Nel cuore pulsante della Maremma Toscana, avvolta dal manto verde e lussureggiante delle sue terre, sorge la Tenuta San Guido, un luogo che sembra sospeso nel tempo. Qui, la storia, la tradizione e la natura si intrecciano in un balletto perfetto, danzando sulle note di un passato ricco e un presente brillante.
La tenuta si estende per 2.500 ettari, una terra che si snoda lungo il viale di cipressi reso immortale dalle parole del poeta Carducci, e che ospita un ecosistema unico nel suo genere. In questo paradiso terrestre prendono vita vini di prestigio come il Sassicaia e il Guidalberto, oltre alla celebre Razza Dormello Olgiata e al Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri, simboli di una biodiversità che qui viene custodita come un tesoro prezioso.
La storia della Tenuta San Guido è strettamente intrecciata con quella della famiglia Incisa della Rocchetta, che ha radici profonde nella storia italiana fin dal Medioevo. Mario Incisa della Rocchetta, nato nel 1889 a Roma e laureato in agronomia, si trasferì in Maremma negli anni ’30, unendo il suo destino a quello di Clarice della Gherardesca, discendente di una delle più antiche e nobili famiglie toscane. Insieme, condivisero una passione per i purosangue che li portò a sviluppare la Razza Dormello Olgiata, dalla quale emerse Ribot, un campione di galoppo leggendario e imbattuto.
Tuttavia, la vera rivoluzione portata da Mario Incisa fu nel mondo del vino. Mosso dall’aroma di un antico Bordeaux assaggiato in gioventù, Mario decise di piantare viti di Cabernet Sauvignon nei terreni di Bolgheri, trovando una sorprendente somiglianza tra questi e la regione di Graves a Bordeaux. Così nacque il Sassicaia, inizialmente un gioiello privato che solo nel 1968 fece il suo debutto sul mercato, conquistando in breve tempo riconoscimenti internazionali e stabilendo nuovi standard di eccellenza nel mondo enologico.
Nicolò Incisa della Rocchetta, figlio di Mario, dopo aver completato i suoi studi in Economia, proseguì l’opera paterna con una visione imprenditoriale innovativa. Sotto la sua guida, la cantina si modernizzò e il Sassicaia continuò a guadagnare prestigio. Nicolò introdusse anche nuovi vitigni, come il Merlot, e creò vini innovativi quali il Guidalberto e Le Difese.
Ma la Tenuta San Guido non è solo vino. Mario Incisa, in collaborazione con Federico Tesio, ha dato vita alla Razza Dormello Olgiata, e cavalli come Ribot hanno raggiunto una fama mondiale. Oggi, la tenuta mantiene un ruolo di primo piano nell’allevamento e nelle corse di cavalli.
Nel 1959, Mario Incisa trasformò una parte della sua proprietà in un rifugio faunistico, il primo del suo genere in Italia. Il Padule di Bolgheri, ora riconosciuto come uno dei più importanti rifugi faunistici italiani, è un santuario per numerose specie avicole rare e contribuisce attivamente alla conservazione degli habitat naturali.
La Tenuta San Guido è quindi molto più di un luogo: è la testimonianza vivente di come passione, tradizione e rispetto per la natura possano convivere in armonia. Qui, ogni pietra, ogni vite e ogni animale narrano la storia di una famiglia che ha tessuto un legame indissolubile con la sua terra, creando un mondo dove eccellenza e sostenibilità sono i pilastri portanti di un paradiso in Terra.