Fenk Muhammed è una Miss, ma non una Miss qualunque. Nel 2013 è stata infatti eletta Miss Kurdistan. La modella è nata in una terra considerata da sempre di tutti e di nessuno. Una nazione ma non uno Stato indipendente. Il suo obiettivo principale, non è quello di una qualunque sua collega, bensì quello di continuare la sua battaglia per ottenere prima o poi l’indipendenza del Kurdistan al fine di rendere la sua terra libera ed indipendente. È andata anche a sostenere i Peshmerga, ovvero i combattenti curdi, perché questo secondo lei è quello che dovrebbero fare tutti i curdi. Intervistata da Cristiano Tinazzi per il Messaggero, Fenk si racconta, ricordando come la sua missione sia più politica che sociale. Quando il giornalista le chiede perché è tornata a vivere nel suo Paese dopo aver studiato all’estero ed essersi laureata lei risponde: “La vita qui mi piace molto, la amo, anche se siamo in un paese in cui c’è la guerra, noi qui non ci preoccupiamo. Abbiamo i peshmerga che ci proteggono. Grazie a Dio ci sono loro che ci difendono Giorno e notte». Ora la Miss sostiene i militari al fronte: “Il Kurdistan è il mio paese, le mie radici, quelle della mia famiglia e dei miei antenati. Sotto Saddam la vita per noi era dura, abbiamo sofferto, ma anche se eravamo sotto il controllo del regime abbiamo sempre lottato per guadagnarci la libertà. Voglio realmente aiutare i peshmerga, vengo da una Famiglia di combattenti. Ho perso mio padre in guerra, mio fratello, i miei cugini e mio zio. Adesso voglio continuare a portare avanti, in maniera pacifica, quello che mio padre ha Fatto per questo Paese”. Per quanto riguarda la condizione delle donne curde, Fenk ritiene che siano “libere” e hanno “tante opportunità per diventare quello che vogliono”. La miss è animata nel portare avanti la sua causa anche da motivi personali. Ora lei, in maniera pacifica, vuole continuare a portare avanti quello che i suoi parenti hanno iniziato a fare per il Paese. Per quanto riguarda la partecipazione al concorso di bellezza, ha deciso di partecipare perché era sempre stato un suo piccolo sogno: “Ho visto che aveva riscosso un grande successo e ho deciso così di partecipare”, spiega la giovane. Durante l’anno 2013, nel suo ruolo di miss ha cercato di sfruttare al massimo la sua visibilità per focalizzare l’attenzione di tutti sul problema dei profughi, soprattutto bambini. Ha partecipato a diversi progetti dedicati a farli continuare a studiare fornendo loro materiale scolastico. Per Natale ha organizzato una grande festa a base di musica, cibo e regali. “Lo so che non è molto, ma ho voluto, almeno per un giorno, farli sentire lontani dalla loro condizione di rifugiati e dalla noia dei campi”. E’ stata impegnata per la giornata internazionale del bambino, facendo stampare un opuscolo che insegnasse ai più piccoli il rispetto per gli animali. Fenk è certa della sua missione, perché il Kurdistan non è solo il suo Paese, ma anche le sue radici, quelle più profonde, che qui l’hanno fatta tornare a vivere.
Silvia Di Pasquale