Conclusa la quarta edizione del Festival inDivenire allo Spazio Diamante di Roma, un progetto di Alessandro Longobardi, con la direzione artistica di Giampiero Cicciò.

Conclusa la quarta edizione del Festival inDivenire allo Spazio Diamante di Roma, un progetto di Alessandro Longobardi, con la direzione artistica di Giampiero Cicciò.

È giunta al termine la quarta edizione del festival inDivenire. Nato nel 2017, è un progetto di Alessandro Longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio, Sala Umberto e Spazio Diamante, con la direzione artistica del regista e attore Giampiero Cicciò.

Sedici le compagnie teatrali che hanno parteciperanno, scelte tra i 198 progetti presentati. Al cartellone si sono aggiunti eventi speciali e ospiti di prestigio: Maddalena Crippa, Francesca della Monica, Filippo Timi, Massimo De Rossi, Rodolfo Di Giammarco, lo spettacolo “Bisbigliata Creatura”, Vincitore del Premio inDivenire Danza 2019 ideazione e regia Mariella Celia.

La giuria del Festival composta da Sonia Barbadoro, Emanuele Baroni, Riccardo Bocci, Annalisa Canfora, Giampiero Cicciò, Isabella Di Cola, Gianni Guardigli, Rossella Marchi, Luciano Melchionna, Andrea Pocosgnich ha decretato come spettacolo vincitore: “500 lire”, La travolgente messinscena scritta da Ludovica Bei e diretta da Josafat Vagni.

Sicuramente positivo il bilancio del direttore artistico Giampiero Cicciò: “Questa quarta edizione è stata finora quella che più ho amato. L’alto livello delle sedici compagnie in scena ha reso difficile la scelta dei vincitori da parte della giuria ma, ancor più del loro talento, ciò che è emerso maggiormente quest’anno, sono i temi della maggior parte dei progetti. C’è un desiderio comune di rinascita in tutti i partecipanti, non di competizione, benché nel festival ci sia una gara, ma di condivisione. I premi sono ambìti, certo, però ogni compagnia, ogni attore, ogni autore era palesemente felice di avere a disposizione un luogo così bello come lo Spazio Diamante per poter finalmente portare in scena un lavoro inedito, un nuovo esperimento drammaturgico, una nuova messinscena in forma di studio. In Italia, e dopo il Covid più che mai, c’è una carenza di reali possibilità di avere una vetrina importante per molte nuove opere, e il Festival inDivenire sta diventando esattamente questo: una possibilità concreta per valorizzare tanto talento spesso ignorato. Ringrazio Alessandro Longobardi che permette a tutto ciò di esistere e ringrazio i miei ospiti. In primis Maddalena Crippa e Rodolfo di Giammarco. Ho avuto l’idea di intervistare Maddalena e subito, con mia grande gioia, mi ha detto sì. Poi la mia idea ambiziosa di intervistare Rodolfo al festival. Di solito è lui colui che intervista. Ne ho parlato prima con Andrea Pocosgnich, fondatore di Teatro e Critica, e si è entusiasmato. E poi abbiamo coinvolto in questo incontro, diventato un confronto a quattro, anche il nostro importante ospite della serata di premiazione di questa edizione: Filippo Timi, che ringrazio per essere stato dei nostri con slancio e generosità”.

“Terminata la IV edizione del Festival inDivenire è giunto il tempo dei bilanci – dichiara Alessandro Longobardi – La prima edizione post Covid, il quale ha interrotto la continuità temporale ma rafforzato il significato del progetto, è stata un successo. Dal 2017, ho voluto creare un luogo di aggregazione per dare futuro ai progetti nel cassetto di ogni artista soprattutto tra i giovanissimi. La formula prevede una selezione sulle richieste pervenute tramite bando, (questo anno 199). I progetti selezionati, sedici in questa edizione, sono degli studi di 35 minuti. Il vincitore sviluppa e presenta il progetto definitivo nella stagione teatrale dello Spazio Diamante. In questa edizione è iniziata la collaborazione, felice ed efficace, con il circuito teatrale della regione Lazio ATCL che promuove il progetto vincitore in tre piazze teatrali. Al latere, oltre al criterio della qualità artistica,

si spingono le Compagnie ad essere responsabili in termini organizzativi e nella comunicazione. Viene premiata la grafica dell’immagine della locandina, l’uso dei social, la capacità di attrarre pubblico etc. È importate dare questo messaggio: il teatro è un lavoro a tutto tondo. Non esiste solo lo spettacolo ma il tutto funziona se si è in grado di far vivere la propria creazione fatta per il pubblico. È stata pertanto una edizione molto apprezzata e piena di proposte di qualità; tanto è vero che la Giuria ha deciso di ampliare ad altri tre progetti l’opportunità di essere ospitati nella stagione dello Spazio Diamante. Altro aspetto importante è la partecipazione dei produttori, distributori che possono rilevare i progetti presentati. Nella città di Roma e nella regione Lazio il Festival inDivenire è uno strumento di promozione efficace. Lo dimostra il successo dei vincitori delle passate edizioni. Sono soddisfatto di aver riconfermato per la direzione artistica del Festival Giampiero Cicció che ha diretto tutte le edizioni precedenti con grande capacità sia nel governo della selezione che nella conduzione del Festival, accompagnato da una Giuria di ottima formazione. Segnalo la bella iniziativa condotta da Andrea Pocosgnich, Teatro e Critica, presente con il progetto di formazione dei giovani futuri critici teatrali. A tal proposito abbiamo avuto la presenza del mitico Rodolfo Di Giammarco intervistato da Cicciò alla presenza di un esplosivo Filippo Timi che nella serata successiva si è espresso in una performance tra musica e parola. Poi Maddalena Crippa, accolta con entusiasmo, ha raccontato del suo prossimo debutto, nel Compleanno di Pinter diretto dal marito Peter Stein, alla Sala Umberto dal 31 gennaio. Una simpatica festa di chiusura ha coinvolto tutti i partecipanti al Festival il giorno prima della premiazione. Ora tutti concentrati sulla prossima V edizione che si terrà a Gennaio 2024”.

Elenco premi assegnati

Miglior Progetto, Premio inDivenire 2023 a “500 lire”. La travolgente messinscena scritta da Ludovica Bei e diretta da Josafat Vagni.

Miglior regia, Miglior Drammaturgia, nonché miglior attore e migliore attrice per Luca Trezza e Francesca Muoio creatori del poetico e struggente “Fonès”

“Menzione Speciale della giuria per il progetto” al delicato e sognante “Saremo Leggeri” di Elena Arvigo, Alessandro Averone e Simone Faloppa.

“Menzione Speciale della giuria all’idea originale” per l’intrigante e ingegnoso “La mia amica è d’accordo” scritto da Massimo Odierna

“Miglior Attore under 30” Ex Aequo Michele Breda e Federico Gatti. “Miglior Attrice under 30” a Francesca Piccolo. Tre giovanissimi con un’autorevolezza scenica inusuale per la loro età.

Menzione Speciale dei partecipanti al laboratorio di critica teatrale tenutosi durante le due settimane del Festival, a “Ematica”. Pungente e impetuosa messinscena scritta e diretta da Larissa Cicetti.

E infine il “Premio del Pubblico” alla raffinata e toccante messinscena di “Oreste” di Euripide con la regia di Dario Battaglia.

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