IFIGENIA IN AULIDE

Sabato 16 maggio, alle ore 18.45, al Teatro Greco di Siracusa, nell’ambito del 51° Ciclo di rappresentazioni classiche dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico – va in scena in prima assoluta,  Ifigenia in Aulide, di Euripide, per la regia di Federico Tiezzi, nell’eccellente traduzione  di Giulio Guidorizzi. Ne sono interpreti Sebastiano Lo Monaco, Elena Ghiaurov, Raffaele Esposito, Lucia Lavia, Francesco Colella.

Della scena classica Tiezzi ha lavorato sugli Uccelli di Aristofane, uno dei suoi spettacoli di maggior successo, con Sandro Lombardi protagonista, mentre ha affrontato la tragedia classica, solo attraverso Antigone, nel rifacimento di Bertolt Brecht.

Con Ifigenia in Aulide affronta quindi per la prima volta in maniera diretta un poeta tragico greco,  con l’intenzione di “immergerla il più possibili nella dimensione sacra e barbarica del mito”, pur avvicinandola ai nostri giorni.

Tre le novità di rilievo di questa edizione della tragedia: la prima è la trasformazione di Ifigenia da bambina a jihadista pronta a farsi esplodere; l’altra  novità è rappresentata dal coro di fanciulle che vengono a vedere gli eroi come fan davanti al red carpet dell’antichità, ad ammirare i divi del tempo; la terza è data dagli spunti comici che fanno del dramma una tragicommedia, con situazioni che fanno pensare ad Aristofane.

Un elemento di modernità è dato dai colori degli abiti: arancione quelli di Ifigenia e del coro, neri quelli dei sacerdoti, a ricordare i rituali dell’Isis.

Tiezzi divide il testo in tre scatole. La prima è quella che contiene il plot: un padre, diviso tra le ragioni del suo cuore e le necessità della guerra, attira la figlia in Aulide con un inganno per sgozzarla, obbedendo alle richieste sanguinarie di Artemide. Questa scatola contiene il dipanarsi dell’azione e del racconto.

La seconda scatola è quella che contiene questo dramma come capitolo della saga della famiglia maledetta di Micene, come antefatto dell’Agamennone di Eschilo. È la scatola dei macro-conflitti: quelli tra l’aristocrazia, impersonata da Agamennone e Clitennestra, e la casta dei guerrieri che vogliono la partenza da Aulide e la guerra. Ed è la scatola che contiene i macro-valori del testo: la difesa dai barbari, la protezione del ghenos, la protezione, in definitiva, della Grecia stessa e della sua cultura. Appartiene a questa seconda scatola anche il tema della lotta per il potere e del duro contrasto tra opposte fazioni dell’esercito, in cui campeggia la figura di Ulisse con la sua astuzia, pronto a esautorare il comandante in capo, a prendere lui stesso il comando, con l’aiuto di Calcante.

Infine la terza scatola è quella che contiene la lotta tra grandi ordini in contraddizione tra loro, come la lotta tra uomini e dèi; la contrapposizione tra Natura e Storia.

 

“Dopo tutto” – dice Tiezzi – “ho puntato molto sull’idea che questo dramma sia il preludio al teatro borghese di fine Ottocento, Ibsen e Strindberg. Non so se Ibsen abbia studiato Euripide, ma certo leggendo i discorsi e le liti tra i protagonisti di Ifigenia in Aulide, sembra di stare in una sua tragedia, Borkman o Il costruttore Solness, oppure viene in mente il teatro da camera di Strindberg”.

 

IFIGENIA IN AULIDE

di Euripide

traduzione  Giulio Guidorizzi

regia  Federico Tiezzi

scene Paolo Bisleri

costumi Giovanna Buzzi

personaggi e interpreti

Agamennone – Sebastiano Lo Monaco; Clitennestra – Elena Ghiaurov; Achille – Raffaele
Esposito
; Ifigenia – Lucia Lavia; Menelao – Francesco Colella  Araldo Turi Moricca Vecchio Gianni Salvo Corifee Deborah Zuin e Francesca Ciocchetti Coro Allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico “Giusto Monaco”

 

Teatro Greco di Siracusa – dal 16 maggio al 27 giugno  – (ogni 3 giorni)

ore  18.45 dal 16  al 31 maggio –  ore 19.00 dal 3 al 27 giugno

info: www.indafondazione.org

 

 

con cortese richiesta di pubblicazione

 

 

simona carlucci stampa e comunicazione

compagnia lombardi-tiezzi

tel. 0765.24182 – 335.5952789

info.carlucci@libero.it

 

 

 

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