THANKS FOR HURTING ME Kafka. un tributo postumo

Enzo Cosimi torna protagonista sul palcoscenico del Teatro India, in prima nazionale con THANKS FOR HURTING ME Kafka. un tributo postumo, terza tappa della sua trilogia Sulle passioni dell’anima, dedicata all’esperienza emozionale e sensoriale del dolore, processo che permette di santificare l’uomo e allontanarlo dalla vita. La nuova creazione di Enzo Cosimi, in scena il 26 e 27 settembre (ore 21), chiude gli appuntamenti con IL TEATRO CHE DANZA, vetrina sulla coreografia contemporanea del Teatro di Roma giunta alla terza edizione, una finestra da sempre aperta alla creatività, alle plurali forme della performance di oggi, alle nuove tendenze del teatrodanza.

 

La drammaturgia del lavoro si ispira all’universo kafkiano attraverso visioni e viaggi della mente che vanno ad intessere una scrittura del corpo sincretica in cui il dolore insegna ad ascoltare e a trasmettere l’unicità dell’essere umano. Dopo aver indagato il senso di paura collettiva in Fear party e il tema del desiderio in Estasi, il coreografo analizza attraverso il movimento il senso del dolore ed esprime quanto il nichilismo abbia annullato ogni valore metafisico, in un sistema dominato ormai dalla tecnologia e votato al dominio planetario della scienza. Quindi il dolore viene estirpato dalla vita perché non abita più persone ma strumenti. Dal mutato rapporto col dolore sorge una nuova koinè del pensiero che celebra il mondo virtuale, la velocità e la narcosi, in una sola parola, la fuga. Così, visioni e narrazioni in cui vere storie e biografie inventate si mescolano fra loro, in cui si mette in crisi l’idea di una narrazione ufficiale e oggettiva e si inseguono invece rappresentazioni più oblique e complesse. L’idea è di orchestrare una polifonia di sensazioni in cui il senso di drammatizzazione vale molto di più del processo di descrizione, creare una drammaturgia a più livelli, multidimensionale riconducibile all’eliminazione dei confini tra le discipline artistiche, mettendo il corpo protagonista dell’intero processo artistico.

 

La danza è stata protagonista al Teatro di Roma con la terza edizione della vetrina sulla coreografia contemporanea, IL TEATRO CHE DANZA, dal 13 giugno al 15 luglio, con ripresa dal 19 al 27 settembre: nomi d’eccellenza e giovani autori/coreografi si sono alternati sui palcoscenici di Argentina e India. In programma 11 creazioni per un totale di 20 rappresentazioni e 12 coreografi a firmare il cartellone, tra autori affermati come Giorgio Rossi, Cristina Kristal Rizzo, Roberto Castello, Ariella Vidach, Silvia Rampelli, Enzo Cosimi e figure emergenti come Salvo Lombardo, Joao Garcia Miguel con Lara Guidetti, Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalán. Un vero e proprio viaggio coreografico che racconta e riporta sulla scena realtà e visioni differenti, segni di orizzonti culturali e geografici lontani, grazie alla presenza di coreografi e interpreti provenienti da diversi paesi europei e del mondo, molti dei quali under 35, segno della vitalità di un linguaggio pronto a raccogliere e restituire stimoli, paesaggi, ambienti diversi. Coreografie che non sono punti di arrivo, ma indagini in corso. Filo comune delle creazioni: l’indagine sul movimento nello spazio, in particolare quello sviluppato dall’incontro fra i diversi performer, ovvero la relazione fra gli individui, e dunque la varietà dei sentimenti che gli incontri innescano.

Ultimo appuntamento della vetrina dedicata alla coreografia contemporanea, IL TEATRO CHE DANZA,

il 26 e 27 settembre al Teatro India, Enzo Cosimi, coreografo regista tra i più autorevoli della scena, presenta in prima nazionale l’ultimo atto della trilogia Sulle passioni dell’anima,

Thanks for Hurting Me, un’indagine sull’esperienza emozionale e sensoriale del “dolore”

COMPAGNIA ENZO COSIMI

Thanks for Hurting Me

Kafka. un tributo postumo

prima nazionale

regia, coreografia, scene e costumi Enzo Cosimi

interpretazione e collaborazione alla coreografia Paola Lattanzi, Elisabetta Di Terlizzi, Alice Raffaelli

video Stefano Galanti

disegno luci Matteo Crespi e Enzo Cosimi

musica a cura di Enzo Cosimi e Stefano Galanti

testi di Giulia Roncati

Produzione Compagnia Enzo Cosimi, MIBACT, Regione Lazio

con il sostegno per la residenza di Amat, artedanzae20/DanceHaus e di Festival Quartieri dell’Arte di Viterbo

La creazione rappresenta la terza tappa della trilogia “Sulle passioni dell’anima”

 

 

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