#bassavelocità del Teatro dell’Orsa debutta in Svizzera

#bassavelocità del Teatro dell’Orsa debutta in Svizzera

L’autore e interprete Bernardino Bonzani ha costruito lo spettacolo raccogliendo, nell’arco di molti mesi, storie di persone incontrate durante lunghi viaggi sui treni regionali in tutta Italia. Lo spettacolo sarà in scena al Festival internazionale di narrazione di Arzo.

Domenica 25 agosto alle ore 20.30, nell’ambito del prestigioso Festival internazionale di narrazione di Arzo, in Svizzera, debutta lo spettacolo #bassa velocità. Vite in viaggio sui treni regionali del Teatro dell’Orsa.

«Cosa vuol dire, viaggiare a bassa velocità? Trovare storie nelle pieghe del tempo, intercettare vite invisibili» racconta la regista Monica Morini in merito allo spettacolo per tuttə a partire dai 16 anni «Dall’Emilia al Lazio, dalle Marche alla Puglia, dalla Toscana alla Calabria: è un affresco che abbraccia l’Italia, questo spettacolo, traccia di un viaggio che si dipana dentro anni di ricerca sui treni regionali italiani, durante i quali l’autore e interprete Bernardino Bonzani si è messo in ascolto di persone di ogni età».

«Tre anni di esperienze e di incontri, prima e durante la pandemia, con la regola di costruire l’itinerario al momento, di stazione in stazione, con i collegamenti regionali, naturalmente opposti ai treni ad alta velocità. Coincidenze e destinazioni fanno il resto. Non ci sono previsioni di arrivo, ci si lascia guidare dagli incontri e dalle situazioni inaspettate» spiega Bernardino Bonzani «La lentezza è una condizione che unisce. Il treno regionale rilascia un’orma ambientale con impatto minore, è più economico e portatore di un’umanità varia e da scoprire. Canoni che nella vita reale non sempre sono considerati un vantaggio, ma che per la ricerca drammaturgica e il teatro rappresentano un tesoro».

Aggiunge Antonella Talamonti, responsabile della direzione musicale: «Sul treno gli incontri sono fatti di visi, di corpi, di suoni. I dialetti, i colori delle voci, l’espressività musicale delle parole scambiate mutano secondo l’itinerario. La musica non può prescindere da questa ricchezza tutta italiana, fatta di culture diverse conviventi nel raggio di un centinaio di chilometri. Il canto di tradizione orale e la canzone popolare d’autore affiorano tra il rumore dei treni e le parole del narratore; sono canti che vengono da lontano, mormorati, intimi, che portano paesaggi dell’anima. Tra i suoni del qui e ora e i suoni dell’altrove si apre uno spazio per il ricordo, per i molti modi in cui la vita parla di sé».

Sabato 24 e domenica 25 agosto alle ore 18.30 il Teatro dell’Orsa presenterà anche lo spettacolo con musica dal vivo dai 5 anni e per ogni età Fiabe a colori. Storie di pace e libertà.

Sabato 24 agosto alle ore 20.30, infine, Monica Morini e Bernardino Bonzani parteciperanno alla tavola rotonda Narrare le migrazioni.

«È una felicità tornare al Festival di Arzo, comunità culturale viva che custodisce sorgenti e radici della narrazione» concludono gli artisti «Un luogo amato che ha accolto negli anni la geografia del nostro cercare».

Info e programma completo Festival di narrazione di Arzo: https://www.festivaldinarrazione.ch/.

Info sul Teatro dell’Orsa: https://www.teatrodellorsa.com/.

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