“Polpetta”: il ristorante in cui tutto è polpettabile innova la bontà della tradizione

Deliziose e semplici da mangiare, ma anche fantasiose e sorprendenti: dalla cucina tradizionale delle nonne e delle mamme a quella più moderna, le polpette sono210 una delle pietanze più diffuse e conosciute di sempre. Ma non solo: possono infatti essere pietanza d’eccellenza per sperimentare e dare spazio alla creatività. Lo dimostra “Polpetta”, l’unico format di ristorazione italiano in cui tutto – dai primi ai dolci – è “polpettabile”.

Nonostante la loro origine sia ad oggi sconosciuta, possiamo affermare quasi con certezza che le polpette non sono una pietanza propriamente italiana, e che sia invece originaria della Persia. Il locale che le rende protagoniste indiscusse della tavola, però, è tutto italiano – anzi, romano – e spogliandole dal pregiudizio che le considera banali, le ha rese un vero e proprio punto forte. Carni, verdure, pesce, primi, contorni e dolci: tutto può essere trasformato in una polpetta nel più squisito e accattivante dei modi. Fra le proposte del locale, infatti, innovazione e tradizione si combinano perfettamente con creatività ed estro, creando rotonde palline dalle infinite e gustose varianti.

Alternativa sfiziosa per un pubblico sempre più esigente e desideroso di innovare il passato, Polpetta è presente in ben quattro zone note della movida romana: il primo locale nasce nel 2016 a pochi passi dal Gazometro, in zona Ostiense; segue poi un secondo nel rione Monti nel 2017 e un terzo, il Flagship store, nel cuore dell’amatissimo Trastevere nel 2019. Nel 2022 Polpetta apre il suo primo ristorante in versione completamente gluten free, di fianco alla prima sede nel quartiere Ostiense. Inoltre, dal 2023 apre Polpetta Fish a Fiumicino, con un menù dove le polpette di pesce sono le protagoniste. A rendere i vari locali estremamente appetibili anche la presenza di cocktail pensati per soddisfare tutti i gusti e le esigenze, in un contesto sempre giovanile ed esclusivo dove nulla – drink in primis – è lasciato al caso.

Il menù stuzzica la fantasia e accende l’appetito: basta sfogliarlo velocemente per capire come fra i piatti si susseguano proposte studiate, frutto di ricerca e pensiero, sempre in equilibrio fra gusto e qualità. Colpiscono, ad esempio, gli antipasti: sfiziosissime polpette di pecorino e ricotta su letto di rucola con aglio e acciughe; polpette di mortadella con pistacchi, crema di formaggio e glassa di aceto balsamico; o ancora: polpette di porchetta di Ariccia fritte con crema di carciofi.

Che dire, poi, dei primi? Dai classici romani spaghetti freschi all’amatriciana ai tonnarelli alla carbonara, dagli strozzapreti alla norma agli spaghettoni meatballs, non dimenticando i ravioli di ricotta e spinaci con la ‘nduja, tutti i piatti sono accompagnati da un condimento fatto di polpettine, che di volta in volta sono realizzate con ingredienti che si sposano perfettamente con i piatti.

Ma passiamo alla vera e propria proposta di polpette: divise fra tradizionali (come quelle al sugo) dal mondo (come ad esempio le polpette in salsa teriyaki) e di pesce (come lelondinesi fishball and chips), portano con sé la bellezza della semplicità reinterpretata in chiave sperimentale. Il pezzo forte del ristorante, però, non lo abbiamo ancora menzionato: le polpette infatti non sono solo nei primi, nei secondi e nelle insalate, ma anche nei dolci. Da provare quelle di cheescake con salsa alle fragole, quelle al cioccolato con salsa latte e menta e il tiramisù di Polpetta: una gustosissima crema di tiramisù con polpette di cioccolato al caffè.

Quando chiediamo allo chef di Polpetta quale sia il complimento più bello ricevuto dai suoi clienti, non ha alcun dubbio: dice che la soddisfazione più grande arriva quando i clienti dicono che le sue polpette sono come quelle della nonna o della mamma; infatti, questo piatto è indubbiamente legato ai ricordi d’infanzia e ai più bei momenti passati in famiglia.

Fra i progetti futuri, in primo luogo la speranza di aprire nuovi punti vendita fuori Roma, proprio come tantissimi ammiratori sparsi per l’Italia vorrebbero. Inoltre, il desiderio è quello di accrescere sempre più la proposta senza glutine: Polpetta gluten free, sempre in via del gazometro ma situato a qualche vetrina di distanza da Polpetta0– sta attualmente dando moltissime soddisfazioni ai gestori, e il riscontro positivo è indubbiamente destinato a crescere. Lo confermano le recensioni dei clienti, che continuano ad essere estremamente positive: secondo quest’ultime le consumazioni sono originali, servite da un personale caloroso e accogliente e aiutate da un servizio veloce, pronto a soddisfare anche i palati più insaziabili.

Per Giovanni Nerini, chef di Polpetta, la cucina è passione, tradizione, ricerca e sperimentazione. Qualcosa che va oltre il semplice motto “tutto è polpettabile”. Per quanto apparentemente semplici, i piatti proposti in questo format ristorativo sono in grado di sorprendere, perché sanno dar nuova luce e nuova vita ad una pietanza che, pur nella sua semplicità, è profondamente radicata nella tradizione italiana e nei nostri cuori. Come dice lo scrittore Paulo Coelho, del resto, “le cose più semplici sono sempre le più straordinarie”.

 

Foto Simone Paris

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