Lunedì 7 dicembre (ore 21) sul palcoscenico del Teatro Argentina torna la Compagnia del carcere romano di Rebibbia con un nuovo spettacolo, FITZCARRALDO, drammaturgia e regia di Laura Andreini Salerno e Valentina Esposito.
I detenuti-attori lasciano il teatro del penitenziario per raccontare in scena l’epopea dell’avventuriero irlandese Brian Sweeny Fitzgerald, detto Fitzcarraldo, vissuto tra fine dell’800 e i primi del 900, che perseguì il folle progetto di costruire un teatro dell’Opera in mezzo alla foresta amazzonica. Spinto da questo irrinunciabile sogno, il temerario imprenditore ingaggia un equipaggio di squattrinati marinai alla ventura. L’impresa li porta attraverso territori ancora inesplorati e diventa subito romanzo picaresco, letteratura di viaggio, tra epica e teatro. In un mondo primitivo ancora pieno di mistero, la voce di Enrico Caruso si diffonde attraverso un vecchio grammofono che viaggia lungo il fiume come fosse la polena del battello a vapore che li trasporta. La musica incanta tutti, nativi e avventurieri, inaspettato lenimento alla durezza di una vita in una terra ostile nella quale, narrano i miti indigeni, Dio stesso ha lasciato incompiuta la sua opera di creazione. Tra invenzione letteraria e biografia storica, i detenuti attori protagonisti raccontano la precarietà di una vita sempre a rischio tra lo sbando e l’avventura ma anche l’umiltà e la capacità di saper scommettere sull’ignoto. L’ossessione di un visionario diventa sogno condiviso. Citando Herzog, che alla vicenda di Fitzcarraldo dedicò il celebre film del 1982, possiamo davvero affermare che “i grandi sogni muovono le montagne”. Metafora dell’aspirazione a contaminare un luogo ancora per tanti versi “inesplorato” come il carcere, attraverso la poesia e la bellezza.
Lo spettacolo si inserisce all’interno del progetto Teatri di Comunità, un programma di attività che il Teatro di Roma promuove per sostenere e accogliere esperienze di teatro sociale come il Laboratorio Integrato Piero Gabrielli, i cui spettacoli nascono da un lungo lavoro di formazione con ragazzi con e senza disabilità, sotto la direzione di Roberto Gandini; la rassegna di Rodolfo Di Giammarco Garofano Verde; gli attori del Teatro Patologico; oltre al progetto triennale di intervento multidisciplinare del Teatro di Roma sulle periferie con Roma – Gli anelli di saturno condotto da Daria Deflorian e Antonio Tagliarini che ha come fulcro l’area urbana intorno al Teatro India, una produzione del Teatro di Roma. Un percorso culturale per un teatro come agorà della polis che, ancor prima che sulla scena, si declina e si riverbera sulla Città per favorire l’inclusione delle diverse generazioni e comunità che la costituiscono.
FESTIVAL DELL’ARTE RECLUSA
Da oltre un decennio il Carcere di Rebibbia Nuovo Complesso ha “aperto” le porte alla Città con un Festival di spettacolo che trasforma la “Città Dolente” in un luogo di promozione culturale per artisti, attori, musicisti, autori, cittadini reclusi e cittadini liberi. La Ribalta – Centro Studi Enrico Maria Salerno coordina il progetto sotto la direzione di Laura Andreini Salerno e Fabio Cavalli, con la collaborazione artistica di Valentina Esposito. In accordo con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la Direzione della C.C. Roma Rebibbia N.C., si offrono ai cittadini reclusi laboratori di formazione e corsi di specializzazione ai mestieri dello spettacolo. Al pubblico si propone un ricco Cartellone fra teatro, musica, cinema che ha trasformato Rebibbia N.C. in uno dei principali teatri della Capitale per qualità della proposta artistica ed affluenza di pubblico (oltre 10.000 spettatori ogni anno). I detenuti – attori della Compagnia del carcere romano di Rebibbia N.C. lasciano il teatro del penitenziario per debuttare sulle tavole di un palcoscenico “libero”: quello dell’Argentina. L’evento è di straordinaria rilevanza etica e artistica. È un premio straordinario per l’impegno e la serietà del lavoro dei detenuti – attori, per l’eccellenza artistica raggiunta dal Teatro di Rebibbia, per lo sforzo organizzativo congiunto del Teatro di Roma e del Centro Studi Enrico Maria Salerno. La Direzione di Rebibbia N.C., il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la Magistratura di Sorveglianza operano con straordinaria determinazione per il realizzarsi dell’evento. Il Corpo della Polizia Penitenziaria offre come sempre una eccezionale prova di disponibilità nel fornire ogni garanzia al più sereno svolgimento della manifestazione.
Lunedì 7 dicembre ore 21.00 Teatro Argentina di Roma
Teatro Libero di Rebibbia
Festival dell’Arte Reclusa 2015
Direzione Artistica Laura Andreini Salerno e Fabio Cavalli
FITZCARRALDO
drammaturgia e regia di Laura Andreini Salerno e Valentina Esposito
con i detenuti attori del Teatro Libero di Rebibbia – Reparto G8
Fabio Albanese, Amhetovic Teno, Arapaj Ziedet, Giuseppe Borzacchiello,
Carlo Cigliano, Marco Costantini, Deromemaj Hetem, Giuliano De Montis, Alessio De Santis,
Andrea Diotallevi, Ezio Felici, Salvatore Fontana, Alessandro Forcinelli, Filippo Giuffrida, Toma Jovanovic,
Koloti Erion, Pietro Lo Giudice, Tommaso Marsella, Romolo Napolitano, Oyanmelen Ehis, Porcacchia Giancarlo,
Rakipi Ermal, Franco Tomasi, Doriano Torriero
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria a laribalta@tiscali.it oppure ai numeri 069079216 e 0690169196
PER ACCREDITARSI
7 DICEMBRE 2015 ORE 21.00
TEATRO ARGENTINA – LARGO DI TORRE ARGENTINA,52 – ROMA
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria all’indirizzo e–mail laribalta@tiscali.it o ai numeri: 069079216 e 0690169196
Info Ass. Cult. La Ribalta Centro Studi Enrico Maria Salerno
Via Montefiore, 86 – 00060 Castelnuovo di Porto (Rm)
tel: 0690169196 – 069079216 fax: 069078326
sito internet: www.enricomariasalerno.it – www.teatroecarcere.it
e-mail: laribalta@tiscali.it
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INFO STAMPA
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Ufficio Stampa Centro Studi Enrico Maria Salerno: Maya Amenduni
392 8157943 – mayaamenduni@gmail.com