FESTIVAL “LE CINQUE PERLE DEL BAROCCO”

Roma, 22 marzo 2012 – L’Institut français – Centre Saint-Louis organizza a Roma, per la terza edizione, il Festival “Le Cinque Perle del Barocco” (Les Cinq Perles du Baroque) dedicato quest’anno al tema “Le storie sacre”: dal 18 al 25 maggio (con un’anteprima martedì 15) in programma sette concerti a ingresso gratuito (tutti alle ore 21) nelle cinque preziose “perle” architettoniche barocche francesi della Capitale (le chiese di Trinità dei Monti, San Luigi dei Francesi, San Nicola dei Lorenesi, Sant’Ivo dei Bretoni e Santi Claudio e Andrea dei Borgognoni), cui si aggiungono il Pontificio Istituto di Musica Sacra e la sede dell’Institut français – Centre Saint-Louis. Ogni appuntamento sarà affidato ad ensemble, direttori e solisti per la gran parte francesi e specializzati nel repertorio della musica antica e barocca, che suoneranno su strumenti originali rarità francesi e italiane, alcune delle quali in prima esecuzione italiana.
Il Festival ha il sostegno di Axa MPS e i Pii Stabilimenti della Francia a Roma e a Loreto e il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, il Pontificio Istituto di Musica Sacra, Roma Capitale e Regione Lazio.Martedì 15 maggio, come anteprima del Festival, presso la Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra in Piazza Sant’Agostino, è in programma un concerto del pianista e direttore artistico del Festival Alessandro Stella, affiancato da Giovanni Gnocchi al violoncello e dal soprano Giorgia Milanesi. Si tratta, come nelle precedenti edizioni, di un omaggio a Johann Sebastian Bach, questa volta attraverso l’accostamento della sua Sonata per viola da gamba in sol minore n. 3 BWV 1029 a due delle nove suites Bachianas Brasileras, le n. 4 e 5, scritte dal compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos tra il 1930 e il 1945, incontro suggestivo fra la tradizione barocca di Bach e i ritmi della musica popolare brasiliana.Venerdì 18 maggio è in programma il Concerto di Inaugurazione del Festival, nella Chiesa di Trinità dei Monti, con l’Ensemble Faenza fondato dal liutista Marco Horvath. Fra i complessi di musica antica più conosciuti in Francia, che ha posto al centro delle sue ricerche musicali la parola cantata o parlata, Faenza è formato per questa occasione da cinque cantanti e due strumentisti (chitarra e tiorba). Il programma scelto per l’apertura del Festival è legato a un’immaginaria Settimana Mistica – questo il titolo del concerto -, ossia all’esecuzione di canti devozionali della Controriforma composti da Robert Ballard, Antoine Boësset, Giovanni Giacomo Gastoldi, Pierre Guédron, Étienne Moulinié, su testi di Lazare de Selve, Jean Auvray, Jean de La Ceppède. “Studiare oggi le musiche devozionali del XVII secolo – spiega Horvath che ha ideato il concerto – ci fa entrare necessariamente nella sfera privata dell’’uomo barocco’, che si confronta con alcune domande legate all’etica e alla fede. Ci siamo serviti, per strutturare questo percorso spirituale e musicale, del metodo offerto dal gesuita Philippe d’Angoumois, descritto nella sua Occupation continuelle en laquelle l’âme dévote s’unit toujours avecque Dieu, un trattato del 1618 all’uso delle dame del bel mondo. Chiedeva loro di meditare ogni giorno della Settimana mistica su un soggetto religioso al fine di incarnare nel quotidiano i misteri spirituali della fede. Così il nostro programma musicale segue un itinerario spirituale immaginario, dalla meditazione sui peccati il lunedì fino alla contemplazione della gloria del Paradiso della domenica”.Sabato 19 maggio, nella Chiesa di San Nicola dei Lorenesi, sarà Le Concert Lorrain, ensemble di musica antica fondato nel 2000 da Anne-Catherine Bucher e Stephan Schultz, ad affrontare musiche legate al tema Amore Sacro, Giuditta Trionfante!. In programma di Joseph Bodin de Boismortier (1689-1755) il Motet pour le Saint Sacrement, il Motet pour le Roy e la Sonata in trio per violino, basso e basso continuo. Nella seconda parte, di Elisabeth Jacquet de Laguerre (1665-1729) una delle rare donne compositrici dell’epoca, si ascolterà una Sonata per violino e basso continuo e Judith, cantata con sinfonia, composta nel 1708 e pubblicata a Parigi nel suo primo libro di cantate su soggetti tratti dalle storie della Sacra Scrittura e delle quali quella consacrata alla grande figura biblica di Giuditta è sicuramente una delle più ispirate.Martedì 22 maggio il celebre gruppo La Simphonie du Marais, che quest’anno festeggia i 25 anni di attività con oltre 30 CD pubblicati, sarà nella Chiesa di San Luigi dei Francesi con un Omaggio a San Luigi, da Parigi a Roma, un programma di grandi rarità barocche, molte delle quali mai ascoltate nella Capitale, che comprende di Guillaume Gabriel Nivers – organista entrato nel 1678 nella Cappella reale francese la cui produzione vocale è limitata soltanto ai Mottetti per voce sola – i due O sancti regis Ludovici e Regna terra, destinato quest’ultimo al servizio liturgico. Del più famoso Marc-Antoine Charpentier il mottetto In honorem Sancti Ludovici regis Galliae canticum (H365), composto probabilmente intorno al 1690, il cui testo evoca la VII crociata condotta da San Luigi IX, cui la cantata è dedicata, e Languebat Ludovicus (H 418). Seguiranno di Arcangelo Corelli una Sonata a 4 e, infine, di Alessandro Melani, dal 1673 al 1698 maestro di cappella proprio a San Luigi dei Francesi, il Mottetto per San Luigi dei Francesi (opera I e II).
Doppio appuntamento per mercoledì 23 maggio: il fondatore de La Simphonie du Marais, il flautista e oboista Hugo Reyne terrà una masterclass sulla musica antica presso l’Auditorium dell’Institut français – Centre Saint-Louis, mentre in serata il concerto, dal titolo L’ultima notte, è in programma presso la Chiesa di Sant’Ivo dei Bretoni con l’Ensemble Mare Nostrum (Nora Tabbush soprano e voce recitante, Andrea De Carlo viola da gamba e Monica Pustilnik

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