Proclamati i vincitori italiani e internazionali di Ibrida Festival

Proclamati i vincitori italiani e internazionali di Ibrida Festival

In un’affollatissima serata alla Fabbrica delle Candele di Forlì, al termine della nona edizione della manifestazione curata da Vertov Project, i prestigiosi riconoscimenti stati assegnati da una giuria internazionale.

La nona edizione di Ibrida Festival delle Arti Intermediali si è conclusa ieri, domenica 22 settembre, a Forlì con l’assegnazione dei Premi nazionali e internazionali.

La giuria, composta da Kika Nicolela, Hernando Urrutia e Veronica D’Auria, ha decretato le opere vincitrici del Premio Internazionale Forlì Ibrida Festival Prize e del Premio per la Videoarte Italiana, che saranno acquisite dalla prestigiosa collezione internazionale del mecenate brasiliano Alfredo Hertzog.

Premio internazionale a Metamorphose del giapponese Yoshihisa Kitamura «per aver trasformato un evento semplice, ma fortemente metaforico, in uno spettacolo audiovisivo ispiratore. L’elemento acquatico, nella sua trasformazione, diventa emblematico della metamorfosi naturale e pone l’attenzione sui processi e i cambiamenti che sono fondamentali per la vita. Il fenomeno affascinante si arricchisce dei colori delle luci che permeano la materia e dell’uso creativo del suono, con precisione tecnica ed estetica».

Premio per la Videoarte Italiana a Binary Blues di Francesca Fini «per la ricerca artistica che sperimenta, spazia e ibrida tecniche, dando luogo a visioni simboliche oniriche retro-futuristiche con grande cura formale e concettuale. Il video integra con successo diverse tecniche come il 3D e l’AI, con una narrazione fluida, creando mondi unici all’interno di mondi in cui lo spettatore è completamente immerso. Tematiche contemporanee si intrecciano con visioni esoteriche che speculano su futuri possibili, in cui la relazione tra naturale e artificiale, tra uomo e macchina, è centrale».

I tre giurati hanno assegnato anche altrettante menzioni speciali: Kika Nicolela a Cyclepaths di Anton Cla, Hernando Urrutia a Self-Portrait di Valentin Sismann e Veronica D’Auria a The view from the plane di Daniele Grosso.

Infine il Premio Fabrica, che offre a un artista under 25 l’opportunità di partecipare a un programma di residenza artistica di sei mesi nel prestigioso centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton, a Treviso, è stato assegnato ad Alessandra Breviario per È incidente.

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Il Festival è stato possibile grazie al contributo del Comune di Forlì, della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.

Con il supporto di BCC Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese, Camera di Commercio della Romagna, Romagna Iniziative, Romagna Acque e PubliOne Società Benefit.

Info e programma dettagliato: http://ibridafestival.it/, ibridafestival@gmail.com.

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