Il Mercato Centrale è un’idea che diventa luogo, un punto di riferimento per chi ama, vive e sceglie il cibo.

Il Mercato Centrale è un’idea che diventa luogo, un punto di riferimento per chi ama, vive e sceglie il cibo.

Il progetto nasce nel 2014 da un’idea di Umberto Montano, imprenditore della ristorazione, e dall’esperienza imprenditoriale del gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi, leader in Italia nel settore del turismo all’aria aperta, co-fondatori del progetto.

L’incontro tra i due e la sinergia che ne è derivata, hanno permesso di codificare un nuovo modo di parlare del cibo che fa della semplicità il suo punto di forza. Un’idea che si realizza in un format innovativo, riportando al centro gli artigiani del gusto e il loro saper fare in un’ideale piazza della bontà. Il Mercato Centrale non è solo un luogo per mangiare e fare la spesa, ma un centro di aggregazione in cui cibo e cultura si fondono, grazie anche a un fitto calendario di eventi gratuiti e aperti a tutti. Si riscopre la funzione storica del mercato come luogo di destinazione, di incontro e di scoperta, aperto alla città in un dialogo costante con il tessuto urbano.

Il 23 aprile 2014 inaugura il Mercato Centrale Firenze al primo piano dello storico mercato coperto di San Lorenzo, uno spazio di 3.000 mq a lungo abbandonato e che in breve tempo è ritornato ad essere punto di riferimento per la città, riuscendo a conquistare fiorentini e turisti da tutto il mondo.

Il 5 ottobre 2016 si aggiunge il Mercato Centrale Roma, presso la Cappa Mazzoniana della Stazione Termini che, come avvenuto per Firenze, contribuisce alla riqualifica dello storico quartiere Esquilino. La Cappa Mazzoniana in marmo italiano – realizzata negli anni ‘30 dall’architetto Angiolo Mazzoni, da cui prende il nome, ex mensa dei ferrovieri – diventa il centro di tutto il Mercato e viene restituita alla città di Roma.

Nel 2017 il Mercato Centrale coglie un’ulteriore opportunità di sviluppo nell’incontro con il centro commerciale I Gigli di Campi Bisenzio (FI), inaugurando a giugno Ai Banchi del Mercato Centrale, una declinazione del format in continua sperimentazione nata dall’esperienza di Mercato Centrale che fonde due identità: quello dello shopping con quella del consumo del buon cibo italiano secondo la tradizione artigiana.

Il 2019 è l’anno di Torino, dove il format sbarca ospitato all’interno del Centro Palatino, struttura che – come per Firenze e Roma – si inserisce in una zona in piena riqualificazione, il quartiere di Porta Palazzo, per riproporre alla città un luogo da vivere e condividere. In 4.500 mq distribuiti su tre livelli trovano spazio le botteghe degli artigiani e le due storiche ghiacciaie risalenti al XVIII secolo, recuperate e aperte al pubblico.

Il 2 settembre 2021 inaugura il Mercato Centrale Milano. Anche l’apertura del quinto Mercato, avvenuta circa un anno dopo la data inizialmente prevista a causa della pandemia da Covid-19, è parte integrante dell’importante opera di riqualificazione di tutta l’area urbana esterna alla Stazione Centrale che il Comune di Milano sta sviluppando con Grandi Stazioni Retail e Ferrovie dello Stato. La struttura, di circa 4.500 mq e dislocata su due piani con 200 mq di dehor, ospita oltre 25 artigiani del gusto con la migliore offerta gastronomica del territorio locale, regionale e nazionale.

Simili per forza ma diversi per scelta perché ogni Mercato ha lo stesso dna ma la propria personalità, unica ma familiare, frutto dello spazio che occupa e del portato di storia, tradizioni e legame con il territorio con cui dialoga. Quattro città, quattro voci con segni e linguaggi che nel corso degli anni si sono ibridati e fusi. Il Mercato Centrale è cresciuto, non dimenticando mai che La bontà è elementare.

IL PROGETTO MERCATO CENTRALE

MODELLO E ORGANIZZAZIONE

Ispirato da passione, entusiasmo e cura, Mercato Centrale si sviluppa con l’obiettivo di restituire centralità agli artigiani del gusto (tutti accuratamente selezionati per garantire la massima qualità) in un’ideale piazza delle bontà, recuperando e riportando a nuova vita luoghi affinché possano essere di nuovo vissuti e partecipati da tutti in cui il binomio tra cibo e cultura dà vita a un’esperienza sempre nuova, che crea rigenerazione e valore per la città.

Il format si basa sul valore fondamentale delle sinergie, con e per le botteghe, espressione di un modello sostenibile per gli stessi artigiani che possono aprire la propria bottega senza sostenere investimenti capex, né fee di ingresso o minimi garantiti, modello sostenuto da un sistema percentuale di commissioni variabili sui ricavi in base alla categoria merceologica e all’artigiano, per un rapporto win-win che porti l’artigiano a non sostenere praticamente rischi. Un ambiente questo che crea le condizioni ideali per coltivare e valorizzare talenti (spesso giovani) e ad alto grado di innovazione e dinamicità, in cui la rotazione delle botteghe è un valore aggiunto del Mercato stesso, costantemente impegnato a fornire un’offerta ed esperienza sempre nuove e di qualità.

Mercato Centrale è il soggetto unico a cui fanno riferimento tutte le attività di pianificazione, coordinamento e gestione di ogni progetto: individua le location, cura direttamente i rapporti con i proprietari degli immobili e realizza le infrastrutture, selezionando gli artigiani secondo i criteri della qualità e del legame con il territorio. Il management della società, inoltre, si occupa della gestione complessiva del Mercato, del coordinamento operativo, della comunicazione e promozione della struttura e dell’organizzazione di eventi culturali.

LA MISSION E VALORI

UNA STORIA DI PASSIONE

Il progetto nasce con l’obbiettivo di creare uno spazio aperto, sentito e vissuto, un contenitore d’arte e di relazioni, di conoscenza e di cibo, che restituisce centralità agli artigiani del gusto e propone un’esperienza sempre nuova, buona, elementare.

Passione, professionalità e cura sono i valori che ispirano le persone che hanno contribuito al successo del progetto. Il Mercato Centrale, infatti, nasce dalle persone, con le persone, per le persone, grazie a un metodo di lavoro orizzontale che promuove e incentiva la spinta verso creatività e innovazione a tutti i livelli.

LA VISION

IL FORMAT DEL MERCATO

La vision da cui prende forma il progetto è semplice e forte e si articola su tre pilastri fondamentali:

1. Restituire centralità alla figura degli artigiani e dei loro prodotti

2. Restituire alla città un luogo importante e un’ideale piazza della bontà

3. Creare, produrre e condividere momenti ed eventi culturali

Da qui nasce la formula Mercato Centrale, basata sulla ricerca della qualità nel binomio cibo – cultura, in un sistema complesso di scambi e relazioni che riporta al centro l’esperienza del cibo con semplicità ed innovazione.

Non esiste un Mercato uguale all’altro, ma ciascuno si sviluppa per dare risalto alle caratteristiche dello spazio che occupa e alle tradizioni del territorio con cui dialoga, senza mai snaturare i capisaldi del format.

1. Gli artigiani fanno la qualità

Le botteghe degli artigiani del gusto sono il fulcro del Mercato Centrale, con la loro capacità di produzione, preparazione, vendita e somministrazione dei loro prodotti secondo un disciplinare di qualità condiviso. Ogni bottega ha il suo laboratorio e prepara piatti e bontà a vista, da mangiare al Mercato oppure da acquistare e portare a casa.

2. La città nel cuore

Il Mercato Centrale ha da sempre mirato a stringere legami forti e duraturi con le città in cui si inserisce, in un dialogo costante con le realtà del territorio. I luoghi scelti per le aperture del Mercato Centrale – punti nevralgici del tessuto urbano e ambienti spesso non più vissuti – vengono recuperati, portati a nuova vita e restituiti alla città, che può tornare a viverli e a goderne pienamente.

3. Una piazza aperta

Al Mercato Centrale la cultura è nutrimento e il cibo nutre la cultura. Nascono così eventi organizzati in sinergia con le istituzioni cittadine e nazionali protagoniste dell’arte, della musica, della scienza e della cultura, sempre gratuiti e aperti al pubblico, dando vita a installazioni site-specific, tavole rotonde, progetti unici. Eventi che danno un contributo costante alla vita culturale della città e che

affermano con sempre maggior forza che – oggi più che mai – la cultura è nutrimento e il cibo è cultura.

I NUMERI E LE PERSONE

IL BUSINESS DEL 2023

Mercato Centrale conta oggi cinque strutture, oltre 14 milioni di visitatori l’anno, un fatturato cumulato di circa 77 milioni di euro nel 2023, oltre 100 artigiani all’attivo.

Fatturato 2023 per struttura

· Mercato Centrale Firenze: ca. 27 milioni di euro;

· Mercato Centrale Roma: ca. 16 milioni di euro;

· Mercato Centrale Torino: ca. 8 milioni di euro;

· Mercato Centrale Milano: ca. 21 milioni di euro

· Ai Banchi: ca. 5 milioni di euro

Totale: ca. 77 milioni di euro

Numero di visitatori 2023

– MCF: ca. 3,8 milioni

– MCR: ca. 3 milioni

– MCT: ca 1,8 milioni

– MCM: ca. 3,6 milioni

– AiB: ca. 1,5 milioni

Totale: ca. 14 milioni

Numero artigiani coinvolti nel progetto

– MCF: 23 botteghe

– MCR: 18 botteghe

– AiB: 16 botteghe

– MCT: 17 botteghe

– MCM: 27 botteghe

Totale: oltre 100 botteghe

Indotto di lavoro creato (addetti botteghe + dipendenti MC)

– MCF: ca. 340 addetti

– MCR: ca. 230 addetti

– AiB: ca. 100 addetti

– MCT: ca. 170 addetti

– MCM: ca 320 addetti

– MC Holding: ca. 47 addetti

Totale: ca. 1.200 addetti

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