Di che colore è la musica? Di tutti i colori. Specialmente per Yakir Arbib, virtuoso pianista, musicista contemporaneo (che unisce e mescola alla prediletta musica classica la sua profonda esperienza da jazzista) e compositore italo-israeliano, 27 anni, che racconta al mondo arcobaleni sfiorando una tastiera con le proprie dita. Portando luce nel buio, illuminando ogni possibile sfumatura sonora, in qualsiasi Paese al mondo dove abbia avuto occasione di esibirsi al pianoforte.
Il suo orecchio? Assoluto. I suoi occhi, dalla nascita, hanno scelto di non vedere come vediamo tutti ma di sentire e percepire i colori dell’immenso attraverso i suoni. Suoni che partono prima di tutto dall’anima e pervadono a poco a poco tutti i sensi. Lo sguardo superiore di chi non vede qui ed ora ma “Oltre”.
Dotato del dono della “Synesthesia”, come la chiama lui in inglese, i suoi sensi si mescolano insieme producendo dei risultati eccentrici: “[…] involontariamente quando mi incontro con il mondo esterno, percepisco le persone, i numeri, i giorni della settimana, in colori […]” Cit. – “Quando sento una nota vedo un colore che non cambia mai, ed è sempre stato così fin da bambino; quando compongo un pezzo di musica lo “vedo” prima di sentirlo, traducendo un quadro astratto che arriva nella mia mente come una mappa o un paesaggio in 3d e che man mano che mi avvicino ad esso, si fa più nitido e si trasforma in note musicali”.
Yakir Arbib: un talento innato, un prodigio naturale dichiarato fin dai primi anni di vita, coltivato nel tempo anche dallo studio e da tanta ricerca. I suoi concerti sono caratterizzati dall’improvvisazione, prima di un concerto non chiedetegli cosa suonerà poiché vi risponderà che deciderà sul momento. Può iniziare da un motivo da lui scritto o inventare ex novo oppure ancora coinvolgere il pubblico chiedendo di suggerire un motivo da cui partire per poi reinterpretarlo a suo modo.
Vincitore per 4 anni consecutivi dell’America-Israel Cultural Foundation for young talents, a 19 anni ottiene il Premio Internazionale Massimo Urbani, e nel 2015, a Montreux, l’International Piano Jazz Competition. Inoltre, a 19 anni, riceve una borsa di studio dalla Berklee e a 22 il Techniques Award.
Attualmente vive a Berlino e il prossimo 5 agosto sarà in Italia e alle ore 21:00 Yakir si esibirà a Tarquinia nella Basilica di Santa Maria in Castello nell’ambito della 16° edizione dell’Etruria Musica Festival.
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