Per le vie di Roma, la tradizione accarezza la passione e diventa cibo e delizia per il palato.
Nel piatto dello Chef esiste uno scorcio di vita: ecco cosa racconta Francesco Bonanni, ecco come disegna sé stesso e la cura per la cucina. Poche parole ed è chiaro che la poesia sia la chiave di lettura per il rapporto con l’arte del creare il buon cibo: la sensibilità sfocia in un primo libro di cucina dedicato al suo caro nonno. Nel tempo sospeso della quarantena ha riscoperto la calma e la condivisione con la famiglia e il 2020 è stato un anno di gioia, senza la tristezza di trascurare gli affetti per il troppo lavoro. Nasce così la voglia di cercare le parole più vere per parlare di sé e di un periodo traballante per la ristorazione italiana, dove i cappelli da Chef sono appesi al chiodo e non si sa quando la cucina tornerà a essere palcoscenico per esperienze di emozione e gusto.
Poi, l’arte di fare buon cibo torna libera nei locali: le dinamiche mutano e Francesco Bonanni intuisce nuovi giochi per amare e fare cucina. Oggi mette in scena i piatti protagonisti dei ricordi di un’adolescenza familiare: amava cucinare con la madre e la nonna e scoprire tra i fornelli e in tavola i segreti della tradizione. Tra i piatti più celebri ci sono il Tortello nero di burrata con astice, caviale e pomodori confit e il Carpaccio di spigola su panzanella romana e brodo di pomodoro alla brace.
Lo Chef emerge nel ricco panorama della ristorazione romana e lo decora con esperienze raffinate. Si mette alla prova come docente di scuola alberghiera e collabora con case di moda le quali stuzzicano il suo estro. Sviluppa così un gusto estetico unico, dove stile e tradizione creano il piatto perfetto per una nuova cucina. L’ingrediente principale è la materia prima di qualità e la cura per l’estetica il contorno perfetto. Il tutto è condito con cura e innovazione nei minimi dettagli.
Il suo percorso vanta esperienze in noti alberghi e ristoranti della capitale. Negli anni, sfiora il paesaggio e i gusti della sua terra e li rimodella con le emozioni d’infanzia: conosce le regole della tradizione culinaria e cerca nuovi modi per interpretarla e offrirla al pubblico in maniera intima e raffinata. Formatosi nella scuola del Maestro Antonio Sciullo, approda nel 2005 nell’ambiente di tendenza dell’Estrobar, dove sviluppa un tocco all’avanguardia: stile, design ed espressione di gusto creano la sinfonia perfetta per le sue creazioni all’interno di un’atmosfera multisensoriale.
Attualmente, sperimenta nuove ambizioni all’Hotel Parco dei Principi a Roma, portando con sé le esperienze di una vita in continua evoluzione, e sublima un anno magico e ricco di eventi diventando Brand Ambassador del Pastificio Lagano. L’amore per la cucina diventa una favola da raccontare e prende forma in televisione nel programma Tappi & Forchette ideato dalla SG Media Agency: il cuoco Bonanni conduce con la nota imprenditrice Francesca Napolitano. L’entusiasmo per i nuovi progetti sforna l’idea di un libro per raccontare il suo percorso e dare voce a ingredienti e ricette: Una vita da Chef è il titolo e sboccia senza troppa ricerca, così come fa un cuoco capace di leggere il cibo senza fermarsi mai, abbracciando l’evoluzione e creando nuovi codici di gusto.