A poco più di un anno – il 23 maggio 2013 – dalla proclamazione, da parte dell’Unesco, delle Ville e dei giardini medicei toscani quali Patrimonio dell’Umanità, per celebrare un così importante riconoscimento al valore di questi monumenti storici, e alla loro gestione e mantenimento, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze ha promosso la creazione di una fragranza denominata Giardini del Granduca in vendita nei negozi museali del Polo fiorentino dal 2 agosto. “Attraverso questo profumo, composto sapientemente con note ispirate alla coltivata natura dei giardini storici di Firenze e Toscana, si entra in contatto diretto con la memoria della dinastia dei Medici e soprattutto con il loro magnifico lascito nel campo dell’arte dei giardini, che impreziosisce Firenze e la Toscana con il sistema delle Ville Medicee, incluso dal 2013 nella lista dei beni dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità” (Cristina Acidini, Soprintendente) .
Ben cinque di questi siti sono musei all’aperto diretti dalla Soprintendenza: il Giardino di Boboli, il Giardino di Castello, le Ville e i Giardini di Poggio a Caiano, La Petraia e Cerreto Guidi (gli altri sono la Villa di Poggio Imperiale e il Giardino di Pratolino, la Villa di Cafaggiolo a Barberino di Mugello, la Villa Il Trebbio a San Piero a Sieve, la Villa di Careggi, la Villa Medici di Fiesole, il Palazzo di Seravezza a Lucca, Villa La Magia a Quarrata, la Villa di Artimino a Carmignano). Nei giardini già granducali, ancora oggi esperti, tecnici e ditte specializzate curano alberi secolari e piante fiorite: agrumi, camelie, rose, peonie, per ricordarne solo alcune specie. I componenti della famiglia Medici, in varia misura, riservarono passione e conoscenza alle arti e al collezionismo, ma anche alla botanica, alle erbe officinali, agli orti con coltivazioni di spezie e fiori orientali. I loro bellissimi giardini all’italiana, con fontane e statue di grandi scultori e architetti, furono anche luoghi di studio, ricerca e sperimentazione: tutte attività protoscientifiche in nome delle quali furono fondati gli Orti di Pisa e di Firenze a metà del Cinquecento.
Per creare questo profumo, precisamente un eau de toilette, è stato approfondito lo studio delle piante storiche apprezzate e collezionate dai Medici fin dal Cinquecento, tra le quali predominano gli agrumi dalle forti componenti aromatiche. La “piramide olfattiva” infatti prende forma dalle note di limone e arancio amaro, e comprende l’olio essenziale di petali di rose (per portare alla memoria la collezione di rose antiche) e fiori di pesco (per evocare l’orto urbano, origine del giardino), e infine l’essenza di cannella, che ci ricorda l’interesse di Cosimo I per le piante medicamentose e le spezie.
L’evoluzione degli accordi olfattivi propone poi i legni preziosi – cipresso e cedro del Libano – , esaltati su una base di ambra e muschi.
Il nome scelto per la fragranza s’ispira a una dizione presente negli antichi documenti, firmati dal “Soprintendente de’ giardini del Granduca”. Benché suggestiva, tale dizione non risulta esser stata usata finora per luoghi o prodotti contemporanei. Essa si adatta a tutti i giardini medicei della Regione Toscana, chiunque ne sia il proprietario; e al tempo stesso apre prospettive su una linea dedicata di prodotti, che potrebbe svilupparsi prendendo spunto dalle infinite suggestioni di questi viventi universi d’arte e di natura. Sillabe, produttore del profumo, sotto la consulenza storico olfattiva di Simonetta Giurlani Pardini, conta nel proprio catalogo numerosi volumi sulle naturali ‘fragranze’ del Giardino di Boboli oltre ad un saggio specifico di Valentina Fornaciai dal titolo Toilette, profumi e belletti alla corte dei Medici. Il tutto ben pesto, e incorporato con acqua di fior d’arancio. Sillabe ci invita quindi ad aggiungere un ulteriore ‘senso’ alla percezione e alla fruizione dell’arte con un profumo che, come ‘guida olfattiva’, richiama le antiche memorie medicee.
Caratteristiche tecniche
Note di testa
Cannella, Petali di Rosa, Fior di Pesco. Limone, Arancio Amaro
Note di cuore
Legno di Cedro, Legno di Cipresso
Note di base
Muschi, Ambra
Progettazione storico olfattiva a cura di
Simonetta Giuliani Pardini
per conto di
s i l l a b e
Prezzo al pubblico
€ 45
Ufficio stampa
Opera Laboratori Fiorentini – Civita Group
Salvatore La Spina – Tel. 055 290383 – Cell. 331 5354957 – s.laspina@operalaboratori.com