Alienation

Cambiando la prospettiva, elemento cardine della fotografia, e quindi modificando il modo di guardare le cose, anche queste ultime cambieranno radicalmente: è questo il presupposto interessante ed originale alla base di Alienation, lavoro fotografico di Anelia Loubser, artista di Cape Town. I suoi scatti sono letteralmente  da capogiro, in quanto composti unicamente da immagini capovolte, tagliate e ridimensionate: sono visi umani in primo piano ed in bianco e nero ruotati di 180 gradi, nelle cui rughe ed espressioni facciali si condensano l’isolamento della società odierna, l’alienazione a cui molti di noi sono condannati. In questa nuova prospettiva, i consueti volti umani assumono le sembianze di alieni provenienti da una galassia lontana e non definita, mai visti così da vicino. Gli occhi non sono quindi più il fulcro dell’espressività dei volti: all’interno di questa ritrattistica stravolta, ribaltata, a fornire sapori ed emozioni alle porzioni dei visi sono gli stessi solchi che modellano guance e fronti, i quali assumono una pregnanza nuova, incredibile.1gen

Questo stravagante lavoro dimostra validamente come una fotografia non può offrire un’unica modalità di lettura: a fornirne di nuove entrano in gioco la già citata prospettiva che, una volta mutata, si unisce alla potenza dell’immaginazione di ciascun osservatore. Alienation ci permette quindi di approcciare al mondo circostante mediante una nuova ottica che, per così dire, non è  socialmente corretta, al fine di perseguire una misteriosa ed intrinseca bellezza che risiede nel profondo di tutti noi, schiavi di una realtà freneticamente consumistica che sembra troppo spesso mettere da parte i veri valori della vita.È possibile fuggire dagli schemi imposti e precostituiti, è possibile perseguire vecchi ideali dimenticati: tutto sta nel modo in cui si guarda ciò che ci circonda. Alienation, in questa prospettiva, è un invito alla ricerca, artistica e di vita, che non deve mai avere fine; è uno sprono a trovare sempre una via di fuga, anche quando quest’ultima apparentemente sembra non esistere. È un monito che vuole ricordare a tutti noi una sacrosanta verità: la bellezza vera ed autentica esiste, anche di fronte alle brutture più terribili di oggi; risiede negli occhi e nella forza di di chi guarda.

 

 

 

 

Michela Graziosi

 

 

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