Il mito, Grace

“Io non mi sveglio la mattina per impersonare una favola. Ho del lavoro da fare, dei figli da crescere, molte responsabilità e molti obblighi. Vorrei essere considerata una professionista nel mio lavoro, qualunque esso sia. Se faccio qualcosa, voglio farla bene e fino in fondo”

Era primavera, nel 1956, quando la bellissima Grace Kelly, fece la sua prima apparizione sulla Rocca, aveva solo 26 anni. Per Grace inizia una nuova vita, dagli Stati Uniti si trasferisce in Europa, alla carriera del cinema preferisce quella al servizio del Principato.
Il 1955 è l’anno della svolta. La giovane attrice di Hollywood, riceve il premio Oscar come migliore attrice protagonista per il film “La ragazza di campagna”. Il Festival di Cannes è l’occasione per il suo incontro col Principe Ranieri, nel corso di una visita al palazzo di Monaco organizzata dalla rivista Paris Match. Nelle successive festività natalizie l’annuncio del suo fidanzamento scatena una tempesta mediatica che prenderà l’ampiezza ancor più considerevole per quello che sarà definito il “matrimonio del secolo”, è il 19 aprile 1956.
Tutti abbiamo una nostra idea del personaggio che fu la Principessa Grace, un’idea cristallizzata da 25 anni che si riassume in alcune immagini forti, belle e commoventi, ma che forse non permettono di rendersi conto della ricchezza e della complessità della sua personalità.
Dal 16 ottobre al 28 febbraio Palazzo Ruspoli ospiterà Gli anni di Grace Kelly. La rassegna è curata da Frederic Mitterrand, ministro francese della cultura, già direttore dell’Accademia di Francia a Roma.

La mostra, fortemente voluta dai figli e soprattutto da Alberto, celebra il mito non solo di una diva senza tempo, ma anche di un’icona della bellezza e dell’eleganza attraverso una ricchissima raccolta di fotografie, filmati, lettere, giornali, video, abiti e accessori. Tutti gli oggetti e i cimeli della famiglia reale monegasca sono qui: c’è l’Oscar vinto da Grace nel 1954, ci sono le sue automobili, le sue lettere, i suoi ricordi d’infanzia, le sue borse Hermes, i suoi collage di fiori secchi, le foto di famiglia, l’abito da sposa, perfino video inediti girati dalla principessa con una telecamera amatoriale dove Grace appare in compagnia dei suoi cari.
L’illuminazione è studiata ad arte, l’allestimento ordinato secondo un percorso cronologico organizzato per stanze che trattano ognuna un diverso aspetto della vita della principessa.
L’intento è quello di mostrare e far rivivere una favola piuttosto che una banale realtà. L’esposizione, curata nei minimi dettagli, provoca un’inevitabile nostalgia della Principessa -certo- ma soprattutto di ciò che era il suo mondo, di quegli anni e della felice illusione di ottimismo che attraversava il mondo.
Dopo la sua morte, avvenuta per un tragico incidente automobilistico nel 1982, il suo mito mai tramontato è stato celebrato da moltissimi artisti e designer: oltre alla borsa Kelly, un celebre foulard fu disegnato per lei da Gucci. Grace Kelly è il primo singolo di successo globale del cantante libanese Mika, il mondo della moda e dello spettacolo è sempre pieno di riferimenti allo stile innato di questa grande diva, tra creativi che si ispirano al suo stile per le loro collezioni e celebrities che cercano di imitarne la classe.

Mauro Meleddu

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