Rifugiati, la tratta sotto gli occhi di tutti. CODICI: perché non viene perseguita dalle forze dell’ordine?

Roma, 19 maggio 2015 – Circa 10 giorni fa le unità della polizia locale di Roma Capitale hanno smantellato il campo abitato da centinaia di immigrati nella zona di Ponte Mammolo. Per lo più erano eritrei, arrivati sui barconi mesi prima. Fra loro c’erano tante donne e minori. I vigili e il Campidoglio hanno deciso di spostare questa massa di umanità al centro Baobab (Zona piazzale delle Province) in via provvisoria.

La stessa mattina, poco prima che arrivassero le ruspe, la troupe del Fatto quotidiano, la giornalista Silvia D’Onghia e il fotografo Alessandro Lisci, ha documentato uno scambio di denaro fra un ragazzo 15enne e un uomo adulto. Una trattativa sotto la luce del sole immortalata da varie foto pubblicate sul quotidiano e successivamente dalla testata Buongiorno Regione del Tgr di Rai 3 che tuttavia non ha sortito alcuna indagine da parte delle forze dell’ordine.

“Gli stessi abitanti del campo – ricorda il fotografo Alessandro Lisci –  mi chiedevano di scattare foto per immortalare non solo le condizioni in cui vivevano ma anche i trafficanti che li ricattano”.

“E’ uno scandalo che a queste denunce non abbiano fatto seguito delle indagini dei Carabinieri e della Polizia – critica Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale CODICI -. Chiediamo una risposta al prefetto di Roma, Franco Gabrielli, affinché si perseguano gli eventuali reati”.

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