia sociale, le responsabilità individuali, le paure collettive, il senso di colpa e la sua rimozione, l’ambiguità della verità, l’infanzia violata – con una forza nuova e un’abilità strutturale talmente raffinata da fargli guadagnare, per la terza volta nella sua carriera, il Premio Born 2020, uno dei massimi riconoscimenti alla drammaturgia del teatro spagnolo. I giurati del premio, dal 1970, attribuiscono la vittoria al miglior testo senza conoscerne l’autore e, negli anni, hanno premiato alcune delle voci più rappresentative della drammaturgia spagnola come Sergi Belbel, Juan Mayorga e Lluïsa Cunillé.
Il “Corpo più bello” non è ancora stato messo in scena come spettacolo. La lettura al Teatro di Rifredi anticipa il debutto della prima produzione in lingua catalana che debutterà al Festival Temporada Alta di Girona il 10 dicembre 2021. Lo spettacolo sarà diretto da Xavier Albertí, ex direttore del Teatre Nacional de Catalunya con l’interpretazione dell’attore Pere Arquillué
Con la traduzione e pubblicazione – presso la casa editrice Cue Press – di questo testo di Miró (che segue i quattro già precedentemente pubblicati “Il principio di Archimede”, “Nerium park”, “Scordiamoci di essere turisti” e “Tempi selvaggi”), Angelo Savelli prosegue il lavoro sulla nuova drammaturgia internazionale, attività per la quale il Centro di produzione Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria Ubu 2019 “per l’intenso lavoro di traduzione, allestimento e promozione della nuova drammaturgia internazionale”.
La pubblicazione del testo contiene, oltre a delle personali note dell’autore, un ampio saggio sull’opera scritto dal drammaturgo e regista cubano Abel Gonzalez Melo dal titolo “Ho passato la mano lungo il tronco del fico”, in cui l’ultima opera di Miró viene mirabilmente sezionata per mostrarne le qualità più intime
nonché il collegamento con l’intera poetica dell’autore.
Sabato 9 alle ore 18,00, si terrà l’incontro, organizzato in collaborazione con Institut Ramon Llull di Barcellona, Josep Maria Miró, un’eccellenza del teatro catalano. In occasione della pubblicazione del testo dello spettacolo presso Cue Press interverranno l’autore Josep Maria Miró, l’attrice Maddalena Crippa, il traduttore Angelo Savelli, il drammaturgo e regista Abel González Melo, i docenti Daniele Corsi e Cèlia Nadal dell’Università per Stranieri di Siena e l’editore Mattia Visani. Traduce Antonella Sara.