Alessio Brusadin è uno chef con una carriera di 30 anni nell’alta ristorazione tra Italia e Londra. Dieci anni fa, ha deciso di lasciare il mondo frenetico dei grandi ristoranti per dedicarsi alla produzione di conserve artigianali nella sua amata Pordenone. Oggi, Brusadin è il creatore di oltre 80 conserve, tra cui confetture, marmellate, chutney, ragù, creme di frutta e di cioccolato e liquori, venduti online e apprezzati per la loro esplosione di gusto, freschezza e genuinità.
Alessio ha iniziato a lavorare nel mondo della cucina a soli 14 anni, mentre frequentava la scuola alberghiera di Pordenone. Dopo il diploma, ha acquisito esperienza nei locali della sua regione prima di trasferirsi a Londra, dove ha lavorato per 15 anni in cucine di hotel a cinque stelle come l’Hyde Park, l’Halkin Hotel con Gualtiero Marchesi e il Metropolitan Hotel. Successivamente, ha aperto la propria catena di ristoranti, inclusi Riso, Grano, premiato nel 1999 come miglior ristorante italiano dell’anno a Londra, e Tentazioni.
Dopo una parentesi di quattro anni in Italia, in cui ha lavorato in prestigiosi hotel come il Grand Hotel Quisisana di Capri e il Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera, Alessio è tornato a Londra con l’intenzione di aprire nuovi ristoranti. Tuttavia, ha trovato una città molto cambiata e una grande difficoltà nel trovare location adatte e con un prezzo di affitto accessibile.
Nel 2009, ha deciso di tornare definitivamente in Italia, stabilendosi in Südtirol e aprendo il Ritterhof. L’ambiente poco empatico e lo stress della ristorazione lo hanno portato a una drastica decisione: nel 2014, ha deciso di abbandonare definitivamente la ristorazione. La cucina era diventata troppo stressante, con settimane lavorative di 70-80 ore e una costante preoccupazione per ogni dettaglio del ristorante. «La cucina ti uccide, anche il dopo cucina», confessa Alessio. La gestione del personale, che a Londra aveva raggiunto i 42 dipendenti, era diventata insostenibile. Con il supporto della moglie Gessica e il desiderio di passare più tempo con la famiglia, Alessio ha deciso di dedicarsi alla produzione di conserve artigianali.
Brusadin si è trasferito con la famiglia in Val di Non e ha iniziato a creare le sue ricette in barattolo in un piccolo laboratorio concesso dai fratelli Corrà, macellai e norcini di Smarano, che non potrà mai ringraziare abbastanza per quanto hanno fatto per lui. Dopo tre anni, il laboratorio si è rivelato troppo piccolo e Alessio ha deciso di tornare a Pordenone, dove ha aperto un nuovo laboratorio a Brugnera. Con l’aiuto di tre soci e della moglie Gessica, che si occupa della parte commerciale, ha avviato la Dispensa di conserve Brusadin, commercializzate con il marchio “Invasi dal gusto”.
Le conserve di Alessio sono un omaggio alla sua esperienza e creatività da chef. Ogni prodotto è realizzato con ingredienti di alta qualità e metodi tradizionali, senza l’uso di pectina o addensanti artificiali.
Le confetture e marmellate sono fatte alla vecchia maniera, con solo zucchero, agrumi non trattati, frutta al giusto punto di maturazione e succo di limone. La cottura avviene in pentole basse e larghe per una rapida evaporazione e per preservare profumi, sapori e colori. Le varietà spaziano dalle classiche marmellate per la colazione, come quella al mandarino tardivo di Ciaculli Presidio Slow Food, alle confetture più particolari come “Il sole d’inverno”, un mix di arance naturali, fichi secchi, datteri, noci, uvetta e semi di finocchio con un tocco di rum agricolo.
La vocazione di Alessio a fare lo chef si esprime appieno nei suoi chutney, composte agrodolci di frutta e verdura a base di zucchero di canna e aceto di mele biologico. Alessio ha portato questa tradizione dal Regno Unito, italianizzandola con materie prime nazionali e riducendo il numero di ingredienti. Il chutney all’aceto balsamico di Modena Igp, una cremosa meraviglia con base di cipolla rossa e ciliegie intere, è uno dei suoi prodotti di punta. Le brusadine, composte dolcificate solo con zuccheri della frutta e mosto d’uva concentrato, sono cotte sottovuoto per preservare al meglio i sapori.
Per i ragù, Alessio utilizza carne bovina di razza grigio alpina del Trentino, cotta a fuoco lento per almeno 5 ore. Le sue ricette includono ragù di cervo, ragù di anatra e molte altre specialità, tutte con una lista di ingredienti corta e semplice. Tra le altre delizie, ci sono le creme di frutta e cioccolato, i liquori e le bomboniere gastronomiche personalizzate, perfette per matrimoni, battesimi, comunioni e altre cerimonie.
Il ritorno in Italia ha permesso a Brusadin di riscoprire sapori e prodotti meravigliosi. La sua nuova attività rappresenta non solo una continuazione della sua passione per la cucina, ma anche un ritorno a una vita più equilibrata e sostenibile. «La creatività c’è sempre, ancora mi diverto a cucinare, ma in maniera diversa, con meno stress e più vivibilità», dice. Le sue conserve sono il frutto di questa nuova filosofia di vita, che combina tradizione e qualità.
La Dispensa di conserve Brusadin si trova a Brugnera, in provincia di Pordenone. I prodotti sono disponibili online e nello spaccio aziendale presso il laboratorio. Alessio offre anche servizi personalizzati come bomboniere gastronomiche, tappi personalizzati, produzioni con marchio personalizzato e forniture all’ingrosso per alberghi e ristoranti, per cui da quest’anno ha iniziato a produrre le monodosi da 40gr.
La storia di Alessio Brusadin è un esempio di come sia possibile trasformare una carriera di successo in una nuova avventura, mantenendo viva la passione per la cucina e trovando un equilibrio tra lavoro e vita privata. Le sue conserve, frutto di anni di esperienza e creatività, sono un omaggio alla tradizione culinaria italiana e alla sua continua ricerca di autenticità e qualità. Alessio Brusadin ha dimostrato che è possibile reinventarsi e trovare la felicità in una vita più semplice e genuina, senza mai rinunciare al gusto e alla passione per la buona cucina.
Prima di lasciarci gli chiediamo se un po’ non gli manca la cucina, questa è stata la sua risposta: “Non rinnego tutti i miei anni passati in cucina, sono stati fantastici. È un lavoro che dà soddisfazioni impagabili, fa viaggiare ed è meritocratico come pochi, ma almeno per me era arrivato il momento di cambiare.”