KLYTAEMNESTRA at INFERI

“Il mito è qualcosa che non è mai accaduto, ma che in realtà accade sempre”. (A. D.)

La nostra interpretazione del mito di Clitennestra, per le tematiche trattate, è quanto mai attuale. Tanti secoli sono trascorsi e nei nostri Paesi molto, almeno in apparenza, è cambiato, ma nei momenti di crisi sociale,di guerra, di annichilimento dei valori, sono sempre le donne le prime a farne le spese. E la cultura della sopraffazione si maschera e declina in modi diversi nelle varie società, diventando mobbing, disparità nei diritti, violenza psicologica, stupro, femminicidio.

Clitennestra figlia di Tindaro e Leda, sorella di Elena, Castore e Polluce, sposa del re Pisa, sconfitto in battaglia e ucciso da Agamennone che ne fa uccidere anche il piccolo erede, viene rapita e in seguito impalmata dal re di Micene. A lui darà dei figli: Oreste, Elettra, Ifigenia, quest’ultima sarà sacrificata dal padre per propiziarsi gli dei alla vigilia della partenza per Troia. Questa è la vicenda di

Clitennestra(Klytaemnestra) , una donna , una principessa , moglie e madre di un figlio assassinato, resa vedova e fatta schiava da quello che sarebbe diventato suo marito e padrone e al contempo oggetto del suo odio e desiderio di vendetta.

Clitennestra è un personaggio controverso e atipico per la sua epoca

La vicenda nei secoli si è prestata a letture diverse secondo i periodi storici o influenzata dal credo dei diversi autori. Così Clitennestra di volta in volta ci viene presentata come una traditrice, antesignana della regina Gertrude shakeaspeariana, donna lussuriosa e assetata di potere, vittima di un destino predeterminato dagli dèi, o in tempi più recenti, vittima del fatto di essere semplicemente una donna che avrebbe voluto essere padrona del proprio destino, e per questo ribelle sino all’assassinio di un re ambizioso oltre misura, violento e “padre-padrone”. In questa nostra lettura Clitennestra presenta tutti questi aspetti: è abitata da migliaia di donne, come afferma lei stessa. Sono le donne che attraverso lei, la sua determinazione e le sue azioni, finalmente hanno voce. Donne tradite, abusate, merce di scambio per motivi politici, prede di guerra, vittime di stupri di massa o delitti d’onore consumati in famiglia, mai riconosciute come soggetti sia nel privato che nella vita sociale. “Questa società ingiusta, dominata da una congrega di uomini” denuncia la regina nell’Ifigenìa in Aulide di Euripide, autore quanto mai attento e lungimirante rispetto alla sensibilità e al ruolo delle donne. Qui la regina, disperata e affranta dalla sorte che toccherà alla figlia, nutrirà quella sete di vendetta, in realtà solo sopita dopo il matrimonio forzato con l’Atrìde, che la terrà in vita sino al ritorno di Agamennone. Nelle tragedie di Eschilo del ciclo dell’Orestea, è quasi un giocattolo in mano agli uomini e agli dèi che ne determinano il destino sin dalla nascita. Qui il matricidio da parte dell’erede maschio viene perdonato e giustificato per intercessione e grazia degli dèi.

Alla fine gli Inferi per Clitennestra sono un luogo di pacificazione, di passioni sopite, di lucidità e persino di eternizzazione attraverso la memoria e il racconto condiviso della storia. In questo senso non rappresentano la morte nel significato di fine della vita: è nella vita che si muoiono mille morti.

 

MDA/Estreusa

Di Alma Daddario

in collaborazione con Stefano Bandini

(autore delle musiche originali)

Con Àlida Mancini (interpretazione e regia)

e Antonietta De Lorenzo

5 Luglio 2017

18,30 visita alla Villa

19,00 spettacolo

Villa di Livia

Via di Villa Di Livia , Capolinea ATAC e fermata stazione RomaNord Prima Porta/Roma

 

Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo

Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale

Soprintendenza Speciale Archeologica , Belle Arti e Paesaggio di Roma

Regione Lazio – Assessorato alla Cultura

Ente Regionale Parco di Veio

Comune di Roma – XV Municipio

Cittàdi Sutri

TEATRI DI PIETRA LAZIO 2017

Ideazione e Realizzazione

Pentagono Produzioni Associate e Circuito Danza Lazio

nell’ambito della Rete Teatrale dei Teatri di Pietra

Ingresso 8 euro

Ridotto 5 euro: convenzionati / associazioni / studenti

Info & Prenotazioni:

teatridipietra@gmail.com / whatsapp 333 709 7449//

FB teatridipietra /teatridipietra.blogspot.it/ biglietti online: www.etes.it

UFFICIO STAMPA

Alma Daddario& Nicoletta Chiorri

347 2101290 – 338 4030991 segreteria@eventsandevents.it

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