Venerdì 20 settembre 2024, ore 21 Villa Comunale di Cella Dati (Cremona) [Causa maltempo lo spettacolo si terrà al chiuso] Ingresso gratuito PREMIÈRE ÉTUDE SUR PIAF con Clelia Cicero (voce) e Corrado Caruana (chitarra manouche) Nell’ambito di LUCCIOLA LUCCIOLA rassegna promossa da Associazione Terre d’Acqua direzione artistica Giuseppe Romanetti un progetto a cura della compagnia Rodisio

Venerdì 20 settembre 2024, ore 21

Villa Comunale di Cella Dati (Cremona)

[Causa maltempo lo spettacolo si terrà al chiuso]

Ingresso gratuito

PREMIÈRE ÉTUDE SUR PIAF

con Clelia Cicero (voce) e Corrado Caruana (chitarra manouche)

Nell’ambito di LUCCIOLA LUCCIOLA

rassegna promossa da Associazione Terre d’Acqua

direzione artistica Giuseppe Romanetti

un progetto a cura della compagnia Rodisio

Si svolgerà, causa maltempo, al chiuso della Villa Comunale di Cella Dati, venerdì 20 settembre alle ore 21, ad ingresso gratuito, lo spettacolo “Première étude sur Piaf” con Clelia Cicero, alla voce, e Corrado Caruana, alla chitarra manouche, nuovo appuntamento di “Lucciola Lucciola”, nuova edizione del Festival Terre d’Acqua L’Opera Galleggiante, promossa dall’Associazione Terre d’Acqua, direzione artistica Giuseppe Romanetti, un progetto a cura della compagnia Rodisio, realizzato con il contributo di Fondazione Comunitaria di Cremona e Fondazione Comunità Mantovana Onlus, in collaborazione con Associazione Il Torrazzo.

Nata il 19 dicembre 1915 a Parigi, Edith Piaf è la cantante francese più celebre nel mondo, interprete della canzone più famosa di sempre, La vie en rose. Clelia Cicero, che ha iniziato a cantare i suoi brani alla fine del 2011, con questo progetto ha fatto il giro del mondo ed è stata finalista di una delle puntate dello show “Tali e Quali” condotto da Carlo Conti su Rai Uno. Oggi ricanta le sue canzoni senza nessun tentativo di imitazione, attraverso un rinnovamento musicale e una personalissima interpretazione, per comunicare al presente l’essenza e la contemporaneità della musica di Piaf.

«Ho iniziato a cantare i brani di Edith Piaf alla fine del 2011 – scrive l’artista – Per essere accompagnata nel canto ho subito pensato allo strumento della chitarra e non al più ovvio pianoforte. Il mio primo istintivo approccio è stata la ricerca della semplicità per andare dritto al canto, per voler allo stesso modo dare risalto e nuovo vigore alle canzoni stesse. Quindi la ricerca di un chitarrista e l’incontro, rivelatore, con il musicista parmigiano Corrado Caruana che fin da subito ha arrangiato i brani nello stile manouche-swing rendendo le canzoni di Piaf, già meravigliose nella loro composizione originale, graffianti e coinvolgenti. Le caratteristiche della chitarra manouche, che mi hanno incantata dal primo istante, mi hanno riportata a quell’essenza che restituisce l’esibizione “da strada”, quando si è accompagnati da uno strumento dal suono scarno e secco. Come faceva Edith, che si presentava e stupiva i passanti attraverso il solo strumento della sua voce. Per questo ho desiderato “rivoluzionare” le canzoni al fine di ritornare alla voce pura e distinta dove l’interpretazione è il primo elemento. Tutto ciò per tentare di restituire la potenza e la meravigliosa essenza dei brani più celebri della cantante. Con questa combinazione ho portato e continuo a portare in tournée per il mondo un concerto di un’ora e mezza circa durante il quale spesso amo soffermarmi, tra una canzone e l’altra, per raccontare a parole, pensieri scritti da me e da Edith ispirati. Ho cantato Piaf in Italia, negli Stati Uniti, in Argentina, in Svizzera e nella tanto temuta Francia dove l’artista è ancora amatissima».

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