Decolla l’Associazione Marchi Storici: firmato l’accordo quadro con ICE Oltre 400 aziende già Marchio Storico Nazionale

Decolla l’Associazione Marchi Storici: firmato l’accordo quadro con ICE

Oltre 400 aziende già Marchio Storico Nazionale

· Con l’intervento dei Ministri Franceschini, Giorgetti e Di Maio, oggi a Palazzo Massimo alle Terme in Roma la prima iniziativa pubblica dell’Associazione Marchi Storici, “Nella storia del Marchi Storici Italiani il prestigio e il futuro del Paese”;

· Firmato durante l’evento l’accordo quadro con ICE per la formazione e la digitalizzazione delle imprese;

· In preparazione la piattaforma di promozione per i Marchi Storici;

· Pienamente operativo il Fondo Salvaguardia Imprese: quasi due miliardi destinati anche ai Marchi Storici.

Roma, 13 Aprile 2022 – L’Associazione Marchi Storici d’Italia, nata per valorizzare e tutelare il Made in Italy nel mondo, sancisce oggi la propria piena operatività con la firma del primo accordo quadro con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Punto focale dell’intesa, le attività di formazione e digitalizzazione dirette alle imprese aderenti all’Associazione.

Occasione per inaugurare l’inizio dell’operatività, l’incontro “Nella storia del Marchi Storici Italiani il prestigio e il futuro del Paese” tenutosi questa mattina a Palazzo Massimo alle Terme a Roma.

Aperto da un saluto del Ministro della Cultura Dario Franceschini e chiuso dall’intervento del Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, l’incontro ha ospitato anche un messaggio del Ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Mario. Introdotta poi da Massimo Caputi, Presidente dell’Associazione Marchi Storici, e moderata da Nathania Zevi, è seguita una tavola rotonda che ha visto confrontarsi Roberto Luongo, Direttore Generale ICE, Francesca Mariotti, Direttore Generale di Confindustria, Marika Aakesson, Presidente Lazio di ADI – Associazione Design Industriale, con i rappresentanti dell’Associazione: Alessia Antinori, Vicepresidente Marchesi Antinori, Roberto Busso, Amministratore Delegato Gabetti Property Solution e Maurizio Gardini, Presidente di Conserve Italia e di Confcooperative e Luca Bergamo, Direttore dell’Associazione Marchi Storici.

Fulcro dell’evento, il confronto sul ruolo delle imprese titolari di Marchio Storico nello sviluppo del Paese e la presentazione del programma dell’Associazione, che intende massimizzare le sinergie realizzabili tra le aziende titolari di Marchio Storico (ad oggi sono 400 circa quelle iscritte al Registro Speciale istituito nell’estate 2019), a cui nel corso dell’incontro è stato rivolto l’invito ad unirsi all’Associazione. Tra gli strumenti già operativi illustrati, anche il Fondo Salvaguardia Imprese, che stanzia in totale un miliardo e 850 milioni di euro – 300 milioni di dotazione iniziale con il decreto legge del 19 maggio 2020 n.34, 250 milioni di rifinanziamento al 2021 con la legge del 30 dicembre 2020 e 100 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2035 – per sostenere l’attività d’impresa,

attenuare gli impatti della crisi economico-finanziaria e instaurare partnership tra pubblico e privato.

Nel corso della tavola rotonda è poi emerso un giudizio unanime in merito alla necessità di rafforzare le misure destinate alla tutela e alla valorizzazione – anche nel quadro del PNRR – delle imprese titolari di Marchi Storici, ossia di quelle realtà imprenditoriali protagoniste del passato e del futuro dell’economia italiana, che operano sul territorio italiano da oltre cinquant’anni, che costituiscono un tassello importante del patrimonio culturale nazionale e che sono strumento fondamentale della presenza italiana nel mondo e importante veicolo di diplomazia informale; gli altri Paesi Europei da anni hanno una politica attiva verso i Marchi Storici Nazionali

Nata dall’iniziativa di otto brand storici – Antinori, Inghirami, Conserve Italia, Gabetti, Ekaf, Benetton, Terme di Saturnia e Amaro Lucano 1894 – cui si sono immediatamente associati Cannella, De Cecco, Duke, Lampo, Mazzetti D’Altavilla, Modiano e Zacchera Hotels, l’Associazione è lo strumento con cui le imprese danno forza e operatività all’articolo 31 del Decreto Legge del 30 aprile 2019, n.34, che ha istituito la creazione del Registro dei Marchi Storici di interesse Nazionale.

Tra gli obiettivi operativi principali della piattaforma dell’Associazione nei gruppi di lavoro riservati ai Soci, l’individuazione e la mobilitazione di risorse per cogliere opportunità economiche sul piano nazionale e internazionale, la promozione di partnership e collaborazioni tra le aziende Marchi Storici, la tutela dell’unicità di ciascuna cultura d’impresa e, in conclusione, la valorizzazione del Made in Italy all’estero anche tramite accordi diretti con ICE, Simest, Sace, CDP, Invitalia

L’Associazione Marchi Storici

L’Associazione Marchi Storici d’Italia è stata costituita nel 2021 ed è l’Associazione delle imprese titolari di Marchio Storico iscritte al Registro dei Marchi Storici d’interesse nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ai sensi dell’art.31 del D.L. 30 aprile 2019 n.34 (cd. Decreto Crescita), convertito in legge, con modificazioni, dall’art.1 della Legge 28 giugno 2019, n.58. L’Associazione si pone quale obiettivi principali la valorizzazione e la tutela del Made in Italy all’estero, nonché la promozione del patrimonio culturale storico dell’imprenditoria italiana. Tra i soci: Amaro Lucano 1894, Antinori, Benetton, Cannella, Conserve Italia, De Cecco, Duke, Ekaf, Gabetti, Inghirami, Lampo, Mazzetti D’Altavilla, Modiano, Terme di Saturnia, Zacchera Hotels.

L’ASSOCIAZIONE MARCHI STORICI D’ITALIA

L’Associazione Marchi Storici d’Italia nasce prendendo spunto dalla fondazione del Registro Speciale istituito con il decreto-legge 34/2019 poi convertito con L 58/2019 con l’obiettivo primario di trasformare un corretto atto amministrativo in una forte azione propulsiva per il Paese di cui i Marchi Storici sono un asse portante.

Si propone di accrescere la portata e l’impatto dell’iniziativa legislativa e di accompagnare il Governo nella sua attuazione, ampliando gli strumenti già istituti, elaborandone e sviluppandone altri necessari da realizzare attraverso l’intervento dello Stato, il partenariato pubblico-privato e l’iniziativa associativa.

PERCHÉ: IL VALORE DEI MARCHI STORICI

I Marchi Storici sono il prodotto di una cultura imprenditoriale capace di collegare passato con futuro, tradizione e innovazione. Sono una leva per lo sviluppo e l’internazionalizzazione dell’economia e della società italiana.

Sono un asset italiano da valorizzare per il contributo che danno allo sviluppo economico, tecnologico e sociale del Paese, per la loro capacità di rappresentare e diffondere l’Italian way of life nel mondo, per l’apporto che possono offrire nella diplomazia culturale e soft power, per il posto importante che occupano nel panorama della produzione culturale contemporanea.

Sono, allo stesso tempo, un capitale da proteggere da quelle acquisizioni estere finalizzate solo a sfruttarne il posizionamento e la reputazione sui mercati, senza riguardi per l’occupazione, la cultura imprenditoriale e il capitale di know-what e know-how loro associato a cui devono la reputazione. Inoltre, la presenza nei mercati esteri di prodotti e servizi di minore qualità commercializzati sotto marchi italiani rinomati per la loro storia, costituisce un danno all’immagine e la capacità competitiva di tutti i prodotti italiani. La perdita di capitale umano e di conoscenza, il maggiore accesso ai processi decisionali di soggetti esteri che spesso acquisiscono imprese solo per sfruttare il valore del marchio sul mercato costituiscono, infine, una ferita alla capacità competitiva del Paese, un potenziale danno allo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica applicata, in settori critici, un indebolimento della produzione culturale contemporanea.

FINALITÀ NELLA FASE DI LANCIO

Nell’interesse del Paese e della sua comunità, i Marchi Storici e ciò che rappresentano meritano strumenti attivi di Tutela e di Valorizzazione, usando un’analogia con quanto previsto per il patrimonio culturale.

La Tutela si esprime i diversi modi, ad esempio attraverso:

· accesso per i MS a strumenti di supporto alla gestione di acquisizioni e/o delle crisi aziendali,

· servizi di assistenza legale nella protezione dei MS in ambito internazionale;

· misure di contrasto attivo all’Italian Sounding, incluso aiuti alla registrazione internazionale e monitoraggio MS per PMI;

La Valorizzazione, a sua volta essenziale alla Tutela, si concretizza, ad esempio, tramite:

· Il sostegno all’internazionalizzazione di Marchi Storici non ancora presenti su mercati esteri e all’ ulteriore diffusione di quelli già attivi su mercati internazionali, attraverso:

o informazione, formazione e consulting,

o analisi e benchmarking,

o specifici strumenti di sostengo (es. alla registrazione internazionale di marchi, alla formazione di partenariati tra imprese su mercati esteri, etc.)

· La promozione del brand Marchi Storici, dei suoi valori e delle imprese associate anche attraverso:

o piattaforme web e social,

o pubblicazioni di studi, analisi, dati, edizioni,

o campagne di comunicazione e media relation,

o mostre, eventi culturali,

o incontri, seminari, conferenze,

· Maggiore accessibilità al pubblico di musei, collezioni, itinerari culturali legati a Marchi Storici e incentivi alla loro circolazione nazionale e internazionale,

· L’ accelerazione della transizione energetica ed ecologica in generale, la parità di genere, l’equità retributiva e l’innovazione e digitalizzazione di processi e prodotti, la certificazione di qualità e d’origine controllata (vero italiano), nel quadro del PNRR e in riferimento a Obiettivi Sviluppo Sostenibile (SDG);

· Vantaggi per la comunicazione su mercati esteri di beni e servizi commerciali MS. Es. semplificazione disciplina sponsorizzazioni per eventi culturali all’estero, anche pubblici, sostegni finalizzati alle relazioni media con organi d’informazione stranieri.

Con questo sguardo l’Associazione si propone da interlocutore delle istituzioni e come casa per le imprese iscritte al registro.

Invita infine, le tante imprese titolari di Marchi Storici ai sensi delle norme in vigore, a iscriversi al registro e partecipare alla vita associativa.

LINEE D’INTERLOCUZIONE NELLA FASE DI AVVIO

La mappa rappresenta in sintesi le principali line di interlocuzione cui s’impegna l’Associazione nella fase di lancio. Le linee arancioni che partono da Associazione Marchi Storici indicano interlocuzioni finalizzate allo sviluppo di azioni per tutela e valorizzazione di MS. Dove indicato SDGs, si tratta di interlocuzioni finalizzate allo sviluppo di azioni possibili azioni per stimolare transizione ecologica e adesione a Obiettivi del Millennio delle imprese titolari di Marchi Storici.

SOCI E STRUTTURA

Hanno dato vita all’Associazione le imprese: Antinori, Benetton Group, Conserve Italia, Ekaf – Industria Nazionale del Caffe, Gabetti Property Solutions, Inghirami Company, Lucano 1894, Terme Di Saturnia e Ditta Giovanni Lanfranchi, Casa Vinicola Cannella, Jupiter S.r.l., F.lli De Cecco Di Filippo Fara San Martino, Modiano Industrie Carte da Gioco e Affini, SAB Alberghi di Baveno, Mazzetti D’Altavilla

Presidente – Massimo Caputi

Vicepresidenti – Roberto Busso (vicario), Alessia Antinori, Giorgio Boggero, Tommaso Inghirami, Andrea Pezzàngora, Pier Paolo Rosetti, Francesco Vena

Direttore – Luca Bergamo

IL REGISTRO SPECIALE DEI MARCHI STORICI DI INTERESSE NAZIONALE

L’art. 31 del D.L. 30 aprile 2019, n. 34 (cd. Decreto Crescita), convertito in legge dall’art. 1 della Legge 28 giugno 2019, n. 58, prevede che i titolari o licenziatari esclusivi di marchi d’impresa registrati da almeno cinquanta anni o per i quali sia possibile dimostrare l’uso continuativo da almeno cinquanta anni, utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati in un’impresa produttiva nazionale di eccellenza, storicamente collegata al territorio nazionale, possono ottenere l’iscrizione del marchio nel registro dei Marchi Storici di interesse nazionale, istituito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 10 gennaio 2020 ha istituito il logo «Marchio storico di interesse nazionale» che le imprese iscritte nel registro possono utilizzare per le finalità commerciali e promozionali e ne ha definito i criteri per l’utilizzo. La Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale- Ufficio Italiano Brevetti e Marchi è l’ufficio competente.

Con Decreto del Direttore Generale per la Tutela della Proprietà Industriale, sono state definite le modalità attuative e gli aspetti procedurali relativi alla presentazione delle istanze per l’iscrizione dei Marchi Storici al registro. L’iscrizione al registro avviene automaticamente al momento dell’accoglimento dell’istanza depositata dall’utente che ne riceve espressa notifica. Per l’istanza di richiesta della registrazione https://servizionline.uibm.gov.it/deposito-online-new/pubblica/index.html.

Al 15 marzo 2022 sono registrarti 419 marchi https://www.uibm.gov.it/bancadati/bollettini_storici/index/

IL FONDO SALVAGUARDIA IMPRESE: IL PRIMO STRUMENTO A DISPOSIZIONE PER I MARCHI STORICI

La legge 30/12/ 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021) lo ha rifinanziato il Fondo per 250 milioni di euro per il 2021 e di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2035.

Il Fondo nasce con il decreto-legge “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” (19/5/ 2020, n. 34), con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro.

Il Fondo ha lo scopo di:

· sostenere la continuità e lo sviluppo dell’attività d’impresa;

· ridurre gli impatti occupazionali connessi alla crisi economico-finanziaria;

· attivare capitali privati/pubblici a sostegno dell’attuazione dei piani di ristrutturazione delle imprese in difficoltà;

· instaurare una partnership tra la proprietà/management ed INVITALIA finalizzata alla creazione di valore per tutti gli azionisti, con un piano di ristrutturazione condiviso;

Opera attraverso l’acquisizione di partecipazioni di minoranza, nel capitale di rischio di imprese in difficoltà economico-finanziaria che propongono un piano di ristrutturazione per garantire la continuità di impresa e salvaguardare l’occupazione e finanzia programmi di ristrutturazione anche attraverso il trasferimento di impresa.

Il Fondo si rivolge a:

· imprese che soddisfano almeno una delle seguenti condizioni:

o titolari di marchi storici di interesse nazionale;

o società di capitali con numero di dipendenti superiore a 250 (dato consolidato comprensivo dei lavoratori a termine, degli apprendisti e dei lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo parziale, impiegati in unità locali dislocate sul territorio nazionale);

o detengono beni e rapporti di rilevanza strategica per l’interesse nazionale, indipendentemente dal numero degli occupati.

· imprese che hanno avviato un confronto presso la struttura per la crisi d’impresa del Ministero dello Sviluppo Economico;

· imprese in difficoltà economico finanziaria ai sensi degli orientamenti comunitari (paragrafo 2.2 della Comunicazione 2014/C 249/01), oppure con flussi di cassa prospettici inadeguati a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate (stato di difficoltà non ai sensi del paragrafo 2.2 della Comunicazione 2014/C 249/01).

ALCUNI RIFERIMENTI NORMATIVI

Il Registro

Art. 31 del decreto-legge 30 Aprile 2019, n.34, convertito con modificazioni L. n. 58/2019

Decreto Ministro Sviluppo Economico del 10/01/2020

Il Fondo Art. 43 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 Decreto ministeriale 29 ottobre 2020 Decreto direttoriale 20 gennaio 2021

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