La valle del Sarmento è sempre stata considerata, difficile da abitare e da coltivare; la natura geologica dei terreni favorisce tutti i processi erosivi dell’acqua, che qui crea profonde gole e trascina a valle migliaia di metri cubi inerti. Spopolatasi dallo II-III secolo a.C. dopo il declino degli insediamenti lucani Noepoli e Cersosimo, i centri abitati rifioriranno solo nel corso del ‘500, quando una colonia di profughi albanesi, fuggita dopo la conquista turca del Peloponneso, si insidierà nella valle, rimanendo fedele fino ai giorni alla propria lingua, ai costumi, alle antiche tradizioni.
Con partenza da Senise, l’itinerario si svolge nella prima parte sui due versanti della valle fino a raggiungere Terranova del Pollino, base ideale per escursioni nell’aerea
più selvaggia e accidentata del Parco Nazionale del Pollino.
Nella seconda parte, percorre la valle del torrente Rubbio, alle falde del monte Camarola, caratterizzata dalla presenza di piccoli insediamenti rurali contornati da estesi boschi di cerro.
Dopo aver visitato Senise si scende nella valle del fiume Sinni,sulla diga di monte Cotugno e del Sinnica, si raggiunge Neopoli.
Il più prossimo all’aerea alta del Parco Nazionale, si possono effettuare numerose escursioni a piedi o in auto, si consiglia sempre di informarsi sempre sullo stato dei sentieri delle strade interne.
Da Terranova si riprende il viaggio a ritroso l’ultimo tratto della statale 92; si devia percorrendo a sinistra la strada provinciale, e attraversato il ponte sul fiume, si giunge a San Costantino Albanese.
Da questo centro si prosegue lungo la strada che muove verso Franca villa in Sinni.