Sulle rive maestose del Lago Maggiore, dove le acque limpide riflettono montagne maestose e borghi intrisi di storia, Zacchera Hotels incarna l’essenza dell’ospitalità italiana. Fondata nel 1873, questa catena alberghiera è il frutto di una tradizione tramandata per oltre un secolo e mezzo dalla famiglia Zacchera, che ha saputo combinare il rispetto per il passato con una continua spinta verso l’innovazione.
Antonio Zacchera, CEO del gruppo e rappresentante della quarta generazione, racconta: “La Zacchera Hotels è un marchio che nasce 150 anni fa, nel 1873, dai miei trisavoli ed è stato portato avanti di generazione in generazione. Siamo iscritti all’associazione e nel registro dei marchi storici e siamo parte anche di AIDAF, che è l’associazione delle imprese familiari oltre che quella delle imprese centenarie; sono tutte associazioni che portano avanti la filosofia di chi ha superato i 100 anni e che servono a mantenere il made in Italy, a conservarlo e a cercare di passarlo poi anche nel futuro”.
Con queste parole, Antonio sottolinea il profondo legame tra l’azienda e il territorio, un rapporto costruito non solo sull’ospitalità, ma anche sulla valorizzazione di una cultura locale che si esprime in ogni dettaglio delle loro strutture.
La storia inizia a Baveno, con il piccolo Hotel Splendid, dove la famiglia Zacchera mosse i primi passi nel mondo dell’hotellerie. “Lo Splendid è il primo albergo, dove è partita tutta l’avventura, nel 1873, con quattro camere, poi pian piano è stato ampliato fino a diventare oggi 100 camere”. Da questa modesta origine, il gruppo ha continuato a crescere, aggiungendo il Grand Hotel Dino, l’Hotel Simplon, il Grand Hotel Bristol e il Residence Carl & Do, creando una rete di strutture che oggi rappresentano l’eccellenza dell’accoglienza sul Lago Maggiore. “Lo Splendid e il Dino sono gli unici due alberghi pied en l’eau tra Baveno e Stresa”, spiega Antonio, evidenziando l’unicità delle loro posizioni sul lago.
I fratelli Zacchera, Antonio, Massimo, Maria Gabriella e Andrea, hanno imparato il mestiere fin dalla giovane età, vivendo e lavorando nei loro alberghi. “Abbiamo fin da piccoli lavorato negli alberghi, quindi studiavamo e lavoravamo. Siamo cresciuti facendo esperienza nei vari reparti, dal lavapiatti al cameriere, al bagnino. L’unica cosa che non abbiamo mai fatto è stata la cucina, perché all’epoca coi cuochi non era così facile dialogare”, racconta Antonio, sottolineando come l’esperienza diretta sia stata fondamentale per costruire la loro competenza. Questo approccio pratico è stato accompagnato dall’incoraggiamento del padre, Carlo, che sapeva come guidare i figli senza imporre nulla. “Papà non ci ha mai detto ‘devi fare’, ce l’ha sempre fatto capire, e quella è la cosa, secondo me, più bella”, ricorda con affetto.
Carlo Zacchera, con la sua lungimiranza, ha lasciato un’impronta indelebile sul gruppo. Fu lui a immaginare il Grand Hotel Dino come una struttura multifunzionale, dotata di ampie sale congressi con luce naturale, un’innovazione che oggi è ormai uno standard richiesto ovunque, ma che negli anni ’70, periodo in cui il progetto dell’hotel prendeva forma, rappresentava un concetto rivoluzionario. Antonio ricorda anche l’introduzione delle chiavi elettroniche nel 1987, un’idea pionieristica per l’epoca: “Mi ricordo che venni a casa un bel giorno e dissi ‘Guarda, qui dobbiamo mettere le schede elettroniche.’ Lui rispose: ‘Schede elettroniche, ma stai scherzando?’ Abbiamo rotto tutti i muri, cambiato le porte, inseriti gli scrocchi elettrici”. Con questa scelta, il Dino, inaugurato l’8 maggio del 1988, diventò il primo albergo in Italia dotato di chiavi magnetiche.
Negli anni recenti, l’innovazione ha continuato a guidare la Zacchera Hotels, soprattutto in ambito sostenibile. Il gruppo ha sviluppato un software avanzato per la gestione alimentare, che utilizza l’intelligenza artificiale per prevedere le necessità dei pasti in base a parametri come nazionalità, stagionalità e abitudini degli ospiti. Antonio descrive il sistema: “Breakfast del mattino, c’è un peso del 60% americano, 20 italiano, 10 portoghese, 10 spagnolo? Aumenta salsiccia, wurstel e uova e cala i croissant.” Questo approccio permette di ridurre gli sprechi, ma c’è di più. Il gruppo ha avviato una collaborazione con l’Emporio dei Legami di Verbania e la Caritas, donando gli alimenti non consumati ma ancora perfettamente integri. “Tutto quello che è stato prodotto in più e non è uscito, quindi ha mantenuto la catena del freddo e la catena dell’HACCP, noi lo etichettiamo” e lo destiniamo alle persone in difficoltà. Questa iniziativa unisce tecnologia e solidarietà, rafforzando il legame con il territorio e promuovendo un modello di ospitalità etica e sostenibile.
Un’altra figura centrale è stata Margherita, madre di Antonio e dei suoi tre fratelli, una donna instancabile e carismatica che ha incarnato l’anima dell’accoglienza Zacchera. Antonio la ricorda con emozione: “Lei conosceva le camere dei clienti abituali associandole alla faccia. Anche se era un cliente che aveva visto tre volte in vita sua, lei sapeva che camera aveva. Era una macchina da guerra”. Questo spirito di cura e attenzione personale è ciò che distingue ancora oggi Zacchera Hotels, rendendo ogni ospite non un semplice cliente, ma parte di una famiglia allargata.
Ogni hotel del gruppo Zacchera è un riflesso unico della loro dedizione all’ospitalità, combinando tradizione e innovazione sullo sfondo incantevole del Lago Maggiore.
L’Hotel Splendid, culla della tradizione familiare, è l’unico albergo con spiaggia privata sul lago, conferendogli un fascino esclusivo. Situato a Baveno, mantiene l’atmosfera intima e raffinata delle origini. Le sue cento camere offrono comfort e panorami mozzafiato, mentre il ristorante panoramico e la piazzetta affacciata sull’acqua lo rendono ideale per soggiorni romantici ed eventi speciali. Il centro wellness e le sale meeting completano un’offerta di eleganza e versatilità.
Il Grand Hotel Dino, il più imponente del gruppo, unisce lusso e funzionalità. Con 380 camere e un centro congressi all’avanguardia, è un punto di riferimento per eventi di grande portata nel settore MICE. Immerso in giardini secolari con viste sul lago, offre un’esperienza che combina relax e prestigio. La sua offerta gastronomica spazia dai piatti regionali alle creazioni culinarie più raffinate, da gustare in ambienti che abbracciano il panorama circostante.
Il Grand Hotel Bristol, affacciato sul Golfo Borromeo, combina maestosità architettonica e un’atmosfera accogliente. Situato nel cuore di Stresa, è ideale per esplorare le meraviglie del lago. In fase di trasformazione in un family resort, offrirà spazi e servizi dedicati alle famiglie, mantenendo il lusso e la cura dei dettagli tipici del marchio Zacchera. I suoi giardini curati e le eleganti sale interne lo rendono una cornice perfetta per matrimoni e ricevimenti.
L’Hotel Simplon, immerso in un parco secolare, è un’oasi di tranquillità. Con 112 camere arredate con gusto, è il luogo ideale per un soggiorno rilassante. Grazie a una galleria che lo collega al Grand Hotel Dino, gli ospiti possono usufruire dei servizi di entrambe le strutture, arricchendo l’esperienza con comfort aggiuntivi e attività ricreative. La piscina all’aperto e il ristorante con piatti della tradizione italiana completano l’offerta.
Infine, il Residence Carl & Do offre la riservatezza di un appartamento con i servizi di un hotel di lusso. A pochi passi dal centro di Baveno e dalle rive del lago, dispone di 62 appartamenti pensati per famiglie, coppie o viaggiatori indipendenti. Con una terrazza solarium con vista sulle Alpi e una sala giochi per i più piccoli, è ideale per soggiorni più lunghi e personalizzati.
Ma ciò che rende davvero unica l’esperienza Zacchera è il legame profondo che unisce la famiglia, i collaboratori e la comunità. “Abbiamo persone che lavorano con noi da 30, 35 anni. Sono loro che ci hanno aiutato veramente a essere come siamo, e noi li consideriamo parte di questa grande famiglia”, sottolinea Antonio.
Dopo oltre 150 anni, Zacchera Hotels continua a portare avanti una tradizione che non è solo un’eredità, ma una promessa per il futuro. Come afferma il CEO, “noi stiamo preparando le basi affinché i nostri figli e nipoti continuino a portare avanti, anche oltre i 200 anni, l’attività come han fatto i nostri padri, i nostri avi e come abbiamo fatto noi, nel solco della tradizione e dell’innovazione…” E così, con umiltà e visione, la famiglia Zacchera guarda avanti, verso nuovi traguardi, senza mai perdere di vista le proprie radici.