Presentato in anteprima al Napoli Teatro Festival nel giugno scorso, in occasione del trentesimo anniversario della morte del suo autore, Il sindaco del Rione Sanità con Eros Pagni protagonista ha superato, raccogliendo un grande esito di pubblico, la scommessa di portare “in casa” di Eduardo De Filippo un testo di Eduardo interpretato da un attore non napoletano. Ora, lo spettacolo coprodotto dalla Stabile di Genova e dallo Stabile di Napoli inizia la sua tournée nazionale, preceduto da un coro di elogi: «Superbo allestimento di grande castità visiva» (“La Stampa”), «Un magnifico Eros Pagni che mescola toni tragici e comici» (“L’Unità”), «Il sindaco del Rione Sanità, un dramma europeo grazie a Sciaccaluga e Pagni: uno spettacolo che riconcilia con il teatro» (“Corriere Spettacolo.it”).
L’azione si svolge per i primi due atti nella residenza di campagna di Don Antonio Barracano e nel terzo nella sua casa di città, al Rione Sanità. In entrambi i luoghi, Don Antonio esercita, con il trentennale appoggio del sempre più disincantato dottor Fabio Della Ragione, la sua personale idea della legge. Fa estrarre pallottole e ricucire ferite dal corpo di giovanotti troppo animosi; concede “udienze” giornaliere a chi si rivolge a lui per avere giustizia e protezione. Lo spettatore fa così la conoscenza di una curiosa fauna umana, composta da piccoli delinquenti, usurai e bottegai poco accorti. Per tutti Don Antonio ha la soluzione giusta. Ma quando davanti a lui si presentano Rafiluccio e Rituccia, sua compagna in avanzato stato di gravidanza, le cose si complicano. Rafiluccio, infatti, non chiede aiuto o protezione, vuole solo comunicargli che ucciderà suo padre, Arturo Santaniello, ricco panettiere, che lo ha diseredato e cacciato di casa, non riconoscendolo più come figlio. Prima di dare il suo parere, Don Antonio vuole però sentire “l’altra campana” e convoca pertanto il padre, al quale dapprima confida la storia vera del suo primo delitto contro i soprusi di un arrogante prepotente, invitandolo poi a riconciliarsi con i figlio. Ma il panettiere rifiuta e lo invita di fatto a farsi gli affari suoi, dando così inizio a un tragico precipitare degli eventi.
Scritta e rappresentata nel 1960, Il sindaco del Rione Sanità è una commedia che lo stesso Eduardo amava definire «simbolica e non realistica», una commedia che «affonda le proprie radici nella realtà, ma poi si sgancia da essa, si divinizza, per dare una precisa indicazione alla giustizia», perché «Don Antonio è qualcosa di assai diverso da quel capo camorra che all’inizio sembrerebbe che fosse: egli è un visionario che cerca di ristabilire nel mondo un ordine andato fuori sesto».
Dice il regista Marco Sciaccaluga: «Il sindaco del Rione Sanità è una commedia complessa che mescola comico e tragico, realismo e simbolismo (anche cristologico). Un testo abitato da un protagonista, Antonio Barracano, fondamentalmente ambiguo, essendo egli insieme un capo camorra e un idealista, una sorta di Robin Hood degli ignoranti; un personaggio la cui grandezza sta proprio nella capacità di mescolare il male e il bene, il positivo e il negativo, l’alto e il basso. È in questo senso che l’ho messo in scena come uno dei testi più shakespeariani di Eduardo. A me non sembra che Il sindaco del Rione Sanità sia tanto una commedia radicata in una ideologia, quanto una tragedia le cui autentiche radici affondano nell’esistenza umana».
20 gennaio / 1 febbraio
Coproduzione Teatro Stabile di Genova
Teatro Stabile di Napoli
EROS PAGNI
IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ
di Eduardo De Filippo
regia Marco Sciaccaluga
scene Guido Fiorato
costumi Zaira de Vincentiis
musiche Andrea Nicolini
luci Sandro Sussi
personaggi e interpreti
Antonio Barracano Eros Pagni
Armida Maria Basile Scarpetta
Geraldina Angela Ciaburri
Gennarino Marco Montecatino
Amedeo Luca Iervolino
Fabio Della Ragione Federico Vanni
Arturo Santaniello Massimo Cagnina
Rafiluccio Santaniello Orlando Cinque
Rita Francesca De Nicolais
Immacolata Dely De Majo
O’Cuozzo Rosario Giglio
O’Palumiello Pietro Tammaro
O’Nait Gennaro Apicella
Catiello Gino De Luca
Pascale Gennaro Piccirillo
La durata dello spettacolo è di 2 ore e 15’ più intervallo
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ORARI SPETTACOLI
dal martedì al sabato ore 20.45
giovedì 22 e mercoledì 28 gennaio ore 16.45
tutte le domeniche ore 16.45
INFO
botteghino 06.6794585
mail biglietteria@teatroquirino.it
segreteria 06.6790616 int.1
mail segreteria@teatroquirino.it
PREZZI mar / mer / gio
intero | ridotto | ||
platea | € 30,00 | € 27,00 | |
I balconata | € 24,00 | € 22,00 | |
II balconata | € 19,00 | € 17,00 | |
galleria | € 13,00 | € 12,00
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PREZZI ven / sab / dom
intero | ridotto | ||
platea | € 34,00 | € 31,00 | |
I balconata | € 28,00 | € 25,00 | |
II balconata | € 23,00 | € 21,00 | |
galleria | € 17,00 | € 15,00
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