Teatro Bonci
Piazza Guidazzi – Cesena
28 e 29 ottobre
giovedì e venerdì ore 21.00
Giulietta
dal racconto Giulietta – ed. Diogenes Verlag 1989 / il Melangolo, 1994
di Federico Fellini
adattamento teatrale Vitaliano Trevisan
regia Valter Malosti
con Roberta Caronia
scene Paolo Baroni
produzione
TPE – Teatro Piemonte Europa
con il patrocinio di FELLINI 100 – Celebrazioni per il Centenario della nascita di Federico Fellini
durata 1 ora e 15 minuti
La Giulietta di Fellini
al centro del fortunato spettacolo diretto da Valter Malosti
Il 28 e il 29 ottobre (ore 21.00) al Teatro Bonci di Cesena arriva Giulietta, lo spettacolo di Valter Malosti ispirato dal genio di Federico Fellini che ha valso al regista e alle sue interpreti i maggiori premi del teatro italiano.
Fellini stesso suggerì la stampa di Giulietta in lingua tedesca per l’editore svizzero Diogenes nel 1989. Si tratta della prima idea-soggetto di quello che nel 1965 diventerà il film Giulietta degli spiriti: un “trattamento”, ovvero la fase intermedia tra il soggetto e la sceneggiatura, una sorta di film semilavorato scritto dall’artista riminese curiosamente tutto in soggettiva, come un flusso di coscienza della protagonista.
Nasce da un’idea di Valter Malosti l’adattamento per il teatro di Vitaliano Trevisan, che il regista ha diretto per la prima volta nel 2004 vincendo il Premio Hystrio. La prima interprete, Michela Cescon, si è aggiudicata il Premio della critica teatrale 2003-2004 e l’Ubu.
Oggi il personaggio è affidato a una delle attrici più intense e popolari della nuova generazione, Roberta Caronia, Premio della Critica Teatrale ANCT 2020.
«Giulietta è una struggente favola psicanalitica – scrive Malosti – una favola contemporanea dai toni mozartiani sull’identità frammentata, sull’anima, raccontata con un tono vagamente infantile e inquietante, una moderna Alice attraverso lo specchio, specchio con il quale si apre e si chiude lo spettacolo e il racconto felliniano. Ma Giulietta è anche una lunga e irridente seduta spiritica descritta da chi ci crede, anche, almeno un poco; eco delle frequentazioni di maghi, veggenti e spiritisti scovati da Fellini e Giulietta Masina in quegli anni un po’ in tutta l’Italia. E oltre alla parapsicologia, evidente in questo testo di Fellini è la sua vicinanza alla psicanalisi: un modo di convivere con i propri fantasmi che Fellini, dopo averlo maturato alla scuola junghiana di Ernest Bernhard, non abbandonò più.
Un circo, una pista da circo: al centro sta Giulietta in qualche modo inchiodata, come la Winnie di Giorni felici di Samuel Beckett, come una farfalla raccolta da un entomologo e lì depositata. E intorno, tutti i suoi fantasmi, gli spiriti, evocati dalla presenza di nude marionette e da una fittissima partitura di suono».
Valter Malosti
Regista, attore e artista visivo, Malosti conduce un lavoro che guarda alla trasversalità delle arti; sospeso tra tradizione e ricerca. I suoi spettacoli hanno ottenuto numerosi premi dalla critica italiana e straniera. Ricordiamo, tra gli altri, il premio internazionale Flaiano (2017) per la regia di Venere in pelliccia di David Ives, il premio Ubu per la regia di Quattro Atti Profani di Antonio Tarantino, il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per Shakespeare/Venere e Adone, il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Fellini. Inverno di Jon Fosse ha vinto il premio Ubu come miglior testo straniero messo in scena in Italia.
Ha diretto opere di Nyman, Tutino, Glass, Corghi e Cage, spesso in prima esecuzione, e per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart.
Come attore ha lavorato per quasi un decennio con Luca Ronconi, e al cinema con Mimmo Calopresti, Franco Battiato e Mario Martone.
È stato Manfred (Schumann/Byron), per la direzione d’orchestra di Gianandrea Noseda, prodotto in collaborazione tra Teatro Regio di Torino e il Teatro Stabile di Torino / Teatro Nazionale.
Tra gli ultimi progetti ideati occupa un posto di rilievo «Me, mi conoscete». Primo Levi a teatro, che include la creazione de Se questo è un uomo (nomination ai Premi Ubu 2019 per la regia e il progetto sonoro).
Dal 2010 al 2017 ha diretto la Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino.
È stato anima e direttore artistico della compagnia Teatro di Dioniso per quasi trent’anni.
Dal 2018 al 2021 ha diretto TPE – Teatro Piemonte Europa di Torino.
Da maggio 2021 dirige ERT/ Teatro Nazionale.
Roberta Caronia
Attrice palermitana, diplomata giovanissima all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, entra subito a far parte della Compagnia dei Giovani del Teatro di Roma e da lì inizia un viaggio che la vede interprete della grande prosa, da Brecht a Shakespeare, da Strindberg ai Tragici, anche in tournée internazionali, dal Festival di Madrid all’Olimpico di Vicenza fino al Teatro Antico di Epidauro.
Nel 2009 al Teatro Greco di Siracusa vince il Premio della Stampa con il ruolo di Antigone al fianco di Giorgio Albertazzi per la regia di Daniele Salvo che la dirige anche ne La Tempesta al Festival Shakespeariano di Verona. Nel 2012 è la protagonista femminile di The Coast of Utopia di Tom Stoppard, per la regia di Marco Tullio Giordana.
Tra gli altri, lavora anche con Yannis Kokkos, Walter Pagliaro, Vincenzo Pirrotta, Emanuela Giordano e Valter Malosti che la dirige nel Berretto a sonagli e in Ifigenia in Cardiff.
È vincitrice del Premio Virginia Reiter 2017 e della Menzione d’Onore al Premio Duse 2018.
Sul grande schermo nel 2011 è in concorso al Festival del Cinema di Roma con l’opera prima di Samuele Rossi La Strada Verso Casa, per il quale vince la Menzione speciale al Terre di Siena Film Festival. Recita anche in Lea (2015) ancora una volta diretta da Marco Tullio Giordana. nel 2018 veste il ruolo di Silvana in Momenti di trascurabile felicità, per la regia di Daniele Luchetti. In TV lavora con registi come Pellegrini, Tavarelli, Ribuoli, Angelini, Lodovichi, Marengo e Sironi. Nel 2017 è la protagonista femminile nella mini-serie di Rai1 I fantasmi di Portopalo con Beppe Fiorello e Giuseppe Battiston. Nel 2018 è stata tra i protagonisti della serie Rai Il Cacciatore nell’enigmatico ruolo di Vincenzina Bagarella. Nell’autunno 2019 veste i panni del Commissario Leonardi nella serie di Rai1 La strada di casa che la vede coprotagonista al fianco di Alessio Boni e Sergio Rubini.
Nel 2020 viene insignita del Premio della Critica Teatrale ANCT per «la sua alta qualità e matura affidabilità di attrice».
Giulietta
dal racconto Giulietta – ed. Diogenes Verlag 1989 / il Melangolo, 1994 di Federico Fellini
adattamento teatrale Vitaliano Trevisan da un’idea di Valter Malosti
uno spettacolo di Valter Malosti
con Roberta Caronia
scene Paolo Baroni
luci Francesco Dell’Elba costume Patrizia Tirino
marionette Gianni Busso musiche originali Giovanni D’Aquila
progetto sonoro Valter Malosti
ricostruzione e rielaborazione del suono Fabio Cinicola
produzione TPE – Teatro Piemonte Europa
con il patrocinio di FELLINI 100 – Celebrazioni per il Centenario della nascita di Federico Fellini
si ringrazia Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
la prima versione dello spettacolo è stata realizzata da Teatro di Dioniso in collaborazione con Teatro Regio di Torino / Piccolo Regio Laboratorio
Informazioni
Teatro Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena
Biglietteria da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 14.00; nei giorni di rappresentazione aperta anche dalle ore 17.00 alle 19.00, poi dalle ore 20.00 fino ad inizio spettacolo. Le domeniche di rappresentazione diurna aperta dalle ore 14.30. info@teatrobonci.it | cesena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it
Biglietti da 26 a 8 euro.
Dal 6 agosto, in base all’art. 3 DL n.105 23/07/2021, per accedere ai luoghi di spettacolo, oltre all’obbligo di indossare la mascherina, è necessario avere il Green Pass. All’ingresso il personale di sala incaricato chiederà di mostrare il QR code digitale o cartaceo. Per i minori di 12 anni non è previsto l’obbligo del Green Pass.