Riduttivo appellarla a figlia d’arte perché Tiziana Luxardo ha saputo dare un nuovo obiettivo all’occhio artificiale facendo della sua arte “fuori dagli schemi” un’etnografia del mondo sociale.
Cresciuta tra il profumo della fotografia ,tra gli odori tipici delle pellicole e degli acidi della camera oscura,erede di quel Alfredo Luxardo che nel Novecento rileva lo studio fotografico Sam Bosch a Roma. Nasce con lui il mito della Bellezza,il culto del Corpo e tra colori caldi,fondi scuri e luci diffuse immortala la storia culturale soprattutto del dopoguerra italiano. Di fronte al suo obiettivo “Miss Italia” e “Poveri ma Belli” solo per citarne alcuni.
Tiziana eredita la passione della fotografia e anche se la ritrattistica è sempre stata la colonna portante dello studio nei decenni di vita della Luxardo e ancora oggi passano personaggi del mondo dello spettacolo,della moda e della politica,Tiziana comprende che la sua vera vocazione ha un’altra forma.
Ha la forma dei “nudi” soprattutto maschili simbolo di un’Italia che cambia,una società in eterno movimento che Tiziana esprime nei suoi scatti. Soggetto forse audace ma certamente originale che segna il cambio generazionale verso una tendenza meno maschilista dove il “genere” non esiste se non ne viene condiviso il senso comune
“Ho cercato di usare il maschile che vive in me per impressionare il femminile che vive nell’uomo. L’estetica del realismo si esprime con tormento vibrando tensioni muscolari. Il narcisismo dell’uomo nell’era della trasformazione, strumento primordiale per una moderna seduzione o sottomissione?. Verso la fine del millennio l’uomo “è nudo”, “è solo”, c’è molta confusione. Ormai si sa che in ognuno esiste questa battaglia tra i due sessi e se uno cede, l’altro trionfa nel periodo di “una sola vita”.
Dare voce ad uno scatto significa dar vita al mondo interiore dell’artista che attraverso il soggetto della foto da forma alle emozioni e vita al messaggio che quell’immagine deve evocare. Guardare un suo scatto significa trovarsi immersi nel mondo,dove l’attrazione non è solo femminile così come la seduzione,dove il sesso non è un orientamento di massa ma una scelta “genderless”.
Nel suo ultimo lavoro presentato il 14 Dicembre ,il calendario “Bulli e Pupe”,ha dato voce ad un tema di grande attualità il cyberbullismo in un contesto di globalismo multimediale dove il virtuale diventa il reale e il reale si ha il dubbio che esista ancora, in una specie di matrix della società moderna.Presentato allo stadio di Domiziano a Roma insieme ad un “vademecum di primo soccorso”per supportare chi si trova in questa condizione.
Una donna ,Tiziana,che senza femminizzare la sua riflessione si rivolge alle donne e al percorso sociale intrapreso nei confronti degli uomini. Una parità dei sessi conquistata negli anni che ha travolto la diversità facendola diventare perfezione e l’estetica si fa indifferenziata.
Un messaggio questo che Tiziana Luxardo ripropone con vari temi nella sua arte,una donna sensibile e forte,una donna di grande talento e potere intellettuale che ha fatto della sua passione un’arte riconosciuta in Italia e nel mondo. Una fotografa di grande successo che ha fatto dell’ottava arte un mezzo potente di comunicazione sociale!
Box informazioni:
Tiziana Luxardo
http://www.tizianaluxardofoto.com/
Michela Cenci