Svolta storica nella Chiesa anglicana: le donne potranno essere vescovi. Già dal 1994 possono diventare sacerdoti, ma ora anche vescovi. Per due anni ci sono state intense discussioni, in questi giorni si è arrivati ad un punto di svolta e il sinodo della Chiesa anglicana di Canterbury e York ha votato positivamente attraverso le sue tre componenti: preti, vescovi, laici. I sì sono stati 351, i no 72, solo 10 gli astenuti. Nell’università di York la notizia è stata accolta calorosamente. Così come già avviene in Canada, Stati Uniti e Australia, la Chiesa inglese promuove le donne. Tanto la Chiesa cattolica quanto gli oppositori interni a quella anglicana disapprovano e si appellano a quanto detto da San Paolo: “Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo..perché prima è stato creato Adamo poi Eva”. La pensa diversamente l’arcivescovo Rowan Williams che, pur rispettando il parere del Vaticano, ha detto: ”Mostriamo al mondo come la nostra Chiesa sia in grado di vivere anche con un grado di dissenso. Avremo bisogno di un lungo periodo di cambiamenti culturali”, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Qualche giorno fa, la reverenda Rose Hudson-Wilkin, una delle più probabili candidate a diventare vescovo ha dichiarato ad un quotidiano: “La prospettiva dell’uguaglianza è un miracolo e non è ancora acquisita. Ma se questo dovesse accadere, allora avremo costruito una chiesa che riflette autenticamente il popolo di Dio e riflette autenticamente la comunione con il corpo di Cristo, maschi e femmine insieme nella leadership”. Anche il primo ministro inglese David Cameron ha fatto sentire il suo parere, parlando di un grande “avanzamento dell’eguaglianza”. La prima donna vescovo potrebbe essere nominata prima di Natale. Se è vero che questo rappresenterebbe un forte segno di cambiamento, attraverso il quale la chiesa anglicana accetta di confrontarsi con i nuovi tempi che corrono, è altresì vero che i gruppi più tradizionalisti, come quelli evangelici e anglo-cattolici potrebbero lasciare la comunità. Attualmente la Chiesa anglicana conta 80 milioni di fedeli sparsi in 165 paesi, prevalentemente facenti parte del Commonnwealth. In alcune di queste nazioni le donne possono già diventare vescovi. Il primo vicario donna è stato ordinato nel 1994. Nel Regno Unito però non era ancora successo un fatto simile. A livello teorico, già dal 1975 il Sinodo generale, che raggruppa tutte le chiese anglicane aveva già stabilito che non esistevano particolari impedimenti di carattere fondamentale che vietavano la nomina di vescovo per le persone di sesso femminile. Ora c’è da chiedersi se tale scelta potrebbe comportare dei problemi nei rapporti con il Vaticano. E’ infatti assai improbabile che qualcosa di simile accada nella Chiesa cattolica.
Silvia Di Pasquale