Quando l’arte va unendosi con l’hospitality, si parla del Duparc Contemporary Suites, situato al centro della bella città di Torino. Un hotel all’esterno, tutto fatto a vetrate e cemento armato, caratteristico di un mix architettonico di stampo razionalista e brutalista, da considerarsi nel complesso tanto austero e asettico fuori, quanto, invece, esplosivo ed eccentrico all’interno, per la presenza di opere d’arte contemporanea e d’arte povera. Un’arte che presenzia nei diversi spazi dell’hotel, come una sorta di galleria, che silenziosa ma potente, accompagna l’ospite nei suoi spostamenti dagli ambienti comuni alle camere, lì presente per essere ammirata e contemplata in tutta la sua bellezza. E l’arte, dunque, rappresenta l’essenza stessa del Duparc Contemporary Suites, divenuta parte architettonica della stessa struttura.
L’hotel è stato progettato negli anni Settanta dall’architetto Petrazzini e l’artista Levi, che hanno voluto realizzare a quattro mani un qualcosa di molto innovativo ed originale, dove il senso dell’ospitalità fosse offerto ai clienti attraverso l’arte, che nelle sue diverse espressioni, sapesse accogliere in una dimensione più calda e avvolgente, di sicuro non fredda e standardizzata. E per creare questa tipologia d’ambiente, Petrazzini e Levi hanno chiesto ai loro amici, artisti ed esponenti dell’arte contemporanea italiana ed internazionale degli anni ’60 e ’70, di creare, appositamente per l’hotel, delle opere che si andassero a sposare con i diversi ambienti, in sintonia con il design e l’architettura presente. Una collezione privata che nel corso degli anni è cresciuta, in una continua evoluzione, dove le opere, sia degli artisti più affermati che di quegli emergenti, si muovono sia all’interno della struttura che all’esterno, viaggiando nel mondo tra musei e mostre temporanee.
Nella hall è possibile d’impatto ammirare la “Spigolatrice” di Anselm Reyle, un albero di Giuseppe Penone, la capsula di meditazione di Atelier Van Lieshout, la Marylin di Mimmo Rotella, “Le Main Ouverte” di Le Corbusier, l’installazione “Logo no. 44” di Richard Woods e ancora i cementi armati di Giuseppe Uncini e Michelangelo Pistoletto. Nelle suite, invece, sono presenti i dipinti di Mario Schifano e gli iconici quadri specchianti di Michelangelo Pistoletto. Mentre nelle suite realizzate più di recente, vi sono le testiere dei letti creati espressamente per il Duparc dall’artista torinese Elisa Sighicelli.
Alla bellezza indiscussa profusa dalla presenza di opere d’arte di grandi artisti, fa da contraltare l’eleganza ed il lusso delle meravigliose suite, spaziose e luminose per la presenza al loro interno di ampie finestre, con affascinanti vedute sulla città. I diversi tagli offrono una variegata scelta per gli ospiti, che a seconda delle loro esigenze, possono usufruire anche delle suite con camera, composte da salotto con sala da pranzo, cucina completamente attrezzata, una camera da letto e bagno.
Un moderno e particolare ambiente ospita all’interno della struttura il ristorante del Duparc, gestito da Maurizio e portato avanti dallo chef Manuel con la sua brigata. Un contesto nel quale è possibile consumare un pranzo veloce per chi si ritaglia una veloce pausa pranzo dal lavoro, o una gradevole cena, in un’atmosfera più calma e rilassante. Il menu, dalle pietanze mediterranee rivisitate in una chiave creativa da parte dello chef, punta nello specifico sull’elevata qualità dei prodotti, altamente selezionati e stagionali.
Sempre all’interno del Duparc Contemporary Suites, è possibile rilassarsi e ritrovarsi nell’incantevole Spa, all’interno della quale i benefici dei vapori e dei massaggi, ricreano il corpo e la mente. Ad allettare gli ospiti un percorso di un’ora, durante il quale nella zona acqua
è possibile rilassarsi tra le docce tropicali a diverse temperature, la cascata per la cervicale, il bagno di vapore all’eucalipto e la jacuzzi. Mentre nella zona relax ci si ricrea degustando una selezione di tisane accompagnate da piccole golosità.
Box informazioni:
T (+39) 011 012 00 00