Ultimi appuntamenti per
“Altrememorie – Una nuova narrazione del territorio”
Il progetto fatto di mostre, residenze artistiche e incontri chiuderà in aprile con due eventi
FVG – Mostre, residenze artistiche e incontri, fra Trieste, Lignano Sabbiadoro, Campoformido, Romans d’Isonzo e Ravascletto. “Altrememorie – Una nuova narrazione del territorio” – progetto dell’omonima associazione, realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, Fondazione Friuli e Turismo FVG e in collaborazione con Associazione Lendhauer, Comune di Ravascletto, Duepunti Aps, Gruppo Immagine, Associazione Culturale Menti Libere, Collettivo BridA – si prepara alle battute finali con due appuntamenti in programma in aprile.
LE PRIME TAPPE – Il percorso di Altrememorie, nei primi mesi del 2023, ha visto le residenze di molti artisti, ospiti della regione. Incontri con luoghi e persone che hanno permesso di dare vita alla mostra “Marco Cavallo, 50… e non li dimostra”, un dialogo immaginario con Franco Basaglia in occasione dei 50 anni dalla dirompente uscita collettiva dal manicomio di Trieste. E ancora al progetto “Onde”, con cui Wundertruppe e Voyageurs Immobiles, a Lignano, hanno raccontato il tema dell’amicizia, accompagnato dal romanzo “Le onde” di Virginia Woolf. E poi Dibants, il 23 marzo a Campoformido: la restituzione pubblica di fine residenza, con aperitivo, assieme a Marco Londero che ha esplorato il concetto di rudere.
ROMANS D’ISONZO – Gli ultimi due appuntamenti sono invece in programma nel mese di aprile. Il 4 aprile, alle 10.30, al Centro culturale di Casa Candussi Pasiani di Romans d’Isonzo sarà inaugurata la mostra di Francesca Mione: “Incontro”, realizzata in collaborazione con il Centro Giovani Meet You. L’esposizione raccoglierà i lavori fatti assieme ai bambini e ai ragazzi che hanno partecipato, nei mesi scorsi, a una serie di laboratori nell’ambito di Altrememorie. La rassegna, visitabile fino al 15 aprile (visitabile negli orari di apertura della biblioteca: lunedì 17.30-19.30; martedì, mercoledì e venerdì 15-18, giovedì e sabato 10-12), affronterà il tema dell’incontro come spazio – fisico e non, l’incontro come conoscenza di una persona? Di una cosa? Di un’opera d’arte? Di un nuovo gioco? Di sé stessi? Dove
avviene l’incontro, come avviene? La scenografia dell’incontro, sarà spazio tracciato di una connessione, fra luoghi, camminamenti, unioni e divisioni.
RAVASCLETTO – Dal 12 al 16 aprile, invece, Simone Carraro porterà la sua ricerca artistica a Zovello di Ravascletto in occasione della seconda edizione di Cjase: una residenza, con la curatela di duepunti, in collaborazione con il Comune di Ravascletto, che invita giovani artisti a confrontarsi con il territorio friulano. Carraro prosegue la propria indagine “paesaggi invisibili”: oggetti di natura antropica che, in seguito a un processo di abbandono, si sono trasformati in altro, a partire dagli organismi che hanno cominciato ad abitarli. L’idea di Carraro è quella di comporre un vero e proprio archivio del paesaggio invisibile attraverso un’attenta raccolta e catalogazione rielaborata in chiave simbolica dall’occhio dell’artista. Sabato 15 aprile, alle 16.30, nella piazza di Zovello si terrà la restituzione finale della residenza e della ricerca che l’artista ha portato avanti sul territorio.
COS’È ALTREMEMORIE? – Altrememorie è un osservatorio sul paesaggio che promuove e ospita residenze e esposizioni artistiche. Dal 2014, invita artisti a sviluppare una nuova narrazione e interpretazione del territorio attraverso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Le residenze cercano di avvicinare il pubblico ai processi creativi e di stimolare la conoscenza del proprio patrimonio territoriale, promuovendo un atteggiamento di curiosità e di interazione con il linguaggio artistico. Grazie alla collaborazione con enti locali e culturali e ai partner attivi in ambito artistico, le residenze si svolgono in più location, che costituiscono uno specchio dei diversi paesaggi che compongono il Friuli-Venezia Giulia, luoghi caratteristici e molto diversi fra loro. Tasselli singoli di un mosaico che insieme compongono un’immagine inedita del Friuli-Venezia Giulia. Gli artisti sono stati invitati a svolgere un periodo di residenza seguito poi da un’esposizione e una presentazione pubblica.