Nascosta nel cuore di Roma, Villa Agrippina Gran Melià, un resort di lusso e membro dei Leading Hotels of the World, vanta nel suo team un maestro della cucina nel suo ristorante gourmet, Follie. Alfonso D’Auria, nato nel 1988, ha preso il timone come Executive Chef, portando con sé una ricca esperienza e una profonda passione per la cucina mediterranea.
La storia di D’Auria inizia nel pittoresco paese di Pimonte, a soli 5 km da Gragnano, un luogo rinomato per la sua pasta artigianale. Come ricorda affettuosamente, è “nato tra la pasta e il fior di latte”, una frase che racchiude il suo profondo legame con le tradizioni culinarie della sua terra natale. Cresciuto in un ambiente dove cibo e cultura erano intrinsecamente legati, Alfonso ha coltivato la passione per la cucina fin dalla più giovane età.
Il suo percorso da appassionato di cucina che viveva in un piccolo paese campano fino a diventare Executive Chef in uno dei ristoranti più prestigiosi di Roma è merito del suo impegno e del suo talento. La sua carriera è iniziata al Don Alfonso, un nome rinomato nel mondo della ristorazione gourmet. Questa esperienza gli ha permesso di affinare le sue abilità culinarie e ha ampliato i suoi orizzonti.
Il suo percorso di formazione culinaria non si è fermato lì, infatti è andato oltre l’Italia, acquisendo preziosa esperienza in Cina e negli Stati Uniti. Questi soggiorni internazionali gli hanno permesso di esplorare diverse tradizioni e tecniche, arricchendo il suo repertorio e plasmando la sua prospettiva sul cibo e la cucina unica e personale.
Nel 2012, Alfonso D’Auria è entrato a far parte di Villa Agrippina come sous chef. Nel corso degli anni, ha affinato le sue abilità e scalato i ranghi, diventando chef e infine Executive Chef. Il suo lavoro in questo hotel di lusso è stato segnato da un approfondimento della sua filosofia culinaria e da un impegno incrollabile per migliorare di giorno in giorno.
“Villa Agrippina mi ha accolto 12 anni fa. Nelle sue cucine sono cresciuto umanamente e professionalmente,” racconta D’Auria.
Il suo stile culinario è una celebrazione della buona cucina mediterranea, con un’enfasi particolare sui sapori e le tradizioni della Campania e di Roma. Il suo approccio è caratterizzato da un profondo rispetto per le qualità naturali degli ingredienti e preferisce tempi di cottura brevi e una leggera affumicatura per esaltare i sapori.
Il nuovo menu di Follie riflette questa filosofia e offre ai commensali un’esperienza gastronomica vibrante e autentica. Ogni piatto è una testimonianza della creatività e della sua esperienza e combina sapori tradizionali con tecniche innovative per creare una sinfonia culinaria che delizia i sensi.
Cenare a Follie è un’esperienza a tutto tondo. L’ambiente del ristorante è elegante e accogliente. Gli ospiti sono accolti da Francesco Minotti, il direttore del ristorante, e Sergio Frasca, Food and Beverage Director, che si assicurano che ogni dettaglio sia meticolosamente curato.
La cantina di Follie, curata dal sommelier Marco Fantilli, vanta circa 350 etichette. Presenta una selezione che va dai classici vintage a rare scoperte di produttori sia italiani che internazionali e include una notevole collezione di vini biodinamici. Questa vasta lista di vini è pensata per abbinarsi perfettamente alle creazioni culinarie, e per esaltare l’esperienza gastronomica complessiva.
La nomina di Alfonso D’Auria come Executive Chef a Follie segna un nuovo capitolo nella sua illustre carriera. Il suo viaggio da Pimonte a Roma, arricchito da esperienze internazionali, lo ha formato e gli ha fatto acquisire una visione sul cibo unica che porta ogni giorno a Villa Agrippina. Il suo menu è una testimonianza della sua creatività, abilità e profondo rispetto per le tradizioni culinarie della sua terra natale.
A Follie, D’Auria è pronto a fare “follie” nel miglior senso del termine, sperimentando con sapori e texture, e creando piatti che raccontano una storia. Per chi cerca un’esperienza culinaria indimenticabile a Roma, una visita a Follie è un must assoluto.