Per Laghezza SpA fatturato più 20%
Crescono dogana, logistica e trasporti
Per l’anno in corso prevista un’ulteriore impennata
con forti investimenti sulla divisione logistica
Crescita del 20% nel fatturato sino a quota 36 milioni, un’EBITDA superiore ai 2 milioni a fronte di investimenti per circa 5 milioni con incrementi del 27% nelle operazioni doganali, del 18% nella logistica e del 20% nei trasporti camionistici.
E per l’anno in corso la società spezzina prevede un’ulteriore impennata nel fatturato con l’obiettivo di superare i 45 milioni di euro, grazie a nuovi investimenti per oltre 6 milioni concentrati in particolare nel comparto della logistica.
Questa in sintesi l’anteprima sui dati di bilancio 2021 della Laghezza SpA che, nonostante i numerosi fattori di incertezza provocati dalla pandemia, ma anche da un vero e proprio terremoto nei traffici marittimi con ridimensionamento drastico di alcuni settori e crescita record dei noli ad esempio nel mercato container, ha ulteriormente accelerato la sua crescita sia per vie interne che esterne.
“Nessun miracolo o nessuna formula magica – sottolinea Alessandro Laghezza – ma un lavoro di coordinamento quotidiano fra le varie funzioni e anime dell’Azienda, con l’effetto non solo di favorire una crescita armonica, ma anche di valorizzare, attraverso l’incrocio di professionalità, le competenze e quindi gli standard di servizio offerti e garantiti ai nostri clienti”.
Gli investimenti effettuati nel 2021 hanno riguardato tutte le divisioni dell’Azienda.
A partire dall’acquisizione della Levante Srl, società triestina che opera nell’ambito dei servizi portuali con una spiccata specializzazione nella fornitura di servizi per le operazioni e l’assistenza doganale. L’acquisizione di questa società, che dispone anche di spazi magazzino all’interno dell’area portuale di Trieste (anche in regime di zona
franca), segna un ulteriore consolidamento nella strategia di sviluppo territoriale in Italia, dove Laghezza SpA è presente con 16 filiali dedicate all’assistenza doganale e dislocate in nodi strategici per la logistica nazionale (porti, interporti, aeroporti).
Al centro dell’operatività rimane la Sede Centrale di La Spezia, dove in primavera è stata inaugurata la “Torre di controllo” dedicata ai servizi doganali della Laghezza SpA, che opera in costante connessione digitale con il network delle filiali in Italia. Si è investito contestualmente in un rinnovato sistema informatico, con l’obiettivo di implementare l’interscambio di informazioni con i clienti e con le filiali operative e di raggiungere una completa digitalizzazione delle attività aziendali.
“Questo investimento– ribadisce Alessandro Laghezza – rappresenta il fulcro della nostra strategia, basata su un’espansione controllata e un mantenimento inalterato dell’efficienza e della qualità dei servizi offerti alla nostra clientela. La Business Unit Dogana della Laghezza SpA continua a rappresentare il core business dell’azienda”.
Fra i fatti salienti del 2021 figura anche l’entrata in servizio del terzo polo logistico della Laghezza SpA a cornice del porto di La Spezia, dedicato ai prodotti siderurgici e Project cargo. Con un’area di 10.000 metri quadri di cui 2.000 coperti il nuovo Terminal ha superato la fase di start-up ed è ora pienamente operativo. Il Terminal 3 affianca e integra i servizi degli altri due poli logistici, ovvero il Terminal 1 sito nell’area retroportuale di Santo Stefano di Magra, che si estende per 20.000 metri quadri di cui 10.800 coperti e il Terminal 2 che conta 7000 metri quadri dedicati allo stoccaggio della merce e a servizi accessori.
Le tre divisioni della Laghezza SpA sono cresciute in modo armonico. Nell’ambito delle operazioni doganali si è registrato un incremento del 27% rispetto alle circa 250.000 dell’anno precedente, una crescita del 18% nelle attività di logistica rispetto ai 15.000 TEUS movimentati nel 2020 ed un incremento del 20% rispetto ai 50.000 viaggi effettuati dalla divisione trasporti l’anno precedente.