UNA APP PER IL MONITORAGGIO DEL SONNO
Dopo la prima fase del progetto – il campo estivo che si è tenuto con successo dal 30 giugno al 9 luglio alle Serre dei Giardini Margherita, in collaborazione con il Comune di Bologna – i 60 ragazzi di 12 scuole superiori di Bologna, Imola, Reggio Emilia, Modena e Forlì entrano nel vivo del lavoro di gruppo che deve sviluppare uno strumento, un dispositivo o un’applicazione sul monitoraggio del sonno per migliorare il funzionamento delle Smart Cities. A novembre 2014 i prototipi degli esperimenti d’imprenditorialità saranno presentati: le idee più interessanti riceveranno un finanziamento ed entreranno negli acceleratori del Giardino delle imprese che offrirà per 8 mesi sostegno, spazi, training, tutorship.
OBIETTIVO. Definire un’idea progettuale innovativa e potenzialmente imprenditoriale che, valorizzando le nuove tecnologie digitali e mettendo a frutto le moderne conoscenze delle nanotecnologie, biotecnologie e neuroscienze, realizzi un dispositivo, uno strumento, un’applicazione o un software che attraverso il monitoraggio del sonno sia in grado di dare un contributo al miglioramento delle Smart Cities e alla crescita dell’efficienza collettiva di chi vi abita, studia e lavora.
COME. Le attività avverranno in gruppi di lavoro che si avvalgono del supporto dei tutor di Eureka e della supervisione di professionisti e ricercatori esperti. Ogni attività avverrà in collaborazione con le rispettive scuole di appartenenza, alcuni docenti dell’Università di Bologna e del CNR, e con H-FARM, realtà innovativa, che opera come un incubatore, crea e coltiva delle imprese offrendo loro un luogo favorevole alla crescita.
QUANDO. Il lavoro di gruppo è iniziato all’interno del campo estivo: i 60 studenti sono stati suddivisi in circa 10 gruppi di lavoro che hanno iniziato ad abbozzare le idee imprenditoriali. L’ideazione continua in autunno. Da settembre a fine ottobre si dovrà sviluppare una presentazione del progetto per esemplificare come il gruppo intenderà sviluppare le singole fasi di lavoro e quali obiettivi si pone. Sarà inoltre necessario redigere una prima bozza di budget. A novembre EUREKA. Trust in future selezionerà un numero ristretto di progetti che dimostreranno di aver compreso il problema e di aver individuato soluzioni innovative per soddisfare i requisiti richiesti. La selezione sarà svolta grazie a un gruppo di esperti. Le idee migliori potranno ricevere un finanziamento finalizzato alla realizzazione e alla sperimentazione del prototipo che dovrà avvenire nei mesi successivi, concludendosi a maggio 2015.
OBIETTIVI GENERALI CHE LE IDEE DEL LAVORO DI GRUPPO DEVONO RAGGIUNGERE. Contribuire a migliorare il benessere e l’efficienza collettiva cittadina, migliorando la qualità del sonno. Partendo dall’analisi del forte impatto che i problemi legati al sonno possono causare nella quotidianità, nello stato complessivo di salute, nelle performance lavorative e scolastiche, l’obiettivo principale sarà lo sviluppo di nuove tecnologie digitali mirate a monitorare e migliorare la qualità del sonno su base di popolazione per prolungati periodi di tempo. Il progetto si baserà sui recenti sviluppi scientifici nei settori delle nanotecnologie, biotecnologie e neuroscienze.
DESCRIZIONE DEL PROBLEMA. Il sonno è una condizione fisiologica, temporanea e periodica di riposo fisico-psichico caratterizzato dalla sospensione della coscienza, da una particolare postura e da una compromissione della capacità d’interagire con l’ambiente. Nell’uomo la sua durata varia con l’età: 18-20 ore al giorno nel neonato, 12-14 nel bambino, 7-9 nell’adulto e 5-7 nell’anziano; si calcola che l’uomo, complessivamente, passi nel sonno un terzo della propria vita. La ricerca ha dimostrato che il sonno è una componente importantissima della salute fisica e mentale; non meno importante della corretta alimentazione e dell’attività fisica. Un’eccessiva riduzione delle ore di sonno causa una riduzione della vigilanza e dell’efficienza durante la veglia (con conseguente aumento degli incidenti stradali e lavorativi), ma è stato anche associato con un aumentato rischio di sviluppo di patologie metaboliche (obesità e diabete) e cardiovascolari (ipertensione, infarto e sindromi cerebrovascolari). Dormire meno del necessario (insonnia) causa un dissesto generalizzato nelle funzioni corporee: studi epidemiologici hanno trovato una evidente correlazione fra la durata del sonno e la performance. Oltre alla durata assoluta, anche la qualità del sonno dormito è importante perché la sua funzione fisiologica possa essere esercitata. Una riduzione della quantità di sonno dormita o un sonno di scarsa qualità causano infatti sonnolenza diurna e stanchezza, scarsa concentrazione e facile irritabilità, depressione, disturbi della memoria e dell’apprendimento, riduzione delle performances intellettuali con aumento degli errori nello svolgimento di mansioni complesse, come quelle direzionali o di responsabilità. L’insonnia è una patologia in veloce aumento nella società occidentale, le cui cause organiche non sono note. Tra le principali cause ambientali possiamo annoverare: preoccupazioni economiche; stress da lavoro; rumore esterno; guardare la televisione troppo tardi la sera; problemi famigliari; difficoltà sentimentali; preoccupazioni riguardanti la propria persona. A partire dagli anni Settanta si è largamente sviluppata negli USA e nei paesi occidentali la medicina per la cura del sonno. Neurologi, psichiatri, psicologi clinici, medici internisti e un numero crescente di cardiologi, pneumologi ed endocrinologi, collaborano in centri specialistici per la diagnosi e il trattamento dei disturbi del sonno. In una società complessa, interconnessa e multietnica come la nostra, il monitoraggio della qualità del sonno deve essere pensato anche in termini di popolazione e in termini di contesto ambientale. L’ambiente infatti è un elemento che influenza moltissimo la qualità del sonno, e il modo in cui la vita si svolge in un ambiente, per esempio in quello urbano, è un fattore su cui si può intervenire attivamente al fine di migliorare la qualità del sonno della popolazione. Al momento infatti non esiste nessuna “politica del sonno” che permetta di valutare l’impatto che la struttura cittadina ha sulla qualità del sonno dei suoi abitanti. Questa carenza andrebbe colmata, poiché migliorando la qualità del sonno della popolazione, si otterrebbe sia un significativo incremento della performance lavorativa, che una riduzione dei danni causati da un sonno inefficiente.