L’ULTIMA ESTATE DELL’EUROPA

Dal 19 al 21 maggio al Teatro India è di scena L’ULTIMA ESTATE DELL’EUROPA di Giuseppe Cederna e Augusto Golin per la regia di Ruggero Cara, seconda proposta del trittico UOMINI IN TRINCEA, dedicato alla Prima Guerra Mondiale che si inserisce in GUERRE/CONFLITTI/TERRORISMI, il progetto che affronta il tema delle guerre, presenti e passate, e dei conflitti ideologici e morali che interessano le nostre società moderne.

«È il 28 giugno 1914, sono le dieci del mattino di una domenica d’estate. Fra quarantacinque minuti due colpi di pistola sconvolgeranno il mondo». La primavera di quel 1914 era stata per l’Europa una stagione euforica, al culmine della Belle Époque, dove l’arte, il progresso tecnologico e soprattutto la libertà facevano sognare un futuro meraviglioso. Ma dietro le quinte si stava preparando la più imponente tragedia che l’umanità avesse mai conosciuto, la prima carneficina di massa che contò quasi 10 milioni di soldati uccisi al fronte, 7 milioni di civili morti, più di 20 milioni di feriti e mutilati.

La pièce vede un ispirato Giuseppe Cederna muoversi all’interno di una povera ricostruzione costituita da pesanti sacchi di juta rappresentanti una trincea nei panni di un sopravvissuto, un naufrago della Grande Guerra posseduto dall’implacabile progressione della memoria. Cederna dà voce e corpo a quell’umanità di vittime e di carnefici che trasformarono l’Europa in un immenso mattatoio inserendosi tra le pieghe della tragedia e, attraverso memorie e testimonianze, porge al pubblico le preghiere e le lettere dal fronte inviate a casa da ragazzi che presto sarebbero diventati vittime di guerra. Il soliloquio dell’attore-sopravvissuto assume le voci dei soldati combattenti e ne ruba le parole al fine di restituirne i pen­sieri, le preghiere, le illusioni, i desideri e le paure: dai Futuristi ai Generali, dai fanti mandati a morire sul Carso e sull’Isonzo ai loro compagni di naufragio, fino alle parole di grandi letterati e poeti come Gadda, tenente degli alpini convinto di partecipare all’ultima guerra del Risorgimento, Ungaretti, che, mandato al fronte, in una calma notte di guerra scrive la sua poesia di rinascita I fiumi, Marinetti, con il suo elogio alla guerra, Rumiz, Trilussa, Owen, Stuparich. «È uno spettacolo necessario per affrontare l’orrore ed esorcizzare le nostre paure – racconta Cederna – la scena che apre lo spettacolo, il racconto minuto per minuto dell’attentato di Sarajevo ad opera di giovani kamikaze, (…) sembra la cronaca di un evento appena successo». Dall’esaltazione patriottica alla consapevolezza del terrore del­le trincee, dalle “radiose giornate di maggio” alla notte di Caporetto, L’ultima estate dell’Europa, che prende il titolo dall’omonimo libro oggetto di studio dello storico inglese David Fromkin, è accompagnata dalle suggestive musiche composte ed eseguite dal vivo di Alberto Capelli e Mauro Manzoni.

 

Completa il trittico UOMINI IN TRINCEA lo spettacolo di Mario Perrotta, Milite Ignoto-quindicidiciotto, in scena dal 22 al 24 maggio al Teatro India che, continua ad essere palcoscenico per storie e sguardi dal fronte dopo l’assolo di Marco Baliani che ha aperto con Trincea questo viaggio nell’inferno della Grande Guerra.

 

zet

di Giuseppe Cederna e Augusto Golin

regia Ruggero Cara

con Giuseppe Cederna

musiche originali eseguite dal vivo da Alberto Capelli

chitarre e percussioni  Mauro Manzoni – flauti e sassofoni  luci Giuseppe La Torre

costumi Alexandra Toesca – scene Rosanna Monti

Produzione ART UP ART

Orari spettacolo: 19 e 20 maggio ore 21 I 21 maggio ore 19

Durata spettacolo: 80 minuti

 

MILITE IGNOTO
quindicidiciotto

uno spettacolo di Mario Perrotta

tratto da Avanti sempre di Nicola Maranesi

e da La Grande Guerra, i diari raccontano un progetto a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi  per Gruppo editoriale L’Espresso  e Archivio Diaristico Nazionale

Produzione Permàr / Archivio Diaristico Nazionale / dueL / La Piccionaia in collaborazione con la Struttura di Missione per il centenario della Grande Guerra e l’Archivio Diaristico Nazionale

Orari spettacolo: 22 e 23 maggio ore 21 I 24 maggio ore 19

Durata spettacolo: 1 ora e 15 minuti

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