E’ l’aspirazione di ogni ristorante,essere insignito dell’autorevole stella Michelin sinonimo di alta qualità e di esperienze lussuoso più spesso prediligendo il primo requisito.
Il nuovo caporedattore dal volto sconosciuto, al terzo mandato della Rossa è Sergio Lovrinovich che firma anche quest’anno la Guida Michelin 2016 ,sempre alla ricerca di cucine interessanti, senza pregiudizi o tendenze cittadine. E’ stato, infatti, nominato Capo Redattore della Guida Michelin Italia e quindi diventa il successore di Fausto Arrighi. Miglior sommelier di Lombardia nel 1998 diventa il pilastro della guida che dispensa le stelle nel nostro Paese
Nato a Milano nel 1976, Sergio Lovrinovich ha una solida formazione professionale nel campo della ristorazione maturando una quasi ventennale esperienza in varie funzioni presso grandi strutture alberghiere e ristoranti stellati in Italia, Inghilterra e negli Stati Uniti.
Il Dott Lovrinovich vive questo incarico come un’opportunità di ampliare e approfondire quotidianamente le conoscenze sul mondo della ristorazione in seno ad un’azienda che fa della qualità il suo obiettivo primario.
Un ispettore come tutti i collaboratori che in più ha l’onere di gestire il team con il quale cerca di individuare con sempre maggior accuratezza i talenti in cucina e la migliore ospitalità italiana,con un occhio sempre attento alle nuove tendenze e al digitale.
La ristorazione si basa infatti,sempre più, sul prodotto locale. Gli Chef spesso creano un loro orto per decidere la forza di espressione delle loro erbe e dei loro ortaggi e ci si affida agli allevatori locali,aiutando i territori a progredire a livello agro alimentare . La ricerca del virtuosismo tecnico perde terreno a favore di una maggiore genuinità delle preparazioni,evitando il superfluo e concentrandosi su pochi ingredienti.
L’Italia e la sua cucina gode di ottima salute,dispone di materie prime eccezionali e di cuochi appassionati del proprio lavoro,il binomio vincente riscontrato soprattutto nel “nostro Sud” che sta prendendo il volo,grazie ad ottimi chef e prodotti superlativi.
Cambia direttore ma non i criteri di assegnazione delle stelle: qualità degli ingredienti, gusto e abilità nella preparazione dei piatti e nella combinazione dei sapori, cucina rivelatrice della personalità dello chef, rapporto qualità/prezzo e costanza nel tempo.
Una fotografia della variegata situazione culinaria del nostro paese ,sviluppata sul “libro sacro” della ristorazione firmata ,in Italia ,dalla sapiente esperienza del Dott. Sergio Lovrinovich ,riservato seppur temuto direttore della rossa Guida Michelin.
Michela Cenci