Tutto è cominciato con l’attacco a Charlie Hebdo (7 gennaio 2015) per poi sbocciare in una lunga scia di terrore, infatti in un anno e mezzo si contano circa sei attacchi tra Francia e Belgio. E’ il 14 luglio quando un uomo alla guida di un autocarro ha volontariamente investito a forte velocità la folla che assisteva ai festeggiamenti pubblici della festa nazionale vicino alla Promenade des Anglais (la passeggiata sul lungomare di Nizza). La sera del 14 luglio 2016 alle 22:30 locali una folla di persone si trovava sul lungomare per assistere allo spettacolo pirotecnico in occasione dei festeggiamenti per celebrare la festa nazionale francese. L’attentatore Mohammed Lahouaiej Bouhlel 31 anni era nato a Susa in Tunisia ma aveva la doppia nazionalità sia francese sia tunisina. Come sempre in queste vicende si pensa immediatamente a persone che fanno parte del gruppo terroristico ISIS ma pur essendo noto alle forze dell’ordine (per violenze e uso di armi) di fatto non aveva nessun tipo di legame con il terrorismo islamico. Un autocarro di colore bianco, si è scagliato ad alta velocità sulla folla, investendo centinaia di persone e provocando il panico tra le persone. La corsa sfrenata del tir è proseguita per 1 km e mezzo circa, durante il quale il conducente sparava e forzando la zona pedale e proseguendo a zig zag tanto da provocare circa 84 morti e altrettanti feriti (12 sono ancora in pericolo di vita). Grazie all’intervento di un uomo (ha cercato di affiancare l’autocarro con il suo scooter) la polizia ha potuto rallentare la corsa dell’attentatore cercando di immobilizzarlo entrando nella cabina del camion. La corsa finisce con Bouhlel che viene fermato e ucciso dalla polizia. Il 16 luglio 2016 l’ISIS ha rivendicato l’attentato affermando che l’uomo era un suo soldato e che ha eseguito l’attacco rispondendo agli appelli del gruppo di colpire coloro che continuano a combattere lo Stato Islamico. Tuttavia nulla è stato confermato definitivamente né ci sono ancora prove certe che l’attentatore abbia ottenuto ordini o addestramento dall’ISIS. Strage o attentato la Francia e tutto il mondo piange altre vittime.
Noemi Deroma