Lo sgarro e il senso di colpa

Mi ricordo una frase molto semplice di Brenè Brown, una ricercatrice scientifica che ha dedicato l’intera sua vita e carriera allo studio del senso di colpa.

La sua formulazione riguardo il senso di colpa suono cosi: ‘’ Il senso di colpa e quello che sentiamo dopo aver fatto qualcosa di sbagliato, il senso di vergogna è quello che sentiamo quando pensiamo che sbagliati siamo proprio noi, nella nostra natura’’

Spero che questa frase può aggiungere un po di luce su questo sentimento molto complesso, che si trova al confine tra la zona di comfort e l’area di auto induzione verso la strada che può portare verso un miglioramento del nostro rapporto con il cibo.

Ci siamo un po allontanati, ma in realtà siamo ancora più vicini.

Assieme alla veloce evoluzione tecnologica, arriva anche la grande possibilità di essere molto più informati, e questo fenomeno permette anche ai meno esperti di parlare e consigliare cose che spesso sono fuori il loro settore di competenza.

Diversi ‘’guru’’ propagandano il ‘’bodyshaming’’ o il ‘’body positivity’’ come punti di riferimento o paragone per quelle persone che sono nella ricerca di uno stile di vita bilanciato oppure nella corsa verso una soluzione immediata per il senso di colpa come conseguenza di alcune azioni, alcune volontari alcune no.

Se ne parla molto del senso di colpa, e molto spesso è trattato come una cosa negativa oppure vengono suggeriti dei antidoti che diventano la pillola più attraente per che fa fatica di fare la differenza tra il senso di colpa e il senso di vergogna.

Quando ti è capitato l’ultima volta di sentirsi in colpa dopo aver sgarrato con un semplice biscottino, o anche un pasto non pianificato? Ti sei sentito probabilmente in colpa? Ma ancora una domanda, era quel senso in grado di controllarti e farti sentire ancora più male, ancora più debole nei confronti della tua decisione di seguire il tuo piano alimentare?

Mentre ci stai pensando, vorrei portarti un esempio.

Ipotizziamo che il tuo budget di shopping fosse 100 euro, e proprio nel momento meno aspettato, ti trovi d’avanti l’oggetto che cercavi da molto tempo, non resisti e spendi 150.

Cosa esattamente ti fa fare quello che senti dopo aver fatto l’acquisto? Ne ho speso 150, ho superato comunque, allora ne spendo altri 150, ormai ho attraversato il limite, cosa può fare la differenza?!

Sta sempre a noi a decidere, se quel senso sano di avvertimento, quella lampadina che si è accesa, ci farà da guida verso il ritorno sulla strada giusta, oppure useremo quella sensazione per poter continuare avanti senza forza necessaria di riprendere il controllo.

Sbagliare è umano, perseverare non è saggio.

Possiamo sempre scegliere come usare quel ‘’senso di colpa’’, permettergli di prendere il controllo su di noi al prezzo del proprio autocontrollo, oppure semplicemente osservare quella lampadina che si accende al momento giusto senza punirsi e giudicarsi per aver gioito un piatto extra, un dolce in più assieme ai nostri più cari amici e familiari.

Raggiungerai con certezza quello che hai in mente, credici, amati, divertiti e gusta il piacere di mangiare.

Siamo forti quando siamo deboli, ma quello che farà la differenza è : Mi concedo un pasto in più per avere più forza e allegria di tornare al mio piano, oppure è una abitudine a catena che mi sta vincolando?!

Ci giudichiamo troppo spesso, ci buttiamo giù troppo presto, ci concentriamo troppo spesso su quello che non è andato come abbiamo pensato.

Diceva Charlie Chaplin: ‘’ Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco ‘’

Ascoltiamo anche quello che sentiamo veramente, non solo quello che pensiamo di DOVER sentire.

Ad Maiora.

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